Scacco matto al re – 2
Serie: IL TRENO DELLE ANIME
- Episodio 1: Il piano – 1
- Episodio 2: Il piano – 2
- Episodio 3: Sabato 29 marzo
- Episodio 4: L’incontro con la madre
- Episodio 5: Il processo e il carcere
- Episodio 6: Mario
- Episodio 7: Lo scarafaggio
- Episodio 8: La proposta
- Episodio 9: La prova
- Episodio 10: Il concerto
- Episodio 1: Il sogno
- Episodio 2: Sara
- Episodio 3: Il Santo Graal
- Episodio 4: Michele
- Episodio 5: Il professore
- Episodio 6: L’incontro con Gigi
- Episodio 7: L’inquisitore
- Episodio 8: La rabbia di Nico
- Episodio 9: La lupa
- Episodio 10: Gorka
- Episodio 1: Marie
- Episodio 2: La chiromante
- Episodio 3: La pergamena
- Episodio 4: L’ultima notte
- Episodio 5: Tonio
- Episodio 6: L’epilogo della storia di Nico e la storia di Manuel
- Episodio 7: Alex
- Episodio 8: Conchiglie e sassolini
- Episodio 9: La roulette russa
- Episodio 10: Il racconto della vecchia signora
- Episodio 1: Katia
- Episodio 2: In viaggio verso l’Italia
- Episodio 3: Il Cavaliere senza Croce
- Episodio 4: Rien ne va plus
- Episodio 5: Il padre di Manuel
- Episodio 6: La tempesta
- Episodio 7: L’alfabeto colorato
- Episodio 8: Quattordici anni dopo
- Episodio 9: L’interno 8
- Episodio 10: Il pianino
- Episodio 1: Il vecchio video
- Episodio 2: Il Borgo del Valentino
- Episodio 3: La teoria di Bice
- Episodio 4: Gianni – 1
- Episodio 5: Gianni – 2
- Episodio 6: La rivelazione
- Episodio 7: La maledizione
- Episodio 8: Scacco matto al re -1
- Episodio 9: Scacco matto al re – 2
- Episodio 10: Scacco matto al re – 3
STAGIONE 1
STAGIONE 2
STAGIONE 3
STAGIONE 4
STAGIONE 5
Era una sera di luna nuova e i soli fari della volante non riuscivano a illuminare bene la scena. Uno dei poliziotti, nel buio, interpretò male i movimenti di Nico e gli sparò, ma il proiettile colpì un albero. Gianni sentì il cuore fermarsi. Si girò di scatto e, con le braccia tese, cercò di buttare per terra Nico e se stesso. L’agente esplose un altro colpo e, questa volta, ferì Gianni, che cadde all’indietro. Adesso vedeva solo ombre e luci girargli intorno; poi fu il buio assoluto.
Manuel si risvegliò nella casa di Nico; dischiuse leggermente gli occhi. Davanti a sé vide la solita finestra, ora con infissi nuovi. Fuori era una giornata fredda di novembre, ma con un bellissimo sole.
Girò lo sguardo verso le pareti e anche queste erano tappezzate di nuovo. I suoi occhi si posarono su due foto appoggiate su una scrivania: una mostrava una coppia di sposi con accanto a loro un uomo e una donna, forse i testimoni di nozze. I quattro avevano più o meno la stessa età. Aguzzò la vista: gli sposi erano lui e Katia. Nell’altra foto, invece, erano ritratti due uomini in smoking e sorridevano. Uno era lui, con l’aspetto di vent’anni prima, e abbracciava l’altro che somigliava al maestro Zivar: il sosia di Nico. I raggi di sole, filtrando attraverso le tende bianche e vaporose, illuminavano tutto. Guardava, come incantato, la danza del pulviscolo in un raggio di sole e, seguendo questo lento e leggero ballo, girò piano la testa e si accorse che accanto al letto era seduto un uomo a gambe accavallate. Aveva circa la sua età, con i capelli castani brizzolati e gli occhi chiari e scriveva. Ogni tanto reggeva la penna tra i denti per prendere un cioccolatino. L’uomo si girò verso di lui.
«Alla buon’ora. Ti sei svegliato finalmente. Come ti senti?»
«Bene, grazie.»
«Se mi ringrazi, tanto bene non stai.»
A Manuel sovvenne il pensiero di Katia e Alex. Si agitò.
«Dove sono Alex e Katia?»
«Calma, Katia è andata insieme a Sara dall’estetista ad affilarsi le unghie e Alex è andato con la mia seconda bimba a fare un giro. Rischiamo di diventare consuoceri.»
Manuel non riusciva a capire chi fosse quell’uomo. Si accorse che i fogli tra le mani dello sconosciuto erano dei pentagrammi.
«Lei… è… il maestro Zivar?»
«Senti, Gianni, ancora con ‘sta storia del nome straniero.»
«Come fa a conoscere il mio nome?»
«Gianni, ma stai bene? Sono Nico. Lo sapevo, non ti dovevano rilasciare. Bisognava fare altri accertamenti. Ma loro subito: “È stata una congestione. Il suo amico ha mangiato troppo ed è andato a correre nella nebbia.” Che hai mangiato troppo è vero. Ma dico io: Michele viene a pranzo, porta babà e sfogliatelle, e tu le mangi pure per aperitivo?»
«Nico, ma… veramente sei tu?»
«Io chiamo il 118.»
«No, non chiamare nessuno. Sto meglio. Adesso ricordo tutto.»
«Sicuro?»
Manuel non riusciva a capire se fosse reale quello che vedeva, ma se anche fosse stato un sogno, sperava che durasse per sempre.
«Garantito… Scherzavo prima.»
«Ma ti sembra il caso di scherzare? Ma vaffanculo.»
«Ah, che bello.»
«Cosa?»
«Sentire che mi mandi a fanculo.»
«Perché non ti bastano quelli che ti mando per messaggio? Ormai hanno preso il posto del buongiorno e buonanotte.»
«Sì, ma live è tutta un’altra cosa.»
«Va bene, ho capito, adesso sono tranquillo: stai bene e ti sei svegliato con l’intenzione di prendermi per il culo… come sempre.»
Manuel continuava a guardare Nico e lui se ne accorse.
«Perché mi guardi?»
«No, non guardavo te. Ti sbagli, anzi adesso dormo ancora un po’.»
Si rigirò verso lo specchio dell’armadio con un occhio chiuso e l’altro aperto, nascosto però dal cuscino.
Nico rideva.
«Guarda che come tu vedi me con lo specchio io vedo te: mi stai guardando ancora.»
«E va bene, ti sto guardando perché è da tanto che non ti vedevo così in forma.»
«Grazie. Ma mi devo tenere su: il mio manager è peggio di un carceriere. Dice che l’immagine è importante per un artista.»
«Ma perché, tu sei un artista?»
«Così dicono, ed è colpa tua.»
«E io che c’entro?»
«Sei tu che mi hai regalato per primo un pianino. Ce l’ho ancora, sai? Magari se invece mi regalavi un meccano, adesso eravamo soci.»
«Era il modo migliore per mandare la società in fallimento.»
«Esagerato.»
«Esagerato? Ma se hai preso la patente quando hai finito la pena. Mentre per me un’auto da corsa ruggente è più bella della Quinta di Beethoven.»
«L’hai adattata tu la frase?»
«Ovvio.»
«Comunque non sarebbe stato male lavorare io, tu e Gigi nella Beltrami & Greppi. Anche Gigi lo pensa.»
«Come Gigi pensa? Ma è vivo?»
Nico tentennò con la testa.
«Ma neanche tuo fratello risparmia il tuo sarcasmo? Gigi è un taciturno, ma definirlo morto… dai. Poi, dopo che ha sfiorato sul serio la morte, non dovresti scherzare con queste cose. Se non fosse stato per la moglie, che se n’è accorta in tempo del suo male, adesso non sarebbe tra noi. Come me: senza la mia famiglia e tu, soprattutto, sarei morto.»
«Hai ragione, scusa, ma anche qui c’entro io?»
«Gianni, non far finta di non capire. Il tuo midollo…»
«Già, ne avrei fatto volentieri a meno, ma ero l’unico compatibile.»
Manuel rise e si accorse che, nella sua mente, si stava facendo spazio una nuova memoria e lui rispondeva a tono.
Bussarono alla porta e Nico si alzò per aprire.
«Finalmente, siete arrivati.»
«Lo zio Gianni come sta?»
«Sta meglio, ma sta riposando.»
«No, Nico, fai entrare i ragazzi, sono sveglio.»
«Ciao, zio, come ti senti?»
«Bene, oggi sto molto meglio. È stata solo un’indigestione.»
Alex gli si avvicinò e lui ebbe l’istinto di abbracciarlo forte ma si trattenne.
«Sai papà, gli amici dicono che Elisa, con l’abito che abbiamo comprato al Valentino per Halloween, sembrava davvero il fantasma della dama del castello. Io gli ho detto che l’idea è stata t-»
«Ah sì? Mi fa piacere.»
Manuel si sforzò di sorridere, troncò il discorso con Alex e riprese a parlare con Elisa. Il ragazzo si rattristò e si mise in disparte.
Passarono due giorni durante i quali Manuel cercò di evitare Alex.
Erano i giorni più belli della sua vita: aveva ritrovato tutti gli affetti a lui più cari, ma suo figlio, adesso, che aveva un’altra anima, non sapeva più chi fosse.
Serie: IL TRENO DELLE ANIME
- Episodio 1: Il vecchio video
- Episodio 2: Il Borgo del Valentino
- Episodio 3: La teoria di Bice
- Episodio 4: Gianni – 1
- Episodio 5: Gianni – 2
- Episodio 6: La rivelazione
- Episodio 7: La maledizione
- Episodio 8: Scacco matto al re -1
- Episodio 9: Scacco matto al re – 2
- Episodio 10: Scacco matto al re – 3
Che bel ritorno, sono davvero contenta. devo dire che un pò ci speravo. Mi sono molto affezionata a Nico 😊Soltanto un poco di tristezza per il finale, ma sono sicura che ance questa piccola nota di malinconia si aggiusterà…
Grazie di cuore, Irene, sono felice ti sia piaciuto il capitolo❤️🙏
Complimenti, Concetta! Sta venendo fuori una bellissima storia❤️
Grazie di cuore, Arianna❤️❤️❤️
Ma quanto è bello questo episodio!!! Sono cosi contenta che Nico sia riapparso, è il mio personaggio preferito.. Grande Concetta. 👏👏👏
Sì, alla fine Gorka/Gianni/Manuel è riuscito a mantenere la sua promessa e a dare felicità a lui e al suo amico fraterno Nico. Grazie di cuore per il commento, Tiziana❤️🙏
Che bella questa nuova opportunità, spero per Manuel che sia definitiva. Brava Concetta.
Grazie di cuore, Giuseppe❤️🙏
Le tue allegorie sui passaggi delle anime sono intriganti.
Complimenti per la lucidità con cui riesci a mantenere il bandolo della matassa che abilmente tessi.
Se posso permettermi, artisticamente parlando, meriteresti il nomignolo / avatar di Penelope.
Brava.
Mi piace Penelope; magari potrei usarlo come nome d’arte. Grazie per il bellissimo commento, Gabriele🙂🙏