Stranezza
Stavo bene prima e non so nemmeno il perché. Ho passato un periodo dove mi sono sentito accettato e rilassato. E tu, dopo 10 anni, eri lì. Adesso che vai via, mi sento triste. Ti chiederei di non andartene dalla mia vita ma sarebbe egoista da parte mia, ma d’altronde credo di aver sofferto un po’ troppo fino ad ora e non fa bene. Ecco perché ti scrivo queste parole. Mi viene tristezza se penso al fatto che in tutti questi anni, non abbia detto ancora nulla. Forse dirai che te lo aspettavi, che era prevedibile ma vorrei che tu capissi. Questa non è una lettera di dichiarazione ma una chiusura di questa vita ed è strano. Ho sbagliato a pensare che non mi fosse rimasta nessuna emozione dopo tutto i casini che ho combinato e ho sbagliato a darti come scontata in questi tre anni dopo che ci siamo rincontrarti. O almeno ci ho provato. Credo di soffrire di ipertimesia. Per questo non riesco a smettere di essere ciò che sono dopo tutti questi anni. Alle elementari ero il peggior compagno di classe si potesse avere, non credi? E ciò non era diverso fuori. Stavo solo con mio cugino e un vicino di casa. Nel 2009 me ne sono andato da questa città dicendo addio al mio vicino e nel 2012 mio cugino è partito con la madre negli Stati Uniti. Tutto ciò non dipendeva da me purtroppo, e mi dispiace di averti abbandonato. Non so se ti sia mai pesata questa cosa e non credo, ma a me parecchio. Come ho già accennato, non ero il migliore compagno di classe, né il migliore amico, né il miglior fidanzato. Considero l’amore più importante di tutto ed è grazie a questo se riesco a scriverti queste parole. Fossi qui, ti chiederei come hai passato la tua vita, ma purtroppo non è così. Non faccio che pensarti e mi fa male, tanto. Continuo a sperare però che questa non sia una cosa che il tempo non possa curare e che potrò uscirne, come fatto in passato. Ma vedi, ho paura. Io ho sempre paura di dire certe cose perché magari potrei ferire o infastidire qualcuno. Eppure non so cos’altro fare. È così strano e doloroso vederti andare via senza poterti dire cosa sei stata per me in questi anni ed in un certo senso sarai sempre qui con me. Non vedermi come qualcuno che avrebbe bisogno di te, ma piuttosto come un ringraziamento per ciò che sei. Siamo diversi e probabilmente incompatibili. Me ne sono fatto una ragione molto tempo fa, ma tu sei la mia speranza. La mia ragione di vedere un mondo migliore perché è così che era alle elementari e così sarà in futuro. Ti ringrazio per il ricordo che mi hai lasciato triste e felice. Mi dispiace solamente di essermene andato perché magari saremmo potuti essere ottimi amici o magari no perché sarei stato un po’ strambo o forse entrambe le cose. Chi può saperlo?
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