CHIAMALA INVERNO

Si svegliò in fiamme.  Eppure non urlò. Le lingue aranciate danzavano in vortici attorno a braccia e gambe, persino tra le dita dei piedi, ma senza dolore. Un rogo assoluto. Silenzioso, però. E inoffensivo. Restò immobile, gli occhi inchiodati al soffitto.  Il lenzuolo intatto. Sapeva ancora di bucato. La sveglia sul comodino esibiva le sue cifre elettroniche con la solita, snervante precisione. S’alzò e stirò le spalle.  Notò una certa rigidità – l’età, pensò.  Poi si diresse in bagno. La doccia fu la prima vera prova. Si spogliò meticolosamente, come tutte le mattine.  Posò gli abiti sulla sedia, piegandoli uno a uno.…

TROPISMI

Lunedì «Mo cosa pensi che è quella roba là?» “Sia. Stupida puttana…” la corresse mentalmente la signora Lori senza perdere il suo sorriso accattivante, tutto…

Danae

Ep. 1 della Serie: Logomitia

Acrisio sedeva al davanzale carpendo dall’esterno immagini e suoni come un rospo gli insetti. Gli annunciarono la nascita della figlia. Da quell’istante la vita calò…

Il caro estinto

Agnese era seduta nel dignitoso tinello di casa e fissava la foto di lui appoggiata sul ripiano della credenza. Era la stessa che era stata…