Residuo

Serie: L’archivio


NELLA PUNTATA PRECEDENTE: Il direttore ha trasferito la sua memoria in Mira

Il silenzio che seguì fu assordante.

Mira aprì lentamente gli occhi. La stanza era vuota, spoglia. Il Nucleo Mnemonico non pulsava più, ridotto a un guscio di vetro spento. L’Archivio era morto.

Ma lei era viva.

Si alzò lentamente, il corpo dolorante come se fosse passato attraverso un’intera vita in pochi istanti. E forse era proprio così. Io sono il Direttore. E il Direttore è me. Ma la sua mente era ancora sua. Forse, per la prima volta, veramente sua.

Fece un passo, poi un altro. I corridoi erano deserti. I Guardiani, scollegati dall’Archivio, giacevano immobili come statue abbandonate. L’intera struttura sembrava un corpo senza anima.

Mira raggiunse l’uscita. Una porta di metallo che si aprì con un sussurro. L’aria fredda le colpì il volto. Era notte. La città si estendeva davanti a lei, scintillante, ignara di ciò che era appena accaduto.

Ma qualcosa era cambiato.

Sentiva i pensieri. Non solo i suoi. Tutti. Come se l’assenza dell’Archivio avesse aperto una connessione invisibile tra le menti. Ricordi che riaffioravano ovunque. Gente che piangeva, rideva, urlava per ciò che avevano riottenuto o ciò che avevano perso.

Eppure, un peso gravava su di lei.

Il Direttore viveva in lei. La sua conoscenza, il suo potere, ma anche il suo dubbio. Mira si rese conto che ora lei era l’unico archivio rimasto. Ogni memoria cancellata, ogni segreto, ogni orrore… era dentro di lei.

Sono libera. Ma sono sola.

Camminò per le strade, osservando i volti smarriti delle persone che ricostruivano chi erano. Si chiese cosa sarebbe successo adesso. Il controllo era finito. Ma cosa avrebbe preso il suo posto?

Si fermò davanti a uno specchio incrinato in un cortile abbandonato. Si guardò.

Il suo volto era lo stesso. Ma i suoi occhi… i suoi occhi non erano più solo i suoi. Erano anche quelli del Direttore. Due lati della stessa medaglia, fusi in uno.

Un pensiero la colpì come un fulmine.

La memoria è potere. E ora, io sono la memoria.

Mira sorrise tristemente. Sapeva che il suo viaggio non era finito. L’Archivio era morto, ma le ombre che aveva lasciato sarebbero rimaste. E qualcuno avrebbe cercato di sfruttarle.

Lei non lo avrebbe permesso.

Si voltò e scomparve nella notte, portando con sé il peso di ogni ricordo, di ogni ombra. Non una salvatrice, non una dittatrice.

Solo un residuo.

FINE.

Serie: L’archivio


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