
Uno sguardo sulla Valle
Serie: I cani della Valle del Pastore
- Episodio 1: Una 500 su per la via
- Episodio 2: Chiamati per nome
- Episodio 3: Siamo a casa
- Episodio 4: Fratelli maggiori
- Episodio 5: Uno sguardo sulla Valle
- Episodio 6: Il gregge
- Episodio 7: Un ululato lontano
STAGIONE 1
Tutti i cani erano ancora radunati nel fienile quando udirono la voce del Pastore che li chiamava. Corsero tutti fuori e lo seguirono superando la casa, fino ad un grande albero e poi giù per le scale di pietra che scendevano il lato ovest della collina a strapiombo sui prati. Samuele e Manuele rimasero invece con Gioele accanto al grande albero. Da quella posizione Gioele mostrò loro tutta la Valle. La strada dalla casa del Pastore scendeva a sud fino alla pianura, inoltrandosi tra i fitti alberi che crescevano tra i monti. A nord, dalla vetta più alta un rapido torrente portava a valle le acque fredde del ghiacciaio, tramutandosi rapidamente in uno stretto fiume d’argento che alimentava un laghetto a nord-est prima di attraversare i prati. Campi di fiori e farfalle si stendevano attorno alle sue acque, macchiati qua e là da fitti boschetti di alberi alti e verdi.
«E davanti a noi cosa c’è?» chiese Samuele.
«Quello è il pascolo. Esso parte dal laghetto lì a nord e comprende tutti i prati fino alla strada che scende verso sud, da dove siete venuti con il signor Grassetti.»
«Anche tu sei venuto qui con il signor Grassetti?» chiese Manuele.
«Certo. Non ricordo molto, però. Ero ancora un cucciolo molto piccolo, ma non ho dimenticato tutte le pene che ho dato a quel poveretto. Continuavo a saltare da tutte le parti e lui dovette fermarsi due volte perché caddi fuori dal finestrino.»
«Perché lo facevi?» chiese Manuele.
Gioele lo guardò con i suoi gioiosi occhi azzurri. «Non vedevo l’ora di vedere la Valle, mi immaginavo già di correre sui prati. Avevo una voglia matta di vedere il Pastore e di diventare uno dei suoi cani.»
«Diventeremo anche noi cani pastore?» chiese Manuele.
«Certo che lo diventerete» disse Gioele iniziando a saltellare di qua e di là. «Vedrete che bello che sarà: il gregge, i prati, le corse nel vento, i giochi con il Pastore». Parlava di queste cose ridendo e trotterellando. Manuele e Samuele si misero a seguirlo saltellando e abbaiando felici. Era come se la sua allegria contagiasse anche loro.
«Guardate lì» disse Gioele fermandosi e puntando il muso verso ovest mentre in lontananza il grande gregge di pecore si muoveva lento sull’erba. «Eccolo lì il gregge del Pastore. Centinaia e centinaia di pecore di cui il Pastore si prende cura ogni giorno.»
«Che cosa fa tutto il giorno con le pecore?» chiese Manuele.
«Oh beh, le sposta nei vari campi perché mangino sempre l’erba più buona. Poi controlla le madri che aspettano un agnellino, cura coloro che sono malate, trova i piccoli che si perdono, fa un sacco di cose. Il gregge sarebbe perso senza il Pastore.»
«E voi allora cosa fate?» chiese ancora Manuele.
«Lo aiutiamo, per quanto possiamo» rispose semplicemente Gioele.
Manuele posò il suo sguardo sul Pastore alto e lontano in mezzo al gregge e lo vide saldo e immobile tra le sue pecore come un giovane albero sotto la luce del sole. Samuele invece spinse il suo sguardo lontano a ovest, oltre il gregge e notò per la prima volta una grande foresta alle pendici del monte. Era diversa dai boschetti che aveva visto a est, e non assomigliava nemmeno al bosco da cui passava la strada che avevano percorso per arrivare nella Valle. Gli alberi sembravano grigi, fitti e con rami contorti che si stendevano minacciosi ai margini del pascolo. A Samuele parve che essi stonassero con la vita e il verde della Valle e ne fu turbato.
«Cosa c’è lì?» Chiese senza distogliere gli occhi da quegli alberi.
Gioele seguì il suo sguardo e rimase un attimo silenzioso. «Quello è il Bosco Grigio» disse lentamente e pesando le parole. «È un luogo pericoloso per due cuccioli. Non dovete mai andarci, non è il caso che vi mettiate nei guai appena arrivati.»
«Perché? Cosa c’è in quel bosco?» Chiese curioso Samuele.
«Ci sono i lupi. Loro non amano le creature della Valle, soprattutto coloro che vivono con il Pastore. Restate lontano da quegli alberi» disse infine Gioele facendo capire che non avrebbe risposto ad altre domande su quell’argomento.
I due cuccioli non osarono chiedere altro, ma i loro piccoli occhi rimasero fissi su quelle tetre fronde, attratti dal mistero che quel bosco sembrava celare.
Serie: I cani della Valle del Pastore
- Episodio 1: Una 500 su per la via
- Episodio 2: Chiamati per nome
- Episodio 3: Siamo a casa
- Episodio 4: Fratelli maggiori
- Episodio 5: Uno sguardo sulla Valle
- Episodio 6: Il gregge
- Episodio 7: Un ululato lontano
Mi piace questo percorso sicuramente pensato e voluto. Prima i nomi che rivelano molto di ogni personaggio della storia e ora gesti e pensieri che li caratterizzano. Così, pian piano anche noi cominciamo a conoscerli.
Grazie Cristiana.
Interessante questo episodio. I cuccioli crescono e iniziano a fare le loro prime esperienze. Quel bosco proibito, che li attira tanto, sarà forse una prova? Mi hai ricordato il momento in cui tutti siamo tentati di disobbedire. Sono curiosa di sapere come andrà.
Ciao Irene e grazie per l’attenzione che dedichi a questa storia. Essendo una fiaba vorrei che fosse gentile e piena d’incanto. Ma in tutte le fiabe c’è qualcosa che irrompe nella vita dei protagonisti. Qualcosa di ben più pericoloso di una prova. Una minaccia davanti alla quale bisognerà fare una scelta. E non dico altro. Grazie ancora.