Uno strano carico

Serie: Radio Alto Volo


ATTENZIONE: questa storia รจ ambientata nello stesso universo de โ€œDopo la catastrofeโ€.

Reginald afferrรฒ di scatto la semi-automatica che teneva in tasca, una pesante e potente 1911, prese la via delle scale senza lasciare il tempo agli altri di ragionare sul da farsi.
โ€œDove cazzo vai da solo?โ€ domandรฒ sussurrando Charles che gli si era affiancato, ora che gli occhi si erano abituati alla carenza di luce si trovavano in unโ€™oscura penombra, fosca come i loro pensieri.
โ€œSe vuoi venire a farti ammazzare, lieto di ospitarti, forza andiamo di sopra. Voi controllate il motore.โ€
Un passo alla volta, con le orecchie pronte a captare il minimo segno di presenza umana, o non morta, i due salirono fino alla ringhiera che divideva le scale dal resto dellโ€™ambiente superiore; entrambi si accovacciarono con la pistola in pugno e si divisero per lato, in modo da tenere sottโ€™occhio piรน aree contemporaneamente. Lโ€™imbarcazione era talmente piccola e priva di ostacoli che non ci voleva molto per rendersi conto che sopra non cโ€™era nessuno, almeno che si potesse notare a colpo dโ€™occhio, restava solo un possibile nascondiglio: la cabina del timone. Senza dire nulla Reginald fece segno allโ€™altro di muoversi verso il lato opposto dellโ€™ingresso mentre lui, mantenendo una posizione prona, per offrire meno bersaglio possibile ad un potenziale tiratore, si stava dirigendo proprio verso lโ€™entrata che era rimasta aperta. La testa del soldato lavorava alacremente cercando di ricordare se lโ€™avessero dimenticata loro in quello stato oppure un possibile โ€œospiteโ€ indesiderato, purtroppo la tensione era troppo alta per riuscire a ragionare su unโ€™azione vaga come quella. Una volta affiancatosi allโ€™ingresso sbirciรฒ dentro e, con suo sommo stupore, non trovรฒ nessuno con il mitra spianato pronto a fare fuoco, qualche istante dopo il suo collega fece capolino e ricevette lโ€™informazione.
โ€œMerda. Deve essere un guasto al motore, allora.โ€
โ€œO forse abbiamo terminato la nafta e non ce ne siamo nemmeno resi conto.โ€

Marco e Malcom procedevano con lโ€™arma in pugno, in posizione prona come da manuale, verso la porta chiusa della sala motore, non che sospettassero la presenza di qualcuno ma era sempre meglio prestare attenzione che finire al cimitero prematuramente. Una volta giunti allโ€™entrata il primo piazzรฒ la mano sopra la maniglia in attesa del segnale dellโ€™altro, quando furono pronti fecero il loro ingresso in rapiditร  e, come era lecito attendersi, allโ€™interno del locale non trovarono nessuno ad accoglierli se non un caldo asfissiante dovuto al lavoro della macchina.
โ€œCerchiamo di capire perchรฉ questa merda ha smesso di funzionare.โ€
โ€œForse perchรฉ puntiamo troppo al risparmio, chissร  da quanto tempo qualcuno non ci mette le mani per controllare che tutto vada per il meglio, Cristo Santoโ€ disse Marco avvicinandosi al grande motore.
โ€œManca la nafta, ci siamo scordati di rabboccarla ieri, lโ€™avevo anche segnato sul diario di bordo, maledetti idioti.โ€
Lโ€™altro stava per ribattere che non poteva mica fare tutto lui quando un paio di colpi, come provenienti da dietro un muro, bloccarono le sue rimostranze.
โ€œDa dove?โ€ domandรฒ Malcom alzando nuovamente la pistola, pronto a far fuoco.
โ€œDal magazzino, apri quella maledettissima porta ed io ammazzo chiunque si sia nascosto lรฌ dentroโ€ sussurrรฒ lโ€™addetto alla radio che giร  puntava contro la porta di legno mezzo marcio.
โ€œTre, due, uno.โ€

โ€œScendiamo ad aiutare gli altri, le maledette torce elettriche sono rimaste di sotto, stiamo proprio perdendo colpi, rinchiusi in questa merda di barca in attesa di Dio solo sa cosaโ€ disse Reginald.
โ€œAh, pensavi che saremmo saliti con una bella luce a segnalare dove sparare ai nostri potenziali assalitori? Credo proprio che tu sia fuori di testa, amico mio; vediamo di far ripartire quel motore del cazzo, questo posto mi da i brividi.โ€
I due imboccarono i gradini stando attenti a non mettere il piede in fallo e, quando arrivarono giรน, sentirono un parlottare confuso provenire dalla sala motore, non appena fecero il loro ingresso nel locale videro gli altri due soldati intenti a parlottare, la porta del magazzino รจ socchiusa.
โ€œChe diavolo sta succedendo qui sotto?โ€ chiese Charles allarmato da quella situazione.
โ€œAbbiamo aperto il baule che stavamo trasportandoโ€ rispose Marco con la paura che si leggeva chiaramente negli occhi e sul volto tirato.
โ€œMerda, ci era stato ordinato con una certa chiarezza di lasciarlo chiuso, qualsiasi cosa fosse accaduto, che diavolo vi salta in mente?โ€
โ€œVai a controllare con i tuoi stessi occhi che diavolo ci stiamo portando dietro e poi voglio proprio vedere che cosa ne penserai di tutta questa maledettissima storia.โ€

Nel baule, rinforzato da giunture di ferro, si trovava una donna, una giovane ragazza dai capelli corvini e lo sguardo impaurito, come se dovesse essere uccisa da un momento allโ€™altro. Era vestita di una gonna logora color panno, un maglione strappato in piรน punti e, se si osservava bene, alcune parti del cranio sembravano lesionate e mancavano i capelli, forse era stata vittima di una violenta colluttazione. Quando Reginald e Charles la videro richiusero in fretta e furia il baule senza darle il tempo di proferire parola e tornarono indietro con il cuore che batteva forte.

โ€œChe cosa ne pensate adesso, eh?โ€ urlรฒ Marco mentre si teneva la testa tra i capelli.
โ€œMaledizione, maledizione! Che razza di compito ci hanno assegnato quelli del comando? Trasportare una ragazza come si fa con una merce qualsiasi, lโ€™avete visto o no in che stato รจ ridotta? Dio mio, รจ disumano, tutto questo รจ semplicemente disumano!โ€ disse Reginald battendo la mano sul muro, che rimbombava violentemente.
Lโ€™unico che non emetteva un singolo suono era Charles, intento a camminare avanti ed indietro con aria pensierosa, preoccupato ma non inorridito, quasi avesse colto qualcosa che agli altri era del tutto sfuggito.
โ€œChe cazzo stai facendo, Carl?โ€ disse lโ€™italo-americano con voce acuta che trasmetteva tutto il suo nervosismo.
โ€œVi sta sfuggendo un particolare, ragazzi.โ€
โ€œQuale particolare, di che cazzo parli? Stiamo trasportando una ragazza come il prigioniero peggiore che esista e tu dici che ci sfugge qualcosa? Sei pazzo?โ€
โ€œSiamo in viaggio da quasi due settimane, dovrebbe essere morta da un pezzo senza mangiare e bere, eppure รจ ancora lรฌ, viva e vegeta, almeno allโ€™apparenza.โ€
โ€œChe diavolo stai cercando di dire?โ€ domandรฒ Malcolm osservando la porta del magazzino.
โ€œChe quella non รจ una donna, almeno non piรน. Lรฌ dentro cโ€™รจ rinchiuso un fottutissimo non morto, forse uno particolare che potranno studiare al quartier generale a Parigi ma, statene certi, si tratta di qualcosa di pericoloso.โ€
Gli altri tre soldati lo osservarono con aria stupita ma, quasi con piรน terrore che stupore negli occhi, lentamente annuirono tutti mentre Reginald si avvicinava alla porta del magazzino e la chiudeva a chiave.
โ€œCristo santissimo, ed ora?โ€
โ€œOra ci muoveremo in avanti come abbiamo fatto fino ad ora, dobbiamo portare a termine la missione che ci รจ stata assegnata, staremo piรน attenti, visto che conosciamo lโ€™entitร  della minaccia.โ€ Il silenzio calรฒ nella sala, nessuno voleva piรน parlare, i sentimenti erano contrastanti ma, per lo piรน, andavano a chi aveva assegnato loro quellโ€™incarico senza metterli in guardia sul pericolo che avrebbero corso accettando quella missione.

Serie: Radio Alto Volo


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Discussioni

  1. Ciao Alessandro, e chi lo avrebbe mai detto! Non mi sarei mai aspettato una svolta del genere, che si tratti del risultato di chissร  quale esperimento nazista? Comunque sia, grande bella idea, uno scenario adrenalinico, pieno di mistero e fascino avente come sfondo un’importante evento storico, e come contorno un elemento di pura fantasia horror! I prossimi episodi si preannunciano imperdibili!

  2. Da brividi. Descrizioni minuziose, calibrare come un’arma da fuoco. La trama รจ avvincente, tieni le onde e il timone, creando suspance e voglia di continuare a leggere.