
Prologo. preferivo restarmene a casa mia!
Serie: La cena
- Episodio 1: Prologo. preferivo restarmene a casa mia!
- Episodio 2: Un disastro annunciato
STAGIONE 1
Le porte scorrevoli dell’area “Arrivi” dell’aeroporto si schiudono al mio passaggio. Le varco di corsa come sempre, trascinando il trolley dietro di me. Ho un déjà vu.
Anche se è stata una tre giorni piuttosto impegnativa, devo ammettere che staccare dalla routine per questa trasferta lavorativa mi ha fatto bene. Milano resterà per sempre un pezzo della mia vita di donna in carriera e tornarci ha sempre un effetto benefico sul mio umore. Le scelte che ho fatto mi hanno portata qui ora e non ho alcun rimpianto, solo la consapevolezza che le cose mutano con il passare del tempo, così come la mia prospettiva nel guardarle.
Come prevedevo non c’è nessuno ad aspettarmi agli “Arrivi”. Frugo contrariata nella borsa per cercare il cellulare. Devo verificare che mio marito, perennemente in ritardo, sia almeno ad attendermi fuori in macchina. Questa sera abbiamo un impegno anche se io ho cercato di rimuoverlo dalla mia memoria e ho sperato ardentemente in un clamoroso ritardo del volo che mi autorizzasse a dare forfait alla cena.
E invece nessuna scusa plausibile, mi tocca. Alzo gli occhi al cielo sbuffando, individuo la nostra macchina tra le tante che affollano l’area di sosta e in men che non si dica Andrea mi preleva e partiamo. Direzione: il paesello natale del mio adorato maritino dove ci aspetta Melissa, la fidanzata del suo cugino preferito (nonché compagno di mille avventure di gioventù), che ha organizzato in occasione del cinquantesimo compleanno della sua dolce metà e a sua insaputa un momento conviviale intimo, invitando solo noi a casa per festeggiare questo importante traguardo.
Ho la testa che mi scoppia e l’effetto benefico della trasferta sul mio umore sta già svanendo. Sono felice di essere tornata a casa, ma già pregustavo un’intima cenetta a due con mio marito! Ammetto che tutto sommato poteva andarmi peggio. Una cena fuori non ha mai ucciso nessuno, quindi cerco di stamparmi un sorriso di circostanza sul volto per tutto il viaggio in macchina, sperando di impratichirmi in maniera che il mio evidente disappunto non sia così palese durante la cena.
Arriviamo al paesello che è già buio. Ci abbiamo impiegato il doppio del tempo normalmente richiesto per arrivare, dal momento che la strada più diretta era chiusa al traffico.
“Anche dall’alto volevano impedire questa cena, è un chiaro segno di tornarcene a casa!” Dico scherzando ad Andrea, che invece non si lascia demoralizzare da quelli che definisce dei piccoli contrattempi. Non parliamo poi del fatto che Melissa ha chiamato nel frattempo almeno sei volte per sincerarsi della nostra posizione.
Ammetto di non provare alcuna simpatia per lei. Solo sentire la sua voce al telefono, con un marcato accento e priva di qualsivoglia rispetto per la grammatica italiana, mi irrita. Andrea sa benissimo che sono seduta a fianco a lui solo per farlo contento e che preferirei essere scuoiata viva piuttosto che imboccare il vialetto d’ingresso della villetta che si staglia di fronte a noi.
Non sono certa che Melissa sia riuscita nel suo intento di mantenere segreta l’identità degli ospiti previsti per cena, ma Antonio, il cugino di mio marito, sembra sinceramente contento di vederci. Il suono della sua risata mi investe mentre Andrea parcheggia l’auto nel vicolo davanti casa.
Vengo mio malgrado tirata dentro casa, baciata e stritolata da Antonio che non riesce a dosare le sue insospettabili forze.
Inizia il circo.
Serie: La cena
- Episodio 1: Prologo. preferivo restarmene a casa mia!
- Episodio 2: Un disastro annunciato
Mi ricordo, Emma, che avevi una serie particolarmente coinvolgente, aperta. Ci saranno altre puntate?
Speriamo possano essercene presto!ho ripreso a scrivere da poco, il tempo è sempre tiranno e mi piacerebbe ritagliarmene di più per scrivere di tutto quello che vorrei. Vedremo prossimamente, ma il tuo commento mi è già di grande stimolo!Spero tanto di riprendere a trattare il tema, auspicabilmente in maniera più leggera!
Il tuo bellissimo racconto mi ha fatto pensare molto e ieri sera facevo fatica a prendere sonno perché una considerazione mi girava in testa…Meglio forse restarsene a Milano e non prenderlo l’aereo? Ho l’impressione che la nostra protagonista ci stia parecchio stretta in quel guanto che è la famiglia di lui. Sono molto curiosa di sapere come andrà la cena. Cena con delitto?
Ciao Cristiana!Grazie di aver letto e del commento…mi fa sempre piacere che non sono l’unica a rimuginare su quel che leggo!Beh…per sapere come va a finire non resta che aspettare la prossima puntata!😉 E poi mi vengono in mente un sacco di alternative in mente…e se la protagonista quell’aereo non l’avesse preso davvero?caspita quanti interrogativi e quante opzioni diverse potrebbero saltare fuori!beh…magari per un altro racconto!
Mi ha incuriosito questo inizio e anche i tratti appena accennati dei personaggi. Noto parecchia ironia della protagonista, che mi stuzzica. Attendo i prossimi episodi
Grazie Carlo! Diciamo che l’ironia ci salva in certe occasioni…non sempre possiamo fare quello che vorremmo! Spero che il prossimo episodio con lo sviluppo e la chiusura della cena possa essere di tuo gradimento. E spero lo commenteremo insieme!
Un bell’ inizio, che ha suscitato in me, un’ immediata empatia verso la protagonista. Sono molto curiosa di leggere come continuera` e soprattutto come andra` a finire la cena. Ho la sensazione che questa storia ci riservera` qualche sorpresa e molti spunti di riflessione.
Ciao M.Luisa, grazie di aver letto questa prima parte e di aver lasciato il tuo commento!La cena continua e…spero la commenteremo insieme!