
Tina
Vi voglio raccontare storie ordinarie di donne che camminano sul sentiero della vita barcollando penosamente, nuotano nel mare naufragando, cercano di alzarsi in volo, sfracellandosi al suolo. Donne che hanno sbagliato strada, che non sanno più tornare indietro o non vogliono farlo. Alla ricerca di un uomo che non trovano, che non le sceglie o che semplicemente non c’è. Donne che, tradite o traditrici, dispensano e ricevono dolori, recidono catene o s’incatenano volontariamente. Donne sole ….
Tina.
A volte i miei occhi si riempiono di lacrime, all’improvviso, senza preavviso.
Mi sento sommersa dalla solitudine e faccio il bilancio della mia vita, i miei sbagli, come sono arrivata fin qui.
Quello che ho perso, quello che ho trovato.
Avevo un marito con cui ho condiviso anche l’adolescenza , con tanti difetti ma premuroso, efficiente, affettuoso, generoso, una famiglia felice, due figli adorabili.
Poi ho smesso di desiderarlo, non so perché , non lo volevo più, era un sacrificio stare con lui, mi sembrava di subire le sue voglie , lo facevo solo perché finisse in fretta.
L’assenza di desiderio ha fatto germogliare un desiderio nuovo , per un uomo maturo, in vista , conosciuto al lavoro.
Mi piaceva il suono della sua voce, mi sentivo importante e desiderata, viva , come non ero più da tempo.
All’inizio la passione, regali, attenzioni costanti, premure, una presenza che mi riempiva la vita, ma solo perché ce n’era un’altra ben piena a cui non avevo ancora rinunciato.
Poi la scoperta del tradimento, il dolore di mio marito, la sua debolezza nel sentirsi privato della famiglia e senza avvenire.
Il tentato suicidio, la mia indifferenza , i tentativi di riconciliazione, le illusioni e disillusioni dei figli per il suo andare e venire.
La mia insofferenza alla sua fretta di concludere ,senza lasciarmi il tempo di ritrovare noi due, tra le macerie del mio tradimento.
Lui ha fretta, non vuole, non può aspettare i miei tempi, lui ha un’altra, che gli può dare affetto, lui ha un’altra, non teme più la solitudine.
E io lo lascio andare allora, incosciente forse, un po’ triste perché l’altro in tutta questa storia si è messo da parte, mi ha lasciata da sola ad affrontare tutta la tempesta.
Sola ad affrontare tutto: la separazione, mio marito non più mio ma di un’altra, pronto a rifarsi una vita senza di me, senza di noi, lontano, in un’altra città, un altro mondo.
E ancora sola sempre più sola ,un distacco lento, graduale e infinito, incontri sempre meno frequenti, telefonate sempre più rare.
Vorrei non guardare l’altra con questi occhi, vedere come si sta facendo bella accanto a mio marito, vedere come troneggia al mio posto, in macchina accanto a lui, come ha cambiato la sua vita per lui.
Vorrei non soffrire cosi tanto quando i miei figli se ne vanno via con lui, in un’altra città, un altro mondo, dove io non ci sono, non ci sarò mai, dove loro forse non sentono la mia mancanza . Strappati a me per stare con un padre che li ha abbandonati, che si è rifatto una vita, pensando di poter essere vergine del suo passato, incontaminato, intatto.
Strappati a me per stare qualche giorno con un padre che riesce a vivere anche senza di loro, che ha scelto di vivere anche senza di loro.
Rimango sola in questa enorme casa vuota, in questo letto troppo freddo, nel rimpianto, con la tristezza degli anziani nelle sere di festa.
Io che vecchia non sono ma viva, cosi piena di vita, che una sola non mi bastava, e ho voluto prendermene un’altra per perderle tutte e due.
Ma io riempirò ancora il mio mondo, lo riempirò di amiche, amici, amanti, cene, spettacoli, giochi, feste, viaggi, vacanze, ricostruirò la mia vita pezzo dopo pezzo.
Senza più credere però che un amore mi possa salvare, che un uomo mi possa amare.
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Grazie Sabrina
“Ma io riempirò ancora il mio mondo, lo riempirò di amiche, amici, amanti, cene, spettacoli, giochi, feste, viaggi, vacanze, ricostruirò la mia vita pezzo dopo pezzo.”
Uno dei passaggi che più mi hanno colpito👏🏻
Ciao, Ada. Dall’introduzione si evince che stai preparando dei racconti che hanno lo stesso tema. Nel caso penso che sarebbe più comodo impostarli come serie invece che come racconti singoli.
@biro grazie del consiglio In realtà pensavo di averlo fatto ma forse non ho saputo seguire bene la procedura Purtroppo ho scoperto di essere molto imbranata sulla piattaforma
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