Ti racconto la bomba atomica

“Forse non lo sai, ma il termine bomba atomica è il nome che diamo alla bomba a fissione nucleare” così si presentò nel silenzio dello scompartimento il vecchio professore.

“Il suo fondamento teorico è il principio di equivalenza massa-energia, espresso dall’equazione E=mc² prevista nella teoria della relatività ristretta” replicai strappando un sorriso al mio interlocutore.

“Tale equivalenza generica suggerisce in linea di principio la possibilità di trasformare direttamente la materia in energia o viceversa” replicò.

“Un ordigno cosi espressione del genio umano, la cui energia è interamente prodotta da una reazione a catena di fissione nucleare” il tono con cui le parole mi uscirono dalla bocca, mi disturbò per il compiacimento che provavo così non potei fare altro che proseguire “Il funzionamento è alquanto affascinante: esso è un processo di divisione del nucleo atomico, che avviene in un elemento pesante detto fissile, in due o più nuclei di massa inferiore, a seguito della collisione con un neutrone libero, poi avviene la rottura del nucleo che produce a sua volta, oltre a elementi più leggeri, anche alcuni ulteriori neutroni liberi, oltre ad una quantità molto significativa di energia, e sé il materiale fissile ha un grado di concentrazione sufficiente, allora ecco che i neutroni liberi prodotti a loro volta sono in grado di colpire nuovi nuclei di elemento fissile, producendo una reazione a catena incontrollata che si propaga per tutta la massa di materiale, così liberando un’immensa quantità di energia in un tempo brevissimo”. 

“Ed ecco che abbiamo la reazione a catena di fissione dei nuclei che avviene in forma incontrollata, rapidissimamente divergente in una massa di materiale fissile, in pratica uranio-235 o plutonio-239, con sufficiente grado di purezza, questo ha la proprietà di poter catturare un neutrone libero che dovesse collidere con esso a velocità sufficientemente bassa”. 

“Poi alla cattura segue immediatamente, il rapidissimo spezzarsi del nucleo in più frammenti, fra i quali anche altri neutroni, anch’essi sufficientemente “lenti” da poter essere catturati da nuclei vicini” disse il professore distogliendo lo sguarda dall’articolo che stava leggendo. 

“Una vera e propria massa metallica composta interamente da atomi, che ha la proprietà di generare al suo interno una reazione nucleare a catena, una ripetizione di eventi in cui lo spezzarsi di un nucleo atomico causato da una collisione con un neutrone libero, che rilascia a sua volta neutroni liberi che producono la scissione di nuclei di atomi vicini, ed è così che i neutroni liberati dal processo, si fissionano liberando ulteriori neutroni e propagando la reazione a catena in tutta la massa di materiale”. “Foggiando in una geometria a basso rapporto superficie/volume una certa quantità di uranio (o plutonio) metallico altamente arricchito, in cui l’isotopo fissile è presente in concentrazione molto più alta di quella naturale, addirittura superiore al 90% del totale, e in quantità tale che l’assemblaggio finale superi la cosiddetta massa critica” Prosegui io.

“Quindi essa dipende dall’elemento scelto, dal grado del suo arricchimento e dalla forma geometrica, la massa stessa impedendo la fuga di neutroni può contribuire a diminuirne il valore assoluto nel rilasciare energia distruttiva?” Domandò Lui.

“Si. l’energia distruttiva rilasciata, consiste semplicemente in energia radiante diretta, cioè calore, un effetto di irraggiamento luminoso prodotto dalla reazione nucleare, la luce viene irradiata dalla ‘sfera di fuoco’ formata da gas ionizzati, che si espande nel punto di esplosione, per un tempo dell’ordine del millisecondo”.

“E dopo cosa succede?” domandò lui mentre guardava fuori dal finestrino il grigio cielo d’Irlanda passarci sopra la testa.

“Poi i gas di esplosione a centinaia di milioni di gradi emettono radiazione luminosa di intensità tale che oggetti distanti anche centinaia di metri che vengono illuminati direttamente raggiungono temperature di migliaia di gradi in millesimi di secondo” Risposi.

“Una notevole porzione di energia si scarica sotto forma di onda d’urto supersonica, il fronte d’onda causato ha una velocità supersonica entro un raggio di poche centinaia di metri, e procede a velocità infra soniche con effetti distruttivi fino a distanze dell’ordine di chilometri. Producendo fronti d’onda d’urto – incluso quello emisferico generato per riflesso dalla superficie del terreno a questo il corpo umano ha una resistenza alta”. “Tutte le parti dell’organismo umano, con l’eccezione della membrana del timpano, sono in grado di resistere bene a sovrappressioni anche a 5-6 volte superiori a queste”. “Tuttavia, anche se il corpo umano è resistente alla pressione in sé, in pratica può essere investito dai detriti ad altissima velocità contenuti nel fronte d’urto o proiettato contro oggetti contundenti”.

“Come fate a sapere tutto questo?”. Disse la signora che fino a quel momento aveva ascoltato la nostra conversazione.

“Studiando gli effetti delle esplosioni sulla gente di Hiroshima e Nagasaki”.

“La quota maggiore di vittime è stata causata proprio dai super incendi che si sono sviluppati nel corso delle decine di minuti successivi all’esplosione”.

“Gli Effetti diretti da irraggiamento termico/luminoso, raggiungendo temperature altissime, che dipendono dalle sue proprietà di riflettere o assorbire la luce. Le temperature raggiunte dalle superfici esposte, possono causare ustioni mortali, e anche distruggere gli organismi”. “Mentre il lampo dell’esplosione, ha una forte componente di alte frequenze, che distrugge la retina causando cecità”.

“Cosi l’onda di sovrapressione che distrugge istantaneamente edifici e manufatti, corrisponde a una immensa proiezione di detriti ad altissime velocità”.

“A Hiroshima, frammenti di vetro proiettati dall’esplosione sono penetrati in muri di cemento anche a distanze di 2.200 metri dall’epicentro dell’esplosione.

Radiazioni ionizzanti ad alte energie, emesse da un’esplosione nucleare sono prevalentemente di tipo gamma, ed hanno alta intensità, ed una durata molto breve”. “Ed ecco le Superincendi o Feuerstürme esse , coinvolgono a loro malgrado le persone presenti nell’area delle macerie, esse sono la causa delle vittime nelle esplosioni di Hiroshima e Nagasaki”. Il fischio del treno in entrata alla stazione sancii la fine del racconto sulla bomba.

Avete messo Mi Piace1 apprezzamentoPubblicato in Narrativa

Discussioni

  1. Deliziosamente spaventoso! Una spiegazione della fisica dell’orrore. Orrore per l’uso che se ne è fatto non per la reazione naturale che resta, comunque, neutra. Il male ce lo mette l’uomo. Bel lavoro! Consiglio non richiesto e già dato: rileggi e lima gli errori. Ciao!