
PAROLE A TUTTO GAS
Dopo il “Caro leader”, così veniva chiamato Kim Jong-Il, ecco presentarsi alla ribalta il “Caro bolletta”, così viene definito il rincaro dell’energia; in entrambi i casi ci troviamo sottomessi ad una dittatura che vede il popolo italiano, non solo quello del Nord come quello coreano, subire imposizioni ed aumenti ingiustificati.
In conseguenza dell’aumento del costo del gas, chiamare i termosifoni “calo”riferi mi sembra improprio, e più che un eufemismo parlerei di una presa in giro. Il primo di aprile è vicino, pertanto, chiamiamoli almeno per un giorno “caro”riferi, molto più appropriato e coerente. Nulla vieta di riportare il nome originario quando i prezzi si saranno raffreddati e potremo ritornare a riscaldarci senza dover bruciare la bolletta.
In mancanza del gas dovremo cambiare le nostre abitudini e, pertanto, anche i modi di dire: “Vado al massimo, vado a tutto gas” sarà sconveniente dire, oltreché poco economico. Dovremo accontentarci di andare a “tutta birra”, molto più ecologico, ma con poca schiuma, per la carenza di gas ovviamente. “Meditate, gente meditate” ricordate Arbore in uno spot sulla birra. Così ho fatto delle riflessioni sul gas: senza il gas per scaldarmi dovrò fare piuttosto delle flessioni, continuando a riflettere sulle responsabilità dei nostri governi per le loro miopi politiche energetiche fatte negli ultimi anni.
Mi ritorna in mente una vecchia canzone, “Gastone”, oggi attualissima: “Visto che dovremo risparmiare su tutto chiamatemi Tone”, cantava Petrolini, per risparmiare sul gas. Probabilmente dovremo risparmiare sul gas del gasdotto e per magia ci ritroveremo a bordo di Dotto, il trenino elettrico dei parchi divertimento che, in tempo di ristrettezze e chiusure per la pandemia, dovranno essere, a ragion vedute, più parchi di quanto lo sono già ora.
Ci aspettano tempi bui e non solo al cinema vedendo un film di Margherita Buy, entrambi tristi per lo più. Devo darvi così una triste e cattiva notizia: saremo alla canna del gas. Ma anche una buona: mancherà il gas. Oggi mi sento particolarmente “gasato”.
Tutti i carburanti hanno registrato sostanziosi aumenti con percentuali anche a due cifre. Un giorno aumenta il gas, l’altro aumenta l’olio (combustibile), sommando entrambi gli addendi otteniamo un rincaro del gas+olio=gasolio per la nostra auto diesel (c’è un diesel che va a vin: Vin Diesel, ma solo in Fast & Furious).
Per quanto riguarda il metano, l’aumento, “si fa per dire”, è solo del 50%, per fortuna l’altra metà non subirà aumenti perché lo dice la parola stessa: metà- no.
Tutti questi aumenti quotidiani – spero non dei quotidiani – segnalati sui quotidiani con continui articolo triti e ritriti, mi hanno fatto venire la gas-trite.
“Ci tolgono il gas, ci viene la gastrite,
la cattiva digestione produce gas, e purtroppo l’intestino la colite”,
accompagnata da flatulenza, gonfiori, meteorismi ed emissioni gassose difficilmente silenziabili, come direbbe il compianto Commissario Zuzzurro, mi “pare” di sentire odore di gas, vedendo Gas”pare”!
Dopo l’uomo del Monte ora c’è l’uomo del Gas: Gassman, che da attore impegnato ora vuole qualcosa in pegno, come l’uomo del Monte, per continuare a scaldarci col gas.
C’è chi è nato con la camicia, è stato il caso del Senatore a vita Parri, e chi col gas e la camicia, vedi GasParri, anche lui Senatore, al momento solo in vita.
Ora abbiamo bisogno di nuovi rigassificatori. Nel nostro paese sono tutti d’accordo: basta non nel proprio paese, possibilmente in un paese il più lontano possibile – vi vedo spaesati! Io ho una soluzione: perché non in Lettonia? Magari a Riga. Tanti bei rigassificatori tutti in riga. Ma che barzelettonia! Sembra una battuta; nella realtà vedrete che ogni progetto slitterà, e quello sì che sarà una battuta d’arresto e non solo di spirito, e non farà per niente ridere.
Bei tempi quando il gas metano ti dava una mano!
Lasciatemi ancora un’ultima battuta sul gas (come direbbe A-Gas-sì in una delle sue battute a tennis). Sfogliando una rivista di gossip ho visto una modella di nome Bianca; ricordate il delitto di Cogne, se ci aggiungiamo il gas otteniamo Gascoigne: un delitto non ammirare Bianca. “Che bambola!” Direbbe Fred Buscaglione ai suoi tempi. “Che bombola” Dico io con quelle curve che ti riscaldano il sangue, ai tempi freddi di oggi.
Ritornando con i piedi per terra, dopo aver lungamente divagato ironicamente sul gas, in conclusione a chi spetta davvero l’ultima parola sul gas?
Al Ras del gas: a Ras-Putin.
Confidiamo tutti nella sua saggezza perché non vorremmo mai vedere l’uomo del gas dire no.
Nel malaugurato caso provvedesse a chiudere la valvola:
“The Gas Put Off!
Avete messo Mi Piace3 apprezzamentiPubblicato in Umoristico / Grottesco
Complimenti Fabius! Un pezzo tragicomico degno dei migliori palcoscenici di cabaret. Putroppo, pero´, come hai spiegato chiaramente tu, dobbiamo fare i conti con la realta’ e c’e´ poco da sentirci gasati.
Col gas non si scherza. Purtroppo mi son bruciato l’autostima per essere caduto così in basso. In fondo infondo un po’ di buonumore. Grazie di cuore.
Come sempre, ironico e divertente. Davvero spassoso grazie alla tua grande abilità nel giocare con le parole. Complimenti 🙂
Troppi complimenti. Non merito tanto. Ti rin Grazio. Li ricambio.