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Io ogni giorno ho più paura, ma più coraggio.
Ho bisogno di avere i miei capelli lunghi, di amare me stessa. È così che ho capito cosa significa amare. Si perché nel sogno tu non c’eri. E tu, tu non sei nessuno in particolare. Tu sei quella persona che amo dopo aver iniziato ad amare me stessa. Perché io non ti amo per come mi ami. Ci sono già io ad amarmi. Io ti amo per come sei. Non mi importa di come ricambi. Puoi continuare ad ignorare la mia esistenza. Perciò ti dedico qualcosa.
A te, che forse un giorno mi capirai.
A te, che non esisti ancora, ma fai già parte della mia vita. Io ho bisogno di te adesso. Eppure so che arriverai quando crederò di non aver più bisogno di te.
Mi chiedo dove tu sia adesso. O meglio, dove vorrei che tu fossi. Qui accanto a me sarebbe un ottimo posto. Già sento il tuo affetto, il calore che si crea quando ti avvicini a me. Già riconosco quella sensazione. Sì quella di quando pensi che il mondo attorno sia scomparso, o che tu abbia finalmente lasciato lo spazio che occupavi. Sei confuso, sei al centro di un sacco di pensieri, la maggior parte contraddittori. In un abbraccio sei in grado di percepire gioia, angoscia, dolore, quiete e poi tempesta, fuoco e gelo al distacco. Tutti questo si incontra e si scontra e forma miscele e nuove molecole. Come gli ingredienti perfetti per una squisita ricetta. Un ottimo gusto, sapori prelibati. Io che ingredienti ho?
Adesso più che mai, ho bisogno di te. So che non puoi raggiungermi ora. Mi chiedo dove diavolo tu sia. Non capisco perché debba aspettare ancora. Vorrei cercarti ma mi sento persa. So cosa provo per te, e tu nemmeno esisti. È come amare un fantasma. Ed io non ho mai creduto nell’amore, tantomeno negli spiriti.
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