
Tuta suadente
Serie: I Dormienti
- Episodio 1: Alejandro
- Episodio 2: Sibili sinistri
- Episodio 3: Demiurgo
- Episodio 4: Vinicius
- Episodio 5: Albert
- Episodio 6: Tuta suadente
- Episodio 7: Primo Creatore
- Episodio 8: Roxanne
- Episodio 9: Rufus
- Episodio 10: Essenza scarlatta
- Episodio 1: Donna Dorniana
- Episodio 2: Katia
STAGIONE 1
STAGIONE 2
Giunti allo spazioporto, la Essex era pronta per la partenza: di colore argento vivo e lunga sessantatré Trap, entrava a pieno titolo tra le dieci più belle e sofisticate navi interplanetarie del pianeta.
Se non vi erano guardie nei dintorni, il merito andava a Demetrius che li aveva allontanati; ma tra non molto sarebbero tornate e Vinicius, presa per mano Maya, la spronò a salire e, una volta a bordo: «Vado in plancia, vieni con me?»
«No. Grazie. Ti rammento che mi hai destata nel cuore della notte e vorrei dormire un pochino. E poi lo sai che quell’essere mi è antipatico e non resisterei tanto a lungo senza prenderlo a calci nel di dietro.»
Entrato in plancia, il volto di Demetrius s’illuminò. Espressione felice che svanì subito dopo con il lasciare posto alla delusione: Maya non era presente. Tuttavia si riprese e con enfasi esagerata: «Usciti dall’esosfera, potrà vederla in tutta la sua magnificenza, signore. Manca poco a… ah eccola, venga a dare un’occhiata e dopo mi dica se non avevo ragione nel dire che era immensa.»
Nell’ammirare, incredulo, la mole esagerata dell’astronave, poiché doveva esserlo, altrimenti non si spiegava come avesse fatto a immettersi un un’orbita stabile al satellite, Vinicius in cuor suo sperava che a qualsiasi razza appartenesse non fosse di quelle ostili.
Di forma triangolare e nera come la notte più buia, incuteva timore reverenziale al solo guardarla. Inoltre, se si aggiungeva che non emetteva alcun segnale luminoso, il mistero si infittiva. Tuttavia si trovavano distanti per averne la certezza e Vinicius continuò a tenere gli occhi puntati su quell’ammasso galleggiante nel vuoto cosmico siderale.
Nel frattempo, Demetrius aveva portato la Essex di fianco all’astronave e percorreva a velocità sostenuta una delle sue immense e infinite fiancate. Cercava un punto di ancoraggio o una qualche sorta di portellone d’entrata e nel contempo analizzava la struttura molecolare che la componeva per capire di cosa fosse fatta. Circumnavigò il monolito per intero, ma durante il passaggio ravvicinato non rivelò alcuna increspatura o apertura che lasciasse pensare ci fosse una qualche sorta di passaggio d’entrata. Non solo, gli strumenti non rilevarono alcuna presenza vitale a bordo e infine, la stranezza che lo lasciò a bocca aperta, gli elementi che tenevano insieme quella cosa mastodontica non risultavano nelle banche dati della Essex. Circostanza che portò Vinicius a chiedersi da quale Universo provenisse e, per averne un’idea, interpellò il pilota: «Apra un canale di comunicazione, voglio sapere se davvero a bordo non c’è nessuno… Deve pur esserci qualcuno se l’astronave si trova in un’orbita sincrona ad Atares.»
Vinicius attendeva fiducioso che dall’altra parte inviassero una qualche sorta di segnale. Però non ottennero risposta e dovette arrendersi all’evidenza: non c’era nessuno a bordo o forse gli occupanti non desideravano entrare in contatto con loro, rifletté dubbioso.
«E se sparassimo una bordata su quella cosa, signore?»
«Cosa le passa per la testa… è impazzito? Rifletta prima di dire scempiaggini. Non le è passato per l’anticamera del cervello che forse non vogliono entrare in contatto con noi ed è per questo che non rispondono alle nostre chiamate?»
«Le ho mai detto che lei è la persona più lungimirante che io abbia mai conosciuto, signore.»
Non diede peso alle lusinghe affettate, aveva altro da fare. Prima di rientrare ad Allibis, voleva che Maya vedesse quel monolito. E stava per andare a svegliarla di nuovo, quando un fascio di luce intensa si materializzò sulla plancia di comando e fu costretto ad arretrare di qualche passo.
Stessa precazione adottò Demetrius, ma con una pistola disgregatrice stretta nella mano sinistra pronto a fare fuoco.
«Non faccia nulla di avventato. Non credo che quella luce voglia farci del male, Demetrius. Ha più l’aria di essere una sorta di qualche portale. Insomma, ci invitano a salire bordo, almeno credo. Perciò ora mi ascolti con attenzione, intanto che io vado a chiamare Maya, lei non si muova e non faccia nulla di cui poi ci si debba pentire… pertanto non spari, salvo non esca fuori qualcuno armato che l’assale. Questo è un ordine. Ha compreso?»
Demetrius sbiancò in volto e non perché temeva che Vinicius si facesse del male, anzi, se fosse schiattato si sarebbe messo a saltare di gioia. In realtà temeva per la sorte di Maya. E stava per dire la sua al riguardo, che lei fece il suo ingresso in plancia e lui rimase senza parole.
Maya si era presentata con indosso una tuta così attillata che sembrava essere nuda e Vinicius al vederla non poté fare a meno di voltarsi verso Demetrius con uno sguardo intimidatorio.
Il messaggio arrivò forte e chiaro, Demetrius si voltò dall’altra parte, anche se non avrebbe voluto, per poi esternare i suoi timori al riguardo: «Scusi, signore, io userei estrema cautela con quel portale. Potrebbe essere pericoloso attraversarlo e ancor più se ha intenzione di portare con sé la signora Maya. Sarebbe più indicato se lei restasse… Non pensa anche lei che questa sia una scelta saggia, signore?»
«Adesso devo fare un salto in cabina e al mio ritorno la renderò partecipe del mio pensiero al riguardo.» E avvicinatosi a Maya: «Scusa… mi scappa. Tu intanto cerca di sopportarlo ancora un pochino, ti prometto che risolta questa faccenda gli darò una lezione che non dimenticherà per un bel pezzo.»
Tornato, Vinicius andò dritto al punto: «Grazie per le sue premure, Demetrius, però la mia compagna va dove vado io. Piuttosto ascolti, se non dovessimo tornare entro un ciclo di Antares, non apra il fuoco, siamo intesi? Rientri e metta a conoscenza il Generale Artemius dell’accaduto, penserà lui a tirarci fuori dai guai.»
Presa per mano la sua amata, insieme attraversarono la luce e subito dopo si ritrovarono catapultati in un ambiente la cui pareti non vedevano. Ma ciò che lasciò Maya e Vinicius senza parole si trovava al centro di quell’immensità senza confini: un cilindro grande quanto una montagna da cui emanava una luce verde chiaro.
Per sbollire la rabbia, Demetrius aveva preso a girare intorno alla plancia di comando e con un solo pensiero nella sua testa: eliminare Vinicius e avere tutta per sé la bellissima Maya.
Serie: I Dormienti
- Episodio 1: Alejandro
- Episodio 2: Sibili sinistri
- Episodio 3: Demiurgo
- Episodio 4: Vinicius
- Episodio 5: Albert
- Episodio 6: Tuta suadente
- Episodio 7: Primo Creatore
- Episodio 8: Roxanne
- Episodio 9: Rufus
- Episodio 10: Essenza scarlatta
L’astronave appare immensa e inespugnabile; un portale misterioso si è aperto, ma resta il dubbio su dove veramente porti; la diatriba fra i due per contendersi la bella Maya si fa veramente interessante. Direi che gli elementi sono davvero tanti a rendere piacevole la lettura di questa storia. Continuo ad apprezzare il suo lato misterioso, ma anche e soprattutto quello umano. Pare che passano i decenni, ma noi non cambiamo mai 🙂
No. Non cambieremo mai. D’altronde siamo Umani. 🙂
Un altro episodio ricco di colpi di scena. Mi sembra di capire che stiamo entrando nel vivo dell’avventura. Finalmente siamo dentro la Eternity…
Sì. Sono dentro, speriamo bene. 🙂
Se il compito dei dormienti è quello di non far estinguere il proprio genere, trovo molto sensato che una delle prime visite alla misteriosa astronave sia fatta da un uomo e una donna. Le dinamiche umane tra l’equipaggio rendono poi il tutto naturale e familiare. Bravo, Silvio.🙂
Grazie. Non mi esprimo in merito alle tue congetture in quanto potrei sviarti e infine toglierti il gusto di scoprirlo pian piano… Anche perché questa non è che la punta dell’iceberg. 🙂
Per chi lo ha letto questo è il capitolo sei alla serie I Dormienti. Purtroppo il sistema non mi ha dato modo di farlo, lo ha riconosciuto solo come pubblicazione a sé. 🙂
Non preoccuparti, io vedo questo episodio come il sesto de “I dormienti” e non come un racconto a sé.🙂
Sì, perché la redazione ha provveduto a correggere il problema. 🙂