
Una famiglia unita
Serie: Destino e Coincidenza
- Episodio 1: Una famiglia unita
STAGIONE 1
Vuoto, il mio caro “nonno”, si annoiava quando all’origine dell’universo c’era solo lui. Passava il tempo a rigirarsi la barba, farsi treccine ai capelli grigi, saltellare di qui e di là per perdere i chili di troppo fin che ancora le caviglie lo reggevano. Per avere un po’ di compagnia decise di generare altre entità come lui, egualmente potenti ma con caratteristiche diverse. Nacquero così Caos, Cosmo e la gemella diversa Tempo. Vorrei raccontare che i tre fratellini si divertivano a giocare fra di loro, ma sarebbe una grandissima bugia, anche perché loro erano nati già adulti, ma con la testa di chi il mondo non sa ancora come funzioni.
Cosmo e Caos, l’uno l’opposto dell’altro, si divertivano a farsi scherzi, si tiravano i capelli, si spintonavano, finivano sempre a picchiarsi. Tempo invece, era l’unica con un po’ di sale in zucca e passava le sue giornate a chiacchierare con Vuoto, l’unica cosa che gli si poteva rimproverare era lo stile nel vestire, quella logora veste marrone non faceva risaltare per nulla i suoi bellissimi occhi verdi, ma che ci si può fare? Nulla, nessuno può obbligarti a cambiare abito quando sei la cocca di papà. Cosmo, per guadagnare punti sulla questione “figlio preferito”, si divertì a mescolare gli elementi e costruì con quattro manciate di terra e due secchi di acqua, in un mezzo pomeriggio d’estate dentro la sua cameretta, un’opera di cui andare fieri: il pianeta Terra. Giusto per dare fastidio al gemello, Caos, mescolò un paio di altri ingredienti e lasciò a proliferare sull’opera appena completata degli insettucoli chiamati umani. Insopportabili per il loro modo di pensare di essere al centro di tutto, ma persone simpatiche in fin dei conti, anche se mi ho impiegato millenni a rivalutarli io stessa.
Beh, in ogni caso, la vita continuava, e nell’arco di qualche era universale anche ai più giovani venne voglia di costruirsi una famiglia allargata. Tempo generò Destino, l’incarnazione del detto “Tale madre, tale figlio”, un tipino tutto dritto che non rispondeva neanche ai peggiori insulti e mentre giocava evitava di sporcarsi i vestiti. Cosmo diede origine a Miracolo, sempre sorridente e con la musica in testa. Caos, per non essere da meno dei fratelli, ebbe l’idea di fare anche lui il genitore. Non una grande idea, vista la sua completa impreparazione. Diede vita quindi a me. Mi presento, sono Coincidenza.
Sarebbe bellissimo narrarvi la storia di un’infanzia vissuta a correre per i campi e raccogliere i fiori, ma mi è stato insegnato che non si devono dire le bugie, quindi, vi spiegherò invece di come l’idillio familiare sia andato completamente distrutto prima ancora che io potessi imparare a dire papà.
A causa di una piccola scaramuccia, se così la possiamo definire, fra i gemelli Caos e Cosmo, una minuscola pietra era finita contro il pianeta Terra ed aveva avuto effetti devastanti. Le fiamme avevano avvolto le pianure e la potenza dell’impatto aveva distrutto ogni segno di vita. Chissà con quale strana magia, quegli scarafaggi troppo resistenti degli esseri umani erano riusciti a mettersi al sicuro, ma i poveri dinosauri, vero prodigio del creatore Cosmo, erano stati completamente annientati. I litigi in casa erano continui e sempre più violenti. Miracolo ne ebbe abbastanza e decise di andarsene ad abitare fuori. Lasciò un piccolo bigliettino sul suo cuscino in cui spiegava che stava andando a conoscere gli umani e che non voleva essere disturbato. Neanche questo avvenimento fece in un qualche modo rinsavire i fratelli, ma anzi, venne buttata altra benzina sul fuoco, visto che, a quel punto, ognuno accusava l’altro di aver fatto scappare un membro della famiglia. La pace tornò a regnare solo una mattina quando ci rendemmo conto che Caos se n’era andato. Non aveva lasciato biglietti, e non aveva detto nulla con nessuno, nemmeno con la sottoscritta. Aveva semplicemente preso la porta e chiuso dietro di sé l’uscita senza neanche voltarsi.
Vorrei dire ora che con la fuoriuscita di scena di Caos si poteva sperare di vivere una vita tranquilla, ma anche qui vorrebbe dire semplificare troppo le cose. In casa regnava la pace, è vero e non lo si può negare, ma quegli sguardi che mi venivano rivolti dagli altri, quegli occhi puntati addosso che mi seguivano ovunque andassi, mi facevano sentire isolata, distante da loro. La pressione cresceva sulle mie spalle senza che io ne capissi davvero il motivo, a posteri posso dire che tutti mi tenevano così d’occhio solo perché pensavano che io fossi come mio padre: una testa calda. Devo ammettere che avevano ragione, io non ero certo la persona in grado di avere tanta calma in corpo da mettersi a discutere le cose tavolino, molto meglio agire e tagliare la testa al toro, come usano dire gli umani.
Così pensando, feci l’unica cosa sensata che mi venne in mente, chiusi le valigie, preparai un bigliettino dove spiegavo perché me ne stavo andando, perché in fondo non volevo sembrare proprio identica a mio padre, e presi la porta diretta verso una grande nuova avventura sul pianeta Terra.
Serie: Destino e Coincidenza
- Episodio 1: Una famiglia unita
Era da tempo che non leggevo un testo in grado di sorprendermi e divertirmi come questo. Attendo anch’io, con vero ardore, il seguito.
Grazie! Sono molto felice che ti sia piaciuta questa introduzione alla storia, cercherò di pubblicare il resto il prima possibile 😀
Grandioso! Ho adorato questo inizio ironico e dissacrante di mitologia. Attenderò con piacere il seguito.
Grazie del supporto, spero di riuscire a mantenere un tono di narrazione così divertente anche per il resto dei capitoli 😁
Epico questo librick!
Grazie! Sono molto felice che ti sia piaciuto 😊