Questione di sopravvivenza

Serie: Radio Alto Volo


Lโ€™armadio che avevano piazzato di fronte allโ€™ultimo scalino sembrava destinato a cadere, cosรฌ raccolsero alla buona delle sedie che potessero fungere da contrappeso; la pila di mobili che costituiva la loro ultima salvezza era a dir poco instabile ma nessuno se ne stava preoccupando.

โ€œChe idea hai in mente?โ€ domandรฒ Louis mentre ricaricava il fucile, appena utilizzato per far saltare il cranio ad un paio di cadaveri che avevano deciso di rischiare piรน del dovuto per farsi strada tra gli ostacoli.

โ€œSemplice: dobbiamo salire sul tetto e poi buttarci sul camion con un salto. Se non ci riusciamo moriremo ma dico che รจ meglio tentare di salvarsi invece che attendere la morte come topi in trappolaโ€ rispose lโ€™americano controllando che la pistola fosse pronta allโ€™uso, in caso di necessitร .

โ€œE dovremmo abbandonare la nostra casa perchรฉ quattro stronzi putrefatti vogliono ucciderci?โ€

โ€œIo ascolterei lui se fossi in voi, mi sembra che sappia il fatto suo in materia di fughe rocambolescheโ€ si intromise Lara con aria seccata da tutte quelle lamentele.

โ€œTu chi sei per decidere del nostro futuro?โ€ urlรฒ Philippe brandendo il fucile come una clava, le vene sul collo pulsavano a tutta velocitร .

โ€œUna che non rimarrร  a farvi compagnia nella vostra maledetta avventura del cazzo, io ho una vita e voglio ancora farne uso prima che sia troppo tardi. Questo mondo รจ una merda ma lโ€™ultima cosa che desidero รจ abbandonarlo come lโ€™ultima degli stronzi, perciรฒ riflettete quanto volete ma quando quella barricata di fortuna verrร  giรน noi non staremo ad aspettarvi con il piede sullโ€™acceleratore: saremo giร  molto lontani da qui.โ€

Proprio in quel momento un paio di colpi bene assestati fecero barcollare lโ€™armadio, lโ€™americano e i due stranieri corsero verso la camera da letto che dava sul camion; i due padroni di casa si scambiarono uno sguardo carico di paura.

โ€œChe facciamo, fratello mio?โ€ domandรฒ il piรน vecchio con il poco fiato che riusciva a buttare fuori.

โ€œIo non abbandonerรฒ questa casa, lโ€™abbiamo costruita insieme ai nostri genitori e loro vorrebbero difenderla, vorrebbero che noi lo facessimo al posto loro, se necessario.โ€

Intanto nellโ€™altra stanza i tre si preparavano a salire sulle tegole del tetto, dallโ€™aria tuttโ€™altro che stabile, Stephen era quasi del tutto fuori con tutto il busto e scrutava la zona cercando di capire quale potesse essere il percorso piรน facile per arrivare allโ€™approdo sicuro che il camion costituiva.

โ€œLi lasciamo davvero indietro?โ€ domandรฒ senza distogliere lo sguardo dalla marea quasi umana che sotto era pronta a farli tutti fuori.

โ€œMi sembra lโ€™unica soluzione, se non vogliono seguirci faremo a meno di loro, se vogliono li attenderemo qualche istante prima di muoverciโ€ rispose Lara anticipando Carl.

Lโ€™uomo alla finestra si issรฒ usando le braccia e poi scavalcรฒ finendo sulla grondaia che garantiva una certa possibilitร  di movimento, con molta lentezza riuscรฌ a guadagnare il tetto ma quando il primo piede toccรฒ la superficie un paio di queste volarono di sotto colpendo alla testa altrettanti non morti.

โ€œMerda, i lavori di manutenzione in questa tenuta del cazzo erano off limits? Per poco non mi ammazzavo volando giรน.โ€

โ€œFai attenzione ma muoviti, Cristo santo non abbiamo mica tutta la notte, Stephโ€ lo incitรฒ Lara, dal corridoio provenivano sordi rumori di lotta, segno che la barricata era pronta per cedere.

Lโ€™ultimo ad uscire fu lโ€™americano, nel cuore la speranza che da un momento allโ€™altro sbucassero Philippe e Louis pronti a portare il culo fuori da quella maledetta fattoria, ma ciรฒ non avvenne lasciando un gran senso di colpa nella sua testa. Non appena approdรฒ alle malferme tegole si fece strada in lui la consapevolezza che non li avrebbe piรน visti, se non in forma putrescente.

Una volta saltato sul tettino del camion Lara mise in moto e furono pronti a partire, Carl si aggrappรฒ al finestrino appiattendosi il piรน possibile per offrire meno resistenza alla naturale forza che lo stava spingendo fuori; quando il veicolo fu abbastanza libero e lontano dalla massa di carne il vetrรฒ fu tirato giรน consentendogli di entrare, seppur con qualche difficoltร .

โ€œDove vuoi che ti portiamo?โ€ chiese Stephen senza guardarlo.

โ€œLasciatemi piรน vicino possibile a Parigi, al resto ci penserรฒ da solo.โ€

โ€œOttimo, buona fortuna. Ne avrai proprio bisogno lรฌ, il posto pullula di nazisti e stonzi vari.โ€

โ€œLo so beneโ€ rispose Carl, la mente che correva ancora alla fine che stavano facendo i due fratelli, ancora poco lontani dalla loro posizione.

Lโ€™ingresso sud di Parigi era costituito da un checkpoint della Resistenza che ancora riusciva a mantenere la supremazia sulla sponda sinistra della Senna, seppur fiaccata dal continuo tentativo dei nazisti di riprendersi tutta la cittร . Gli alleati perรฒ mantenevano aperto un corridoio aereo sulla cittร  e, due volte a settimana, i migliori piloti decollavano in piena notte dagli aeroporti dallโ€™altro lato della Manica con lโ€™obbiettivo di sganciare: armi, munizioni, beni di prima necessita, qualche mezzo nuovo di zecca e carburante. Seppur la guerra appariva ormai ad un punto di stallo, con i morti a recitare la parte della scheggia impazzita che poteva distruggere tutti i pensieri di rivalsa sullโ€™altro, nessuna delle due parti ancora in gioco voleva lasciare campo libero allโ€™altra temendo probabilmente possibili stravolgimenti. Carl era stato scaricato a tre chilometri dalla cittร  vera e propria, qualche casa qui e lร  sottolineava la vicinanza con quella che era stata la Capitale della nazione francese, prima che i panzer facessero il loro ingresso in pompa magna.

I primi raggi del sole iniziavano ad illuminare timidamente la strada che lโ€™americano, come gli suggeriva il buon senso, costeggiava a debita distanza per evitare di diventare un facile bersaglio inconsapevole, prono procedeva sfruttando la bassa boscaglia che lo proteggeva. La quantitร  di cadaveri ambulanti che si potevano notare, alcuni fermi come statue di carne putrefatta e altri in movimento alla ricerca di cibo, era indice della quantitร  di scontri che tuttโ€™ora avvenivano. Infatti aveva avuto modo di osservare con i propri occhi come la decomposizione continuasse imperterrita rendendo sempre piรน fragili i corpi piรน vecchi, fin quando i legamenti che li tenevano insieme cedevano scaraventandoli a terra. Prima o poi quella massa pericolosa si sarebbe estinta da sola, lasciando ai posteri il problema di come gestire qualche morto, del tutto fisiologico in qualsiasi agglomerato di persone; per il momento i vivi erano condannati a combattere per la sopravvivenza ma gli esseri umani si erano rivelati, ancora una volta, talmente stupidi da continuare ad ammazzarsi da soli.

Giunto a poca distanza dalle luci tenui che illuminavano il checkpoint, costituito da due camion che bloccavano la strada e un paio di baracche di alluminio che consentivano alle guardie di stazionarvi senza essere uccise dai cecchini nemici, Carl aguzzรฒ la vista tentando di capire se ci fosse qualcuno, maledendosi per aver perso il binocolo il giorno dello sbarco in Normandia. Si nascose dietro un albero e attese un poco prima di vedere un uomo sbucare da dietro i mezzi parcheggiati, era vestito da civile ma teneva ben salda tra le mani una mitraglietta e in testa aveva un elmetto. Dalla sua posizione non riusciva a notare altro ma era abbastanza certo che si trattasse della Resistenza locale poichรฉ i tedeschi erano del tutto restii ad abbandonare la propria uniforme, nonostante ciรฒ li rendesse facilmente individuabili anche da lontano. Il soldato rimase fermo nel suo nascondiglio cercando di pensare a come farsi individuare senza venir assaltato, voleva evitare a tutti i costi di lasciarci la pelle solo per un fraintendimento. Alla fine optรฒ per la soluzione piรน semplice, uscรฌ con le mani bene in vista sopra la testa e si avviรฒ verso il checkpoint a passo calmo per non correre ulteriori rischi; quando fu a metร  strada lโ€™uomo della Resistenza lo notรฒ e alzรฒ subito lโ€™arma con uno scatto.

โ€œChi diavolo sei?โ€

โ€œSono dei vostri, mi chiamo Carl e sono un soldato americano, ho con me una pistola che tengo nella fondina ma non ho alcuna intenzione ostileโ€ disse mantenendo un tono il piรน amichevole possibile.

โ€œGerard, vieni un attimo quiโ€ urlรฒ lโ€™altro tenendolo sotto tiro con il dito sul grilletto pronto ad aprire il fuoco.

Passarono secondi immensi durante i quali il sopravvissuto al dramma della notte pensรฒ di dover sparare prima lui, il presentimento gli diceva che sarebbe finito a terra con un colpo nel cranio senza nemmeno rendersene conto. Quando finalmente fece capolino un uomo corpulento, di mezza etร  e con i capelli grigi, che lo squadrรฒ con aria infastidita ma non preoccupata, probabilmente perchรฉ non lo riteneva una minaccia.

โ€œHai dei documenti che provino che sei americano?โ€

โ€œNo ma credo tu possa giudicarlo dal mio inglese, e dalla pistola che tengo nella fondina, se la vuoi vedere la posso buttare a terra.โ€

โ€œNon ce nโ€™รจ bisogno, si vede lontano un chilometro che la tua di certo non รจ razza nazista. Ora leviamoci dalla strada. Forza.โ€

Una volta al riparo dalle lamiere i due fecero accomodare il soldato su una sedia di legno dallโ€™aria traballante, le gambe erano pesanti dopo tutta la notte trascorsa in fuga. Sul tavolo alla sua destra si trovava una brocca piena di un liquido ambrato, probabilmente un qualche tipo di tรจ, un paio di giacche erano poggiate lรฌ, luride di sangue scuro e giร  coagulato.

Serie: Radio Alto Volo


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Discussioni

  1. Oltre la ritmo, agli intrecci e alla caratterizzazione dei personaggi, quello che secondo me rende questa serie un piccolo gioiello รจ la capacitร  che hai avuto di far vivere le immagini nella mente del lettore. Un piglio quasi cinematografico!

  2. Alessandro, con questo episodio mi sono davvero esaltato. รˆ stato come se fossi lรฌ, insieme ai tuoi personaggi, a lottare tra la vita e la morte, con il tuo incedere preciso e ricco di dettagli, in grado sempre di stupirmi. รˆ un piacere per me immergermi in questi anfratti di guerra, dove la fuga si scontra con chi non vuole abbandonare le proprie radici, e dove gli uomini continuano ad ammazzarsi pur sapendo dell’esistenza di una minaccia comune… insomma, per il finale, mi aspetto un gran finale?!