Per essere dei criminali ci vuole talento

Jimmy Scroto-Saggio e Billy Bang-Bang erano due incalliti criminali appassionati di Western (nel caso non si fosse capito).

In realtà si chiamavano Mario e Gianluca ma  “Vuoi mettere con JIMMY E BILLY?” si erano detti urlando come scimmie, come loro solito.

Si erano dati dei soprannomi all’età di 14 anni dopo la solita giornata di intense peripezie quotidiane, che consistevano nell’insultare la madre, andare a scuola e insultare i professori e le loro madri, tornare a casa a mangiare e insultare la madre, uscire da casa dopo un meritato riposo e insultare chiunque capitasse a tiro.

Giocavano spesso a lanciarsi i sassi tra di loro sotto un cavalcavia, ridendo e scherzando spensierati, felici e illesi, che la mira non era il loro forte.

I soprannomi non erano casuali: una volta Mario o per meglio dire Jimmy si era messo culo all’aria con Billy che dava fuoco alle scoreggie. La terza gli era partita potentissima e gli aveva lasciato delle piccole ustioni avete capito dove: la macchia sembrava quasi una J et voilà!

Un nome adatto al grandissimo Mario.

Gianluca ovvero Billy per festeggiare aveva lanciato due sassolini che per miracolo divino avevano colpito qualcosa, ovvero un piccolo coniglietto la cui testa era finita spiaccicata, poveretto.

E voilà! Ecco a voi il pistolero della compagnia.

Non si contano le innumerevoli gesta di cui i Bardi potrebbero cantare per i secoli a venire: ve ne racconto giusto un paio.

Come dimenticare quella volta che a 17 anni e con la carriera scolastica ormai bruciata decisero di imitare i loro idoli e rapinare un treno in corsa?

Mario aveva appena comprat… preso in prestito da un conoscente una moto cross. Gliela aveva gentilmente concessa dopo il secondo round di insulti ai genitori, agli amici a tutti i parenti e anche ai parenti degli altri, perché no; in fondo perché non prestare qualcosa che sai che ti verrà resa indietro senza un graffio, vero?

Il piano era stato studiato nei minimi dettagli: avevano percorso quella tratta così tante volte senza biglietto da sapere tutto sul percorso e tutto sul treno che a onore del vero avevano evidentemente ispezionato da cima a fondo.

Prima di una galleria il treno rallentava molto e loro avrebbero avuto modo in quel frangente di salire e rapinare delle persone, immagino.

Costruirono una sorta di rampa e si divisero i compiti: uno sarebbe rimasto sul treno e avrebbe manomesso una porta di servizio per permettere alla moto di salire in corsa e l’altro…beh sarebbe salito in corsa.

Così un bel giorno di inizio aprile, Billy salì sul treno tutto bardato, effettivamente poco riconoscibile, zaino in spalla e sbarra di metallo in mano, pronto a manomettere la porta di servizio per fare entrare l’amico.

Diciamo che se salire in ultima carrozza senza biglietto è poco visibile invece entrare con una sbarra di metallo per cercare di manomettere una porta rasenta di certo la visibilità…si mise quatto quatto ad aspettare il suo momento. A onore del vero la porta Billy riuscì ad aprirla, prima di venire fermato dal controllore a cui cercava di lanciare dei sassi ah ah un ragazzo d’oro a cui farei conoscere la mia mammina.

Di Jimmy invece che dire? Lui prese bene la rincorsa, calcolò per bene le distanze ad ‘occhio e prese il volo! In tutti i sensi perché andò in coma una settimana a causa dell’essersi spiaccicato a tutta birra contro il treno.

Dovettero mantenere un basso profilo per un paio di anni, passati tra lavori socialmente utili e lo sforzarsi di non concretizzare le loro geniali trovate.

Non ci riuscirono.

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