Piccolo pensiero di oggi

Mi dispiace, mi dispiace che si sia arrivato a questo punto.

Mio padre, uomo spiccatamente di sinistra, mi ha cresciuto a pane e solidarietà.

Mi ha cresciuto con l’ideale che non esista una discriminazione buona e una cattiva, mi ha cresciuto con l’ideale che siamo tutti uguali, e che nessun uomo possa obbligarne un altro a fare qualcosa con l’uso della forza.

Ci fu un tempo in cui gli ebrei furono perseguitati, tutti lo sappiamo e tutti prendiamo le distanze da quello che fu.

Eppure, quando furono promulgate le leggi raziali, furono in pochi a manifestare il proprio dissenso per quello scempio.

Contrapporsi voleva dire scontrarsi con la forza bruta del partito Nazista, e con tutto quello che comportava.

La discriminazione poi, poteva avere anche senso, dicevano i sostenitori. Non è un segreto che a guidare l’olimpo dei governi e della finanza ci fossero loro, come dei con i loro alti palazzi ed i cavalli alati. Alla base di quelle persecuzioni, dei campi di concentramento, e delle stelle cucite sul petto come un tatuaggio indelebile c’era l’idea ultima di un mondo più giusto ed equilibrato, di un mondo finalmente libero da sotto trame e massonerie etniche. Questo ha permesso alla popolazione di ingoiare più facilmente una pillola altrimenti troppo amara da sopportare.

L’unico modo, infatti, per poter perseguire una minoranza è la promessa di un vantaggio per la maggioranza.

E’ solo così che la persecuzione viene accettata dai più, è solo così che l’umanità delle persone si congela, lasciando lo spazio alla logica di un possibile guadagno vitale futuro.

Ieri era l’idea di un mondo in cui i cattivi venivano brutalmente estirpati come erbacce, lasciando dietro di se un bellissimo prato verde e fiorito.

Oggi invece, il vantaggio retorico derivato dalle persecuzioni è maggiore sicurezza per noi, per i nostri cari e per il mondo.

Come tutte le propagande che si rispettino, l’odio è il combustibile che porta avanti questa macchina infernale. Quelli che fino a poco prima si dicevano contrari ad ogni tipo di discriminazione, sedicenti uomini di sinistra, proprio come mio padre, oggi, portano in alto la bandiera pro green pass, creando bande che di notte trascinano fuori dal letto i no vax per portarli davanti al re, ricevendo così la loro tanto agognata carezza o una manciata di ottimi croccantini.

Si sono scordati, questi nuovi cani da guardia rossi, dei meravigliosi ideali che guidavano i loro discorsi e le loro azioni.

Si sono scordati di quello che esternavano ardentemente in pubblica piazza, delle bellissime parole che accarezzavano l’anima e il cuore.

Parole di libertà. Parole di solidarietà.

Parole ,parole, parole.

A discolpa di mio padre. a 70 anni, quando da due anni senti che se non ti vaccini finisci in terapia intensiva, e che i no vax sono un pericolo per la tua incolumità, la ragione lascia spazio alla paura. Ma per gli uomini politici non c’è scusa. Loro dovrebbero mettere la paura da parte, e guidare il popolo col timone saldamente stretto fra le mani.

Perchè il vero nemico di questo mondo è la paura, perchè la paura acceca, la paura fa accettare cose atroci e meschine, cose che altrimenti non ti sogneresti mai di accettare.

La paura di un uomo non ha limite, può far soffrire molto di più del dolore stesso. Alla fine, storditi dall’angoscia, molti si piegano, altri nascondono la testa sotto la sabbia, fanno finta di niente, che vada tutto bene.

Poi ci sono gli ultimi, quelli che anche se stanchi decidono di rimanere in piedi, quelli che decidono che non si può più aspettare, quelli che decidono che è finalmente arrivato il momento di agire, e di lottare.

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Discussioni

  1. Mah, che dire? Sull’obbligo vaccinale potrei anche essere d’accordo. Vaccino obbligatorio per tutti e risolto il problema alla radice. Se nessun Paese occidentale lo ha fatto, però, forse un motivo ci sarà. Non sono così arrogante da voler provare ad entrare nella testa di Biden Macron o Draghi, ma non penso si tratti di “paura di perdere voti” con l’80% della popolazione vaccinata senza bisogno della scusa del green pass. Posso dirti cosa ha colpito me però, soprattutto da under 30 quale sono: una sfiducia nella Scienza e la violenza nelle strade d’Europa e d’America a delle limitazioni (quali? Prendere il caffè in piedi? Usare una mascherina in un luogo chiuso? Se questo è l’attacco alla nostra Libertà non oso immaginare cosa succederà quando sotto casa vedremo sfilare i tank sovietici (ooops volevo dire russi) e cederemo i nostri dati ai cinesi). Senza sollevare polemiche, ma ormai è tardi, vorrei invitarti ad una riflessione. Tu paragoni i no vax agli ebrei durante le persecuzioni naziste. Trovo il paragone abbastanza azzardato, anche se effettivamente una certa retorica, anche dai toni violenti, contro i no vax nelle ultime settimane è aumentata. La differenza, per me, sta nella scelta, se così si può chiamare scelta essere ebrei. Gli ebrei erano (e sono) cittadini attivi della società, medici insegnanti ingegneri tedeschi e italiani che dall’oggi al domani hanno perso professione e cittadinanza. Non hanno avuto scelta. I no vax la scelta ce l’hanno. Viviamo in un Paese libero, ma la loro scelta ha provocato e provoca ancora oggi delle conseguenze, tra le quali l’intasamento delle terapie intensive. Per colpa dei no vax, e sí dico COLPA, interi reparti sono stati riconvertiti in reparti covid con la soppressione di interventi chirurgici e letti per malati non-covid. Un paziente oncologico con necessità di intervento e ha bisogno di andare in terapia intensiva, NON ha scelto di ammalarsi. Eppure deve aspettare che si liberi un posto letto, ritardare l’intervento o andare da un’altra parte. Gli infermieri e i medici che subiscono aggressioni e insulti dai no vax NON possono scegliere di non curare quei pazienti, che si ostinano a non credere nella Scienza e in quelle persone che li stanno salvando. Con la loro ottusità, inclinazione alla violenza e inclinazione a non ascoltare le autorità competenti, più che agli ebrei l’accostamento lo vedo bene con le camice nere degli anni ’20, quelle che in 4 gatti ma con tanto rumore sono riuscite a conquistare il Paese e trascinarci in una delle pagine più oscure della nostra Storia. Per fortuna però, oggi l’80% della popolazione non ha paura di zittire questo branco di estremisti ,non a caso nelle loro manifestazione ci sono le sigle estreme di destra e sinistra, uniti tutti sotto l’unica bandiera dell’ignoranza.

    1. Salve, e ti ringrazio per la civiltà che hai mostrato nell’affrontare un tema così controverso.( mi riferisco a Carlo)
      Per quanto riguarda le terapie intensive, ” che affollano gli ospedali” ad oggi sono piene solo al 30%, ed il problema non è da ricondursi ai malati di covid degli ultimi due anni, ma dei tagli che da 20 anni a questa parte la classe dirigente fa per arrivare a pareggio di bilancio voluto dall’unione europea. Io sono di Roma, ed il san Giovanni che dovrebbe essere l’ospedale di riferimento del quartiere appio latino, 300000 persone, ad oggi ha 18 posti letto per covid. 18.
      Non è giusto, secondo me, che gente che per legge ha tutto il diritto di non vaccinarsi, debba farlo perchè chi ha gestito questo paese ha deciso che la sanità e l’istruzione ( i cardini dei servizi al cittadino) dovessero essere messi in coda rispetto alla salvaguardia del sistema bancario o di altri servizi figli del nuovo sistema economico astratto.
      taglio corto per evitare di fare un commento lungo 10 metri
      Sinceramente, secondo me la verità è nel mezzo. E’ giusto il ragionamento fatto da te sul ”danno”
      che chi non si vaccina può fare alla società, ma è anche giusto che se lo stato mi da uno spazio di libertà, e io me lo prendo, nè lo stato nè gli altri cittadini devono permettersi poi di criticare la mia scelta. Quindi se la colpa è da ricercare in qualcuno forse è dello stato che non ha le palle di mettere un obbligo, non nel cittadino che rispetta una direttiva. Sinceramente, che io abbia torto o ragione., l’approccio liberale di Carlo, invita al dialogo, mentre Sergio secondo me è l’emblema di quello che non va nel dialogo che c’è negli ultimi due anni. Della serie, io non mi sporco neanche a parlare con te, vista la mia supremazia morale, io ho la verità in mano tu no.
      Questa è la vera piaga da debellare, un nuovo estremismo che si spaccia per moderazione.
      Un nuovo fascismo che si spaccia per democrazia.

  2. Ciao Francesco, sono sinceramente in difficoltà a commentare questo brano, ma per onestà intellettuale, reputo doveroso farlo.
    In primis, anche se non fai un paragone diretto, l’accostamento tra chi si oppone al green pass e gli ebrei che hanno subito la shoah è eticamente agghiacciante. Paragonare i no green pass a gente che è stata privata, senza alcuna possibilità di ovviare al proprio destino, di tutti i propri averi, della possibilità di stare con la propria famiglia (non per due settimane: per sempre), della dignità, della vita, sono in imbarazzo a commentarlo, ecco. Evito.
    Poi, per quanto riguarda la presa di posizione pro no vax, commento da persona di scienza (sono laureato in scienze ambientali, laurea quinquennale), da lavoratore nel campo della salute e sicurezza (lavoro come EHS da più di 10 anni), da volontario protezione civile, credo di avere le basi solide per poter espriremere un parere circostanziato. E trovo illogico, irrazionale, irresponsabile inneggirare ai no vax, demonizzare i vaccini e teorizzare un regime della paura.
    Nell’ultimo report ISS del 12 gennaio, al momento in italia, il 66% delle persone in terapia intensiva è non vaccinata. Le persone con 3 dosi (2 più booster) sono il 3%.
    Di fronte a questi numeri negare l’efficacia dei vaccini nel ridurre i rischi associati al contagio e confutarne l’importanza richiede una forte mancanza di raziocinio.
    Ciao.

    1. Ciao Simone anch’io sono in difficoltà a dover rispondere al commento, però lo faccio.
      Proverò a spiegare quello che effettivamente penso. Secondo te è normale non far salire cittadini sani che pagano le tasse con cui si finanzia il pubblico trasporto sui mezzi di trasporto? Secondo te è normale non farli mangiare ad un ristorante se pur all’aperto, oppure sospenderli dal lavoro?
      Se il problema fosse la sicurezza si potrebbe ripristinare il green pass da tampone. (il boom dei contagi infatti è avvenuto per colpa dei vaccinati che si sentivano immuni e abbassavano la guardia)
      Secondo te è normale tutto quello che sta accadendo ai nostri concittadini?.
      Il tutto senza una legge per l’obbligo vaccinale, se non quella degli over 50 degli ultimi giorni.
      Lo stato non si è assunto la responsabilità dell’obbligatorietà se non quando più dell’ 80% delle persone erano state vaccinate senza la possibilità di una vera scelta. Io sono vaccinato con terza dose, sono stato il primo a prenotare il vaccino ai miei. Il problema non è scientifico ma politico.
      Mi da fastidio che lo stato ci metta l’uno contro gli altri, che non dia la possibilità di lavorare, o di avere una vita sociale a delle persone che hanno fatto una scelta, e che possono dimostrare di non essere contagiose con un semplice tampone. Il discorso è lungo, basti pensare che le politiche più draconiane da inizio della pandemia sono state le nostre e quelle della grecia in europa, eppure, nonostante questo, in italia si continua a morire di più che negli altri paesi. Ricordiamo inoltre che l’italia è il paese con più vaccinati nell’unione. Non basta dire si vax per avere la coscienza pulita o la razionalità dalla propria.

    2. Mah, l’unica cosa che mi viene da dire è che nella tua risposta hai evitato di rispondere ai punti che ho sollevato io nel mio commento. E il “io pago le tasse, quindi” è un approccio che mi inibisce qualsiasi confronto.
      Buona serata.