Un giorno speciale

Serie: Le mille vite di Mary


NELLA PUNTATA PRECEDENTE: Mary Roncà è una studentessa di psicologia che sta per laurearsi, ma l'ultimo esame va male e lei deve rimandare la laurea. Sentendo il peso di quel fallimento inizia a riflettere sulla sua vita, a quando restò incinta a sedici anni e a tutte le volte in cui non era riuscita a fare la cosa giusta.

Era passato un anno da quel giorno, quello in cui mi ero sentita la persona più perdente e fallita del mondo, ma ne erano cambiate di cose da allora. Finalmente, dopo vari tentativi, ero riuscita a superare quell’ultimo esame e in quella fredda giornata di novembre, il professor Berti stava per pronunciare quella frase che tanto avevo sognato in quegli anni: Mary Roncà la nomino dottoressa in psicologia.

Indossavo un completo giacca e pantalone bianco con tanti piccoli fiori neri che ne ornavano le maniche e il risvolto dei pantaloni, i miei capelli biondi mi cadevano sulle spalle in morbide onde e i miei occhi verdi erano luminosi.

Mia madre indossava un vestito di velluto rosso che contrastava con il mogano scuro dei suoi capelli, la sua mano era ancorata a quella della mia piccola Mia che, con i suoi occhietti vispi e le fossette sulle guance, mi ricordava ogni giorno di più suo padre.

La laurea fu troppo breve per i miei gusti, avevo  letteralmente schiumato sangue per anni per arrivare a vivere quel giorno, ma tutto finì in meno di due ore.

All’uscita mia madre mi prese in disparte, la sua espressione era la stessa che mi aveva stranita nei giorni prima della laurea, totalmente ermetica, come se non volesse mostrare alcuna emozione.

-Mary senti devo dirti una cosa-

-Dimmi-

-Tuo padre è qui e non è da solo-

-Cosa?- La mia voce uscì in un urlo rabbioso, ma nonostante il tono irato, non era minimamente vicina a rappresentare il sentimento che mi morse le interiora in quel momento. 

Mio padre, l‘uomo che mi abbandonò nel momento del bisogno, era qui; ma non era così che andava il mondo, uno non può abbandonare una figlia al proprio destino e tornare nel giorno in cui trionfa. Avevo amato molto mio padre da piccola, era stato per anni il mio eroe, poi però ero tornata incinta dall’America ed ero rimasta scioccata per la sua reazione. Mi aspettavo urla, delusione, rimproveri; ma mai che mi cacciasse di casa. Aveva preparato tutto. Contattò un’associazione che si occupava di giovani madri sole al mondo e mi minacciò, avrebbe contattato Adam se non avessi detto loro che non volevo più  stare in casa. Lui sapeva che essendo minorenne era impossibile cacciarmi, ma se fossi stata io a chiedere un posto in quella comunità le cose sarebbero state diverse. Con il senno di poi posso affermare con assoluta certezza che il giorno della mia laurea non sarebbe mai arrivato e il destino mio e di Mia sarebbe stato diverso se mia madre non si fossa opposta. Lei decise di restarmi accanto, disse a mio padre che noi due ce ne saremmo andate , che comunque il suo proposito di non vedermi più l’avrebbe raggiunto lo stesso e lui ci lasciò andare senza voltarsi indietro. Mia madre aveva nutrito me e Mia, aveva pagato a me  l’università e danza a mia figlia, ci aveva dato una serenità e un futuro.

-Da quanto tempo lo sai?-

-Un paio di settimane, non te l’ho detto perché stavi preparando la tesi e non volevo distrarti, ti prego cerca di capirmi, a volte è difficile gestire tutto-

Gli occhi di mia madre si colmarono di lacrime e la mia rabbia si sgonfiò come un palloncino. Non potevo avercela con lei dopo tutto quello che aveva fatto per me e mia figlia, sapevo quanto mia madre amava  mio padre e il sacrificio che aveva fatto nel lasciarlo per starmi accanto, sapevo che lei aveva tirato fuori una forza sovrumana per anni e che aveva avuto il peso di una famiglia sulle spalle da sola.

-Ti capisco mamma, anzi scusami per averti urlato…. è che per me è difficile quando c’è lui in mezzo-

-Lo so, ma non è solo tuo padre il problema- a quel punto le lacrime, che aveva così faticosamente trattenuto, strariparono dai suoi occhi e inondarono le sue guance.

-Qual’è il problema allora- chiesi con un filo di voce e con il cuore in gola.

-Tuo padre è andato in America ed è tornato qui con Adam-

Quelle parole rimbombarono nella mia testa come un eco nelle gole di una montagna, tante piccole macchie scure apparvero davanti ai miei occhi e si allargarono pian piano finché tutto intorno a me fu buio e mentre perdevo i sensi non potei fare a meno di pensare a quanto fosse imprevedibile e bastarda la vita; quello doveva essere un giorno speciale, un nuovo inizio, ma nel tempo di un battito di ciglia si era trasformato, probabilmente, nella fine di tutto.


Serie: Le mille vite di Mary


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Discussioni

  1. Le sorprese e i colpi inaspettati che la vita ci riserva, di tanto in tanto, ci colgono impreparati. Nel migliore dei casi ci rallegrano, in altri ci feriscono e ci costringono a cambiamenti repentini che diventano spesso nuove opportunita` di crescita.E cosi` anche la madre di Mia va avanti, nel suo percorso di studi e di vita personale.
    Il giorno del tanto sospirato traguardo di laurea e` un momento importante, ma al tempo stesso deludente per molti studenti. Se ci ripenso, anche oggi, il ricordo di quel giorno particolare, suscita ancora, in me, un po’ di amarezza.
    Posso capire, quindi, lo stato d’ animo della ragazza. Comunque sia e` una risorsa e un grosso passo avanti.
    Lo studio e` un’ arma pacifica preziosa, anche senza il meritato riconoscimento da parte di una comissione accademica.
    La ricomparsa di un padre poco comprensivo e` forse un’ arma a doppio taglio: puo` essere poco gradita ma in fondo, quale figlia e` disposta a rinunciare del tutto e per sempre a suo padre?
    Cioa Lola, a presto.

    passo avanti.

    1. Grazie mille per aver letto ❣️
      Le riflessioni sulla laurea sono un’esternazione delle mie paure, perché sto davvero “sudando sette camicie” per fare gli ultimi esami e scrivere la tesi e il pensiero che durerà solo una decina di minuti, dopo tutto questo lavoro mi rattrista un pochino.

  2. Ciao Lola, felice di fare la tua conoscenza. Sarò un’inguaribile romantica, ma spero che questa storia possa portare nella vita della protagonista serenità e amore. Certo, le premesse non sono favorevoli e aver nascosto la gravidanza al padre della piccola non aiuta: tuttavia, sono fiduciosa 😀

  3. Cara Lola, innanzitutto benvenuta ! Ho letto con piacere i tuoi due primi episodi, e noto che lo stile del secondo è migliorato rispetto al primo: più fluido, meno inciampi di lettura. Se posso permettermi, proverei a fluidificare ancora di più lo stile, diminuendo aggettivi ed avverbi, ma è una questione di gusti personali. Continua a pubblicare, sono curiosa di leggere la continuazione.