
SIAMO TUTTI PAPERINO
‘’Chi, io? Oh no, io ho il mal di pancia’’

Miglior debutto, questo personaggio, non poteva compierlo.
Le prime parole pronunciate, in assoluto, da Donald Duck, il papero più famoso al mondo e universalmente noto da noi italiani come Paperino, costituiscono già un programma.
Nella sua prima apparizione nel cortometraggio ”La gallinella saggia”, Paperino è il membro nonché il vicepresidente del ”Circolo dei pigri”, e dimostrerà di essere fin dall’inizio un instancabile scansafatiche e un amante dell’ozio. Un debutto coi fiocchi, vero?
Ma chi non è stato, almeno una volta, Donald Duck?
Perseguitato dalla sfortuna, patito del divertimento, nevrotico e pieno di problemi, restìo al lavoro poiché considerato come ”uno spreco di energie”, Paperino si mostrerà sempre, nonostante tutto, ricco dei più importanti valori della vita.
Donald, infatti, è riuscito a riscuotere maggior successo rispetto al serio, coraggioso e indomito Topolino (Mickey Mouse) proprio per il suo stile di vita, l’irascibilità e, in alcuni casi, per il suo inarrestabile desiderio di primeggiare che lo porterà, talune volte, a fallire miseramente.
Invidioso, il papero figlio di Walt Disney rispecchia in maniera impeccabile ogni essere umano con le sue fragilità e le sue debolezze, poiché tali caratteristiche riflettono a loro volta la vera natura umana. E sarebbe da ipocriti negarlo: siamo tutti fortunati? Odiamo veramente l’ozio e il dolce far niente? Siamo tutti buoni e gentili con gli altri? Non siamo mai stati irascibili, invidiosi o desiderosi almeno una volta di essere i primi in qualcosa?
”Chi è senza peccato, scagli la prima pietra.”
Ma la verità, fondamentalmente, la conosciamo: siamo tutti Paperino, perseguitati non solo dalla sfortuna, ma anche da parenti o amici incapaci di comprenderci a pieno, sempre pronti a dispensare consigli non richiesti e ad affossarci alla prima occasione.
LA FAMIGLIA
Ovviamente, anche il nucleo familiare stesso di Paperino appare composto da svariati membri aventi, ognuno, caratteristiche peculiari.
Secondo l’Albero genealogico dei Paperi (realizzato grazie ad attenti studi filologici da Don Rosa e approvato dal disegnatore americano Carl Barks) Donald Duck sarebbe figlio di Quackmore Duck e di Ortensia de’ Paperoni.
Quest’ultima, a sua volta, è sorella del più famoso Zio Paperone, il papero più ricco del mondo, il cui nome in Italia è divenuto sinonimo di “persona ricca sfondata”, proprio a dimostrazione di quanto l’universo paperopolese sia entrato anche nel linguaggio di tutti i giorni.
Scorbutico e tirchio fino alla nausea, amante del proprio denaro a tal punto da riuscire anche a nuotarci, Paperon de’ Paperoni in molte storie si presenta, comunque, come un personaggio coraggioso, intrepido e in grado di compiere atti di inattesa e imprevedibile umanità, nonostante la sua opinabile natura.
Noti sono anche i tre inseparabili Qui, Quo e Qua, i nipotini cresciuti amorevolmente da Paperino (figli di sua sorella) e che, personalmente, considero come gli unici personaggi davvero ”onesti” e senza doppi fini nel mondo paperopolese insieme a Paperoga, il cugino sciocco e combinaguai.
Una differenza tra Qui, Quo e Qua e Paperoga, però, c’è ed è presente proprio nella loro insita natura: i nipotini sono buoni, leali e sinceri con Paperino anche se intelligenti, furbi e a volte dispettosi, lo amano e lo apprezzano nonostante i suoi fallimenti; Paperoga, invece, semplicemente lo è e non se ne rende nemmeno conto.
Altro personaggio da dover citare obbligatoriamente è Gastone, il cugino snob, fortunato e con la puzza sotto il naso; egli rappresenta la tipica persona con cui sentiamo continuamente la necessità di metterci a confronto, poiché perennemente in cerca di soddisfazioni personali o di tragiche constatazioni della realtà che ci circonda: lui è così mentre io non lo sono; lei è così ma io lo sono di più.
Paperino ci diverte e ci fa pensare al tempo stesso, e proprio per tale ragione il mondo dei paperi ci attrae e ci sconvolge, perché dannatamente umano, con le sue vicende vere in cui potersi immedesimare almeno una volta e i personaggi dotati di un’anima anch’essa dannatamente umana.
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Anche io ho amato più lui che Topolino. Soprattutto le sue imperfezioni che secondo me lo rendono e lo hanno reso perfetto per il ruolo per cui l’autore allora lo aveva scelto. 🙂
Ciao Silvio, sì. È proprio questo che rende Paperino amato da tutti, proprio il suo essere imperfetto. Grazie mille per la lettura, gentilissimo!
Per me è stato un piacere passare di qui. Davvero. Alla prossima allora. Buona domenica. 🙂
Alla prossima! E buona serata 😃
È vero, Paperino è molto più simpatico di Topolino, l’ho sempre pensato ❤️
Ciao Arianna, è vero, Paperino è molto più simpatico di Topolino, concordo ahah. Grazie mille!!
Oh, finalmente posso dirlo: a me Topolino è sempre stato sulle scatole. Troppo saputello. Troppo perfettino. Troppo tutto.
Ho sempre amato Paperino, proprio perché mi somiglia e mi fa sentire meno sola. Hai descritto con parole se.ploci profonde e divertenti il papero più amato dagli esseri umani. Bravissimo!
Ciao Irene, concordo. Paperino è amato perchè imperfetto, proprio come noi. Desideriamo essere Topolino, ma non possiamo far altro che essere come il nostro
Paperino. Grazie mille!!!
“il mondo dei paperi ci attrae e ci sconvolge, perché dannatamente umano, con le sue vicende vere in cui potersi immedesimare almeno una volta e i personaggi dotati di un’anima anch’essa dannatamente umana.”
Verissimo ❤️
Hai fatto una interessante analisi sociologica di un personaggio e di una intera comunità di oziosi e simpatici perdenti. Perché non farne una serie prendendo spunto dal medesimo fumetto Disney e continuare con questo interessante parallelismo?
Ciao Cristiana. Potrebbe essere uno spunto il tuo, avevo pensato di limitarlo solo a Paperino e a una generica analisi dei personaggi, però potrebbe uscire fuori qualcosa di interessante pensandoci. Grazie mille di tutto!!
Beh… direi un’ottima analisi di una famiglia “comune”! Davvero siamo tutti Paperino. La genialità dei creatori di questi personaggi e di chi li fa vivere da decenni non ha limiti.
Provo a rispondere alla domanda di Giuseppe: in realtà Paperina non fa parte della famiglia, essendo la “fidanzata”. Giusto?
Bravo Alfredo!
Ciao Antonio. Sì, più ”comune” di così ahahah. Il personaggio di Paperina non è stato affrontato perché, appunto, ho preferito soffermarmi solo su alcuni veri parenti di Paperino, ma ci sarebbe da scrivere minimo 2-3 stagioni per analizzare dettagliatamente tutti i personaggi. Grazie mille comunque, gentilissimo!!!
Sempre amato Paperino e sarebbe bello fossimo tutti come lui perché, nonostante gli innegabili e numerosi difetti, è un buono. Piccolo appunto: zia Paperina, che da quello che ricordo era l’eterna fidanzata, te la sei dimenticata? Ciao Alfredo, bravo!
Ciao Giuseppe, è sempre bello sentirti. Vero, ma in fondo siamo tutti dei Paperino, ma ognuno a modo suo. No no, Paperina non l’ho dimenticata, affatto, ma ho preferito soffermarmi proprio sui parenti. Si potrebbe parlare abbondantemente di tutti, ma per farlo bisognerebbe creare una serie apposita ahah. Grazie mille comunque, gentilissimo!!!