
Sangue divino
Serie: Un destino (S)critto male
- Episodio 1: Inciampi del destino
- Episodio 2: Incontri fortuiti
- Episodio 3: Il Patto di Moirania
- Episodio 4: Protagonista involontaria
- Episodio 5: Una vita da prima pagina
- Episodio 6: Dove il tempo si spezza
- Episodio 7: Trame di vita (prima parte)
- Episodio 8: Trame di vita (seconda parte)
- Episodio 9: Duelli di sguardi
- Episodio 10: Deviazioni non previste
- Episodio 1: Qualcosa è cambiato
- Episodio 2: Il prezzo del lieto fine – prima parte
- Episodio 3: Il prezzo del lieto fine – seconda parte
- Episodio 4: Crepe
- Episodio 5: Partecipi dello stesso sogno
- Episodio 6: Il tempio dell’apparenza
- Episodio 7: Incontri e deviazioni
- Episodio 8: Il prezzo della verità – prima parte
- Episodio 9: Il prezzo della verità – seconda parte
- Episodio 10: L’eco della colpa
- Episodio 1: Oltre la soglia
- Episodio 2: La sentenza delle tessitrici
- Episodio 3: Sangue divino
- Episodio 4: Tra caffè e sentenze divine
STAGIONE 1
STAGIONE 2
STAGIONE 3
NELLA PUNTATA PRECEDENTE: Quando il potere delle Moire stava per abbattersi su di noi, le mie sorelle, discesero in mio aiuto. Una a una, presero posizione, formando un cerchio protettivo attorno a me e a Clara. Le Moire ci fissavano con occhi privi di pietà.
L’arrivo delle Muse non smosse neppure un’ombra dal loro volto. Atropo avanzò di mezzo passo con un’espressione di sfida.
«Muse, fatevi da parte o per voi ci sarà un fato che non canta, che non crea, che non danza. Solo una fine senza speranza.»
Calliope non arretrò. Al contrario, fece un passo avanti, sollevando appena il mento.
Non esiste creatura al mondo che possa superarla per eloquenza, e affrontò le Moire con questa consapevolezza.
«Nobili tessitrici, non andate oltre: in ogni sfida siamo sempre state scaltre. Avete inteso delle Sirene ammalianti? O delle Pieridi con i loro bei canti? O forse scordate l’aedo Tamiri: avete bisogno che ancora vi ispiri?»
Un sibilo d’ira sfuggì alle Moire. Lachesi rispose subito dopo.
«Insistenti come Mnemosine e testarde come vostro padre. Dimenticate il vostro posto. Non neghiamo il vostro valore, ma una di voi ha sfidato l’ordine. Atena l’ha giudicata, e con la sua benedizione oggi agiamo.»
Quelle parole infiammarono Melpomene. «La vostra sentenza è sproporzionata. È una vendetta mascherata. Ci offendete.»
«Voi che trafiggete il destino con versi, danze e musica parlate di offese? Noi custodiamo l’equilibrio eterno e voi seminate il caos nella terra dei mortali.»
Clio intervenne con tono deciso. «Equilibrio, dite… Atena vi offre un’arma per affrontarci e parlate ancora di equilibrio. Le regole si spezzano in alto quanto in basso. E allora? Chi giudica voi?»
Lachesi sollevò il bastone. Un suono si levò da esso: profondo, sordo, dissonante, come corde tirate allo spasimo, pronte a spezzarsi. Le tre si mossero all’unisono, seguendo una spirale lenta e inesorabile, come tre corpi mossi da un solo volere. Il bastone si alzò ancora, e un bagliore crepitò al suo apice.
Le mie sorelle indietreggiarono.
Poi risuonò, la voce di Clara, spezzata dalla paura: «No! Lasciatela stare!»
Un lampo esplose dalla punta del bastone. Erato si mosse per prima. Si pose davanti a me, unì i due bracciali. Le incisioni iniziarono a brillare come fuoco liquido, formando uno scudo luminoso tra lei e il colpo. Per un attimo lo trattenne. Il suono divenne più assordante: ora era uno stridio acuto, lancinante. Il bagliore si amplificò. La barriera tremò e si frantumò. Erato scomparve all’improvviso, si dissolse, come fumo disperso dal vento.
Un gemito si alzò dalle mie sorelle. Una di loro, non ricordo chi, sussurrò il suo nome, ma Erato, la Musa dell’amore ardente, non era più tra noi.
Anche il tempo sembrò dimenticare di avanzare.
Calliope barcollò. Le mani strinsero i lembi del mantello, il volto era rigido e pallido mentre gli occhi non riuscivano a trattenere lo sconcerto. Talia si portò una mano alle labbra, come se non potesse credere a quanto aveva visto. Polimnia chiuse gli occhi e si inginocchiò. Urania abbassò l’arco, mentre Clio stringeva la corda dorata con tale forza che le nocche divennero bianche.
E Clara…
Si aggrappò al mio braccio. Tremava. In quel luogo sospeso fra mondi, aveva percepito un potere che nessuna parola poteva spiegare. Il suo sguardo cercava il mio, ma non lo trovava.
In me qualcosa si spezzò. Rivedevo Erato che si frapponeva fra me e la mia fine. Il suo sguardo l’istante prima di scomparire. Nei suoi occhi non c’era paura, brillava la consapevolezza della sua scelta.
Lachesi abbassò il bastone, come se quel gesto le avesse richiesto uno sforzo immane. Atropo esitò per la prima volta. Cloto soffiò su un filo invisibile. Poi, si voltarono. Non per ritirarsi. Ma per colpire ancora.
L’energia attorno a noi cambiò. Si fece cupa, greve.
Ira pura. Divina. Implacabile.
La percepimmo tutti.
Terpsicore toccò terra. Euterpe aprì gli occhi. Melpomene impugnò il pugnale. E io… io la sentii nelle ossa. Nel respiro. Sapevo che il confine era stato superato. Erato non era stata solo un ammonimento. Era stata l’inizio.
Calliope sollevò lo sguardo. La voce le tremava appena. «Avete versato sangue divino. Ora il canto si farà pianto, la danza rovina, e la vostra trama si strapperà.»
Il fuoco delle Muse si accese.
Le parole di Calliope furono l’ultimo eco prima della tempesta.
Un suono improvviso, però, squarciò il silenzio. Un battito d’ali, imponente e caldo, che diffondeva un aroma dolciastro nell’aria.
Eros fu il primo a comparire. Discese tra i due schieramenti come una meteora di luce. Nei suoi occhi ardeva un’ira che di rado gli apparteneva. Aveva già una freccia incoccata, ma non la scagliò. Il suo sguardo cercò Clara, poi me, e infine le Moire. Solo allora parlò.
«Siete impazzite sorelle del filo. Avete colpito una Musa, era questo il vostro piano? Fare della creazione un crimine? Spingere la bilancia fino a spezzarne il piatto?»
Dietro di lui, le ombre si piegarono. Lo spazio stesso si ritirò, come risucchiato da un buco nero. E lì, tra le pieghe del nulla, apparve Morfeo.
Il suo sguardo si posò su Calliope. Lei inchinò il capo per poi rivolgere l’attenzione di nuovo verso le sue avversarie.
Il dio dei sogni avanzò con passo ponderato.
«Adesso basta. Il vostro comportamento è inaccettabile. L’umana ritorni nel suo mondo. Moirania non vi verrà consegnata…e il sacrificio di Erato non sarà dimenticato. Per voi ci saranno prove ben più ardue da affrontare, ma non spetta a me stabilire quando e dove.»
«Atena…» provò a obbiettare Lachesi, ma Morfeo non le diede modo di continuare.
«Atena non è qui. E con lei… me la vedrò io.»
Atropo si irrigidì. «Nemmeno agli dèi è concesso intromettersi nei nostri affari.»
Una freccia di Eros si conficcò nel suolo davanti ai piedi della Moira. Poi si alzò in volo. Rapido e ineluttabile. Afferrò Clara tra le braccia e in un lampo scomparve.
Lachesi sollevò ancora il bastone. Non si arrendeva davanti all’evienza.
Il fulmine dorato partì, ma Morfeo aprì una mano. L’energia si contorse e venne risucchiato in una piega dello spazio. Poi mi prese con sé. E insieme svanimmo senza rumore. Il peso di quanto era successo, però, avrebbe condizionato la mia esistenza per sempre.
Serie: Un destino (S)critto male
- Episodio 1: Oltre la soglia
- Episodio 2: La sentenza delle tessitrici
- Episodio 3: Sangue divino
- Episodio 4: Tra caffè e sentenze divine
Hai descritto benissimo l’intero scontro, e come nell’episodio precedente mi è proprio sembrato di essere al centro della scena a viverla in prima persona! L’intervento di Morfeo per difendere Moirania mi ha molto colpita, e anche sollevata. Temevo davvero finisse male. Ora anche io mi chiedo come tornerà Clara nel suo mondo. Come potrà riprendere la sua normale vita…
Ciao Irine, per il proseguo della storia è fondamentale che Clara non dimentichi ciò che ha vissuto e che continui a vivere la vita che Moirania ha contribuito a creare.😉
Cara Tiziana, la tua storia, le descrizioni, le immagini che evochi sono di una bellezza ed eleganza commoventi.
Grazie, Roberto! Questi tre episodi erano fondamentali per la storia, sono felice che ti siano piaciuti!
“L’arrivo delle Muse non smosse neppure un’ombra dal loro volto”
In quanto grandissime stronze
😂😂😂
“L’umana ritorni nel suo mondo” significa che Clara tornerà a vivere normalmente la sua vita? Mi domando se ricorderà qualcosa di tutto questo. Bellissimo capitolo, emozionante! Brava Tiziana ❤️
Ciao Arianna, non dimenticherà quello che ha vissuto e dopo la scelta di Moirania di non cambiare il corso degli eventi, affronteranno insieme le conseguenze. All’appello manca ancora Hyun-woo. Nei prossimi episodi definirò anche la sua posizione. Grazie per il supporto❤
“Terpsicore toccò terra.
Euterpe aprì gli occhi.
Melpomene impugnò il pugnale.
Atropo si irrigidì.”
«Anche lui come Eros? Scusa, Tiziana, no capire niente. Poi vedo per strada solo vecchie Muse e Clio. Tepsicore, Euterpe, Melpomene e Atropo di che marche sono? No conoscere.»
«Scusalo, è ‘Ngamal, adesso gli spiego tutto di questo incredibile episodio: forse. Alla quinta lettura mi sarà tutto chiaro, almeno lo spero. Complimenti, non mento.»
«Hai ragione, ‘Ngamal: la faccio lunga e complicata quando potrei dirlo in poche parole.
Vedila così: sono delle belle donne, ne vedi poche in giro così, ma quando le incontri ti cambiano la vita. In bene o male… quello è da capire.
Dimenticavo…al tuo amico istrione digli che lo ringrazio: ogni suo commento è una piccola opera d’arte di creatività e simpatia.
E sì, pure per i complimenti… che quelli fanno bene all’anima.»
Bello questo episodio: una guerra degna di essere cantata da Omero… E poi Eros ha sempre il suo charme. Bravissima, Tiziana!❤️❤️❤️
Grazie Concetta 😘
Ti sei superata! Lo scontro è fenomenale! Attendo con ansia il prossimo appuntamento!
Grazie Mary ❤️
Fantastico. L’arrivo degli dei é un colpo di scena magnifico. Gli episodi di questa serie mi colpiscono ogni volta per l’effetto scenico e per lo stile. Questo più che mai: superlativo.
Grazie Maria Luisa ❤️❤️