Open ciao

Ciao a tutti, mi presento: per gli amici son Lu’ Lento. Anni su anni, sul documento. Di stagioni più di cento. Ciocche scure e fili d’argento. Denti nuovi con l’impianto; cicatrice sotto il mento e tatuaggi zero per cento.

Corro poco e salto a stento. Metto in moto e poi rallento, al segnale d’avvertimento. Spesso sbuffo e mi lamento, senza un falso atteggiamento. Ho un gran bel temperamento solamente al due per cento.

Coltivo l’orto sul pavimento, in un balcone di cemento. Cucino e mangio qualche alimento, con vino rosso, che passa il  “convento”. Bianco col pesce l’abbinamento. Pabassine col vin santo; acqua vite di tanto, in tanto.

Guido piano, a volte canto, ricordando un ballo lento. “Quei giorni perduti a rincorrere il vento/ a chiederti un bacio e volerne altri cento/ …” Dolce-amaro quel canto, del grande poeta compianto. Volge il sole, il cielo è spento. Luna e stelle del firmamento, danno luce e godimento. Spira e muta la corrente, tira forte da ponente. Scuote e spazza brutalmente; soffia sul fuoco ricorrente. Getti d’acqua da un idrante e alla fine, solamente, tanta cenere e braci spente. Sulla mia terra di canne al vento, con spiagge e dune a piacimento, ho radici dal seicento. Più dell’edera l’attaccamento. Guardo il mare con sgomento e felice un po’ mi sento, camminando a passo lento, verso Capo Spartivento.

Di campare mi accontento con un libro ed altri cento. Leggo, scrivo e poi ritento, quando no dice il commento del lettore molto attento, sui racconti che mi invento. Forse non sarò un portento, un autore di talento, ma lo scrivere è strumento di piacere e di tormento. Croce e delizia, nel cimento. Nella vita, come il vento, tutto cambia in un momento, con qualche buon suggerimento, qualche caffè nero “caliento” e limature da sfinimento. Nasce una storia con l’accento sopra un tema o un argomento e uno stile di gradimento, per uno solo o per altri cento. Quando si accende, incandescente, la lampadina della mente, la scintilla divina presente, nel buon cristiano o non credente. Uno scrittore esordiente, col guizzo creativo pressante. Una storia che, brevemente, dica tanto e chiaramente, (meglio se correttamente), con un ritmo stimolante e curiosità crescente… Una storia come tante, che non cambierà la gente: chi non vive egregiamente, chi ferisce brutalmente, chi distrugge terra e piante; chi è tiranno impenitente e opprime tanta gente

 O chi sparge veleno “socialmente” e chi desidera un diamante molto più di caro amante; chi abusa di un infante; chi con lei, ormai  perdente, l’aggredisce mortalmente. O vende armi impunemente o si sente onnipotente, fa le guerre e non si pente.

Niente cambia facilmente per qualche idea un po’ sognante, visionaria o stravagante. Solo storie per qualche istante, breve svago, lieve e distante, dagli affanni di un giorno pesante, o per evolvere gradualmente, normalmente o contro corrente. “Sul treno (…) che vá nel passato e nel presente e in un futuro che ti frulla in mente (…)”*

 Pace e bene, cordialmente, a voi tutti, brava gente.

*Parole tratte dalla canzone “Un libro per amico”, interpretata da Tonio Cartonio, per La Melevisione.

Avete messo Mi Piace2 apprezzamentiPubblicato in Narrativa

Discussioni

  1. Ho deciso di passare da “qui” prima di iniziare a leggere la tua serie. Molto piacere di fare la tua conoscenza. Anche nei miei capelli ci sono fili d’argento, sono una sognatrice impenitente con una figlia grande e due gatti a carico 😀

  2. Ho voluto leggere il primo libriCK e devo dire che proprio non mi sarebbe venuto in mente di trovare una presentazione così divertente!!! :)))! Io mi fermo qui con le rime che, come si dice a Roma “tenere botta” (mantenere) la rima come hai fatto tu dall’inizio alla fine non era affatto semplice! Bravissima molto originale! Piacere di conoscerti M.Luisa, benvenuta!

    1. Grazie Maria. E scusa il ritardo nella risposta. Mi era sfuggita la notifica. Spero di poter crescere e migliorare col tempo, anche grazie al vostro supporto e a eventuali segnalazioni di errori di vario genete, che spesso commetto.