
Si può desiderare la pace tra gli uomini?
Serie: Desideri
- Episodio 1: Il salone della Signora F.
- Episodio 2: La parola
- Episodio 3: Prima che apra gli occhi
- Episodio 4: La pacca sul sedere
- Episodio 5: Il collare di seta
- Episodio 6: Gelosia
- Episodio 7: Un ultimo tango
- Episodio 8: La lampada di Jasmine
- Episodio 9: La Voce del Desiderio – Lei
- Episodio 10: La Voce del Desiderio – Lui
- Episodio 1: I Feel Good
- Episodio 2: Marisa
- Episodio 3: La speranza di un mondo silenzioso
- Episodio 4: Si può desiderare la pace tra gli uomini?
- Episodio 5: La notte in cui chiedemmo scuse alle stelle. I
- Episodio 6: La notte in cui chiedemmo scuse alle stelle II
STAGIONE 1
STAGIONE 2
Sì, si può.
Anche se non è facile dirlo ad alta voce, anche se spesso sembra un gesto ingenuo, persino patetico, in un mondo che premia chi alza la voce, chi impone, chi conquista. Desiderare la pace è qualcosa che si porta dentro, come un nodo che stringe, come un pensiero che non si lascia scacciare, neppure quando tutto intorno grida il contrario.
È un desiderio antico, forse il più antico. Più dell’amore, più della giustizia, perché la pace li comprende entrambi. La pace non è soltanto assenza di guerra: è spazio per la parola, per l’ascolto, per la dignità. È la possibilità di esistere senza temere lo sguardo dell’altro. È silenzio che non fa paura, ma riposo. È una stretta di mano che non nasconde la lama. È il corpo che non si tende, che non si difende. È l’altro che non è più un nemico, né un ostacolo, né una minaccia. Solo un altro essere umano, fragile quanto noi.
Chi desidera la pace non lo fa perché ignora la violenza, ma perché ne conosce il prezzo. Ha visto cosa succede quando si cede all’odio, quando si alimenta la vendetta, quando si lascia che il rancore guidi le scelte. Ha compreso che ogni guerra, grande o piccola, lascia dietro di sé un vuoto, una maceria che non è solo materiale, ma morale, spirituale. Chi desidera la pace sa che costruire costa più che distruggere, eppure sceglie di costruire lo stesso.
C’è chi crede che la pace sia solo una parola da usare nei discorsi, nei proclami, nei manifesti. Qualcosa da celebrare, magari, ma non da praticare davvero. Per altri è un concetto astratto, troppo lontano dalla realtà per avere un valore concreto. E invece la pace è fatta di gesti minimi, quotidiani. È rispetto. È attenzione. È la capacità di non rispondere alla violenza con altra violenza. È saper contenere il proprio orgoglio, disinnescare una parola prima che diventi ferita. È lasciare spazio, cedere il passo, ascoltare davvero.
Ma la pace non è debolezza. È una forma di forza che pochi sanno esercitare. Perché richiede controllo, empatia, lucidità. È una scelta continua, faticosa. Non si ottiene una volta per tutte: va desiderata, ogni giorno, come si desidera respirare. Ed è forse questo che la rende così preziosa. È sempre a rischio, sempre vulnerabile, ma proprio per questo essenziale.
Desiderare la pace tra gli uomini è, in fondo, desiderare un mondo in cui ciascuno possa sentirsi al sicuro. Non solo dal pericolo fisico, ma anche dal disprezzo, dall’umiliazione, dall’esclusione. È volere un mondo in cui la vita conti più del potere, in cui la parola sia più forte del grido, in cui il bene comune valga più del profitto individuale.
Si può desiderare la pace, sì.
E non perché siamo buoni, ma perché siamo consapevoli.
Perché sappiamo cosa succede quando quel desiderio viene dimenticato.
Perché dentro di noi, nonostante tutto, esiste ancora la possibilità di immaginare un’altra strada.
E questo basta per continuare a cercarla.
Serie: Desideri
- Episodio 1: I Feel Good
- Episodio 2: Marisa
- Episodio 3: La speranza di un mondo silenzioso
- Episodio 4: Si può desiderare la pace tra gli uomini?
- Episodio 5: La notte in cui chiedemmo scuse alle stelle. I
- Episodio 6: La notte in cui chiedemmo scuse alle stelle II
Ho letto con attenzione, spero, e credo che tu abbia saputo coniugare pacatamente il perché si può desiderare la pace; desidero che si sovrappone, come giustamente hai indicato a desiderare l’amore (nella sua accezione più estesa) o la giustizia… La domanda che mi sorge spontanea dopo aver letto queste righe, è perché non si riesca a desiderarla per davvero? Laddove, per gli individui è piuttosto comune desiderare ciò che la ostacola e quindi: che cos’è che desideriamo al posto della pace, che forse non è la guerra, ma che fa sì che alla pace non si giunga mai? Grazie molte per la lettura e la riflessione stimolante.
Grazie a te per aver letto
Caro Rocco, ti faccio i miei più sentiti complimenti. Per i concetti, certo, ma soprattutto perché sai esprimerli senza ricadere in vuote banalità e luoghi comuni che affollano come alberi cavi.
“È una stretta di mano che non nasconde la lama”
Molto bello
Qualcuno ha detto che l’importante è la ricerca ma, grazie all’età, non ricordo più chi fosse.