
Piano B
“Come cantava quel vecchio successo di Celentano?” si domandò Giulio indossando i suoi occhiali da sole.
“Ah si. Cerco l’estate tutto l’anno e all’improvviso eccola qua.”
“Ma come siamo canterini oggi, amore mio” commentò Marta sorridendo.
“Cosa vuoi che ti dica” rispose Giulio stiracchiandosi al sole come una lucertola.
“Acquistare questa casa è stato un passo molto importante, poi la ristrutturazione, ha pesato un sacco sul nostro budget. Temevo che non andare in vacanza nemmeno per un fine settimana, per te sarebbe stato molto brutto”.
“Invece siamo qui, le previsioni per le prossime settimane sono spettacolari, il frigorifero e la dispensa sono pieni, non dobbiamo litigare con il vicino di lettino. Sono la felicità fatta persona”.
Giulio decise di mettersi a mollo nella piccola piscina gonfiabile.
“Marta l’acqua è un rosolio. Abbiamo il mondo ai nostri piedi e da questa terrazza possiamo toccare il cielo con un dito.” La soddisfazione era palpabile.
Marta sdraiata sul comodo lettino, continuò a spalmarsi l’abbronzante sulle lunghe e pallide gambe. Poi guardandosi intorno sul suo viso apparve un sorriso furbo e pestifero, così senza proferire parola si alzò per poi sparire in casa.
Alcuni istanti più tardi riapparve felice e rivolgendosi al marito commentò:
“Attrezzare questa terrazza come un piccolo lido è stata una delle tue migliori idee. Bisogna festeggiare”.
Così facendo investì Giulio con un secchio pieno di acqua gelata.
La sensazione svegliò l’uomo dal suo torpore.
Ancora una volta si era addormentato sul treno che come ogni giorno lo portava al lavoro.
Guardando fuori dal finestrino, vide che la città si stava svegliando, mentre dal cielo cominciavano a scendere i primi candidi fiocchi di neve, di quello che si preannunciava un lungo e freddo inverno.
Il treno stava rallentando, Giulio si strinse nel cappotto e infilò i suoi caldi guanti, poi si domandò:
“È quasi Natale, sta nevicando. E se facessi una pista da sci in terrazza?”
Sorridendo scese dal treno.
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Semplice, cinematografico e ben scritto. Mi è piaciuto tanto! Complimenti.
Un saluto ☺️
Quando ero piccola trasmettevano un cartone animato di un leone di montagna rosa di nome Svicolone.
Il piano B mi fa sentire così svicolo e vado avanti.
Ciao Tiziana, come al solito il tuo umorismo domina 😀
Giusto non dimenticare come nella vita i piani “B” e i sogni ci salvano: la fantasia ci permette di visitare mondi e luoghi sempre nuovi. Alla pari di un libro, beninteso 😉