Vangelo dal nostro secolo – Amen

Capitolo 1: L’illuminazione. Ma anche no.

E fu sera e fu mattina: il settimo giorno Dio si riposò. L’ottavo… aprì Facebook.
E lì, tra gattini con le scritte in Comic Sans e mamme che vendono pannolini usati a 0,50€ “ma solo se li vieni a prendere a Treviso”, scorse un’immagine. Era la SUA immagine. Ma non quella serena, con lo sguardo da “beati i puri di cuore”. No. Questa era diversa.
Questa… aveva gli occhi sgranati come uno che ha appena visto il proprio conto in banca dopo le bollette.
Gesù, figlio dell’uomo, Redentore del mondo… palesemente scioccato.
Come se qualcuno, da qualche parte, avesse appena messo l’ananas sulla pizza… con sopra la maionese.
Capitolo 2: L’occhio del giudizio universale
Gli esperti dicono che uno sguardo può valere più di mille parole. Questo vale più di mille schiaffi dati da una nonna calabrese dopo aver scoperto che hai rifiutato il terzo piatto di pasta.
I suoi occhi sembrano dire:
“Hai appena invocato il mio nome… per trovare parcheggio?”
“Hai davvero detto che l’oroscopo è scienza?”
“Stai ancora tornando con il tuo ex? TERZA VOLTA?”
Nel frattempo, dietro di lui, gli angeli stanno probabilmente nascondendo le ali per non essere associati a ‘sta faccia. E lo Spirito Santo si è messo in modalità aereo.
Capitolo 3: Le ipotesi
La teologia si divide in due scuole: quelli che pensano che Gesù stia fissando l’umanità, e quelli che sono convinti stia fissando una notifica di gruppo WhatsApp con 342 messaggi non letti, tutti da parte delle mamme della scuola.
Altri studiosi propongono teorie più fantasiose:
– Ha visto una influencer dire che “l’acqua alcalina elimina i peccati”.
– Sta guardando un tutorial su come essere genitore senza urlare: “E IO CHI SONO, LA SERVA??”
– Qualcuno gli ha appena chiesto: “Gesù, ma tu eri sagittario?”
Capitolo 4: Gesù, l’uomo, il mito, il meme
Un tempo camminava sulle acque. Ora, galleggia tra le stories.
Un tempo moltiplicava pani e pesci. Oggi… moltiplica i meme nei gruppi Telegram.
Eppure, in questa faccia c’è qualcosa di profondamente umano. Quel misto tra sopportazione, sconforto e ironia nera che provi quando: i figli ti svegliano urlando alle 5:48, hai finito il caffè, e scopri che oggi c’è sciopero della scuola.
Santo sì, ma mamma mia quanto ti capiamo.
Capitolo 5: Apocalisse ora (ma con sarcasmo)
E venne il giorno in cui Gesù disse: “Vabbè raga, io ve lo giuro, non vi capisco più.”
Perché una volta l’uomo cercava l’illuminazione. Ora cerca i filtri su Instagram.
Una volta si confessava per aver rubato le mele. Adesso si confessa su TikTok, facendo lip-sync con la faccia di Chiara Ferragni.
In quella foto, il Figlio dell’Uomo capisce che non ci sono più i miracoli di una volta, e che forse è il caso di lasciar fare tutto all’algoritmo.
Capitolo 6: Riflessione finale (spoiler: non c’è niente da riflettere)
Quella faccia è la stessa di ogni madre al terzo “MAMMAAAA” nel giro di due minuti.
È lo sguardo di un genitore che entra nella stanza dei figli e trova un panino sotto al letto… del 2022.
È il volto stanco ma consapevole di chi non è sceso sulla Terra per giudicare, ma per dire: “Ok, ma siete seri?”
Conclusione: E quindi?
E quindi, amici, ricordiamoci che anche il Salvatore ha i suoi momenti in cui guarda l’umanità e pensa:
“Avete bisogno di un miracolo? No. Di un esorcismo digitale, sì.”
Sia lodata l’autoironia.
Sia benedetto il caffè.
E sia fatta la tua volontà… ma solo dopo che metti a dormire i bambini.
Amen.
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Discussioni

  1. Dominga, la prossima volta che pubblichi una storia simile, avvertimi, perché sto ridendo da sola sul bus e la gente mi guarda😂… anzi, sento anche Gesù che dice: “Ma guarda sta pazza che prima mi invoca disperata come una condannata a morte e adesso con il suo giocattolo digitale ride.” Brava, Dominga!👏

    1. 😅😅 ops! Chiedo perdono, cercherò di farti guardare più spesso mentre ridi .. è la soddisfazione più appagante rendere ancora più bella e luminosa una persona ridendo ♥️

  2. “Hai appena invocato il mio nome… per trovare parcheggio?”. Molti i passaggi esilaranti. La narrazione di un assurdo anacronismo cosmico tra la rete e il trascendente… che rischia di divenire una cosa seria, una richiesta di aiuto (una preghiera), se solo si considera la futilità in cui siamo finiti “Ok, ma siete seri?”. grazie molte per la lettura

    1. Felice che ti siano arrivati gli spunti dietro l’ironia. E sì, siamo seri. Seriamente ironici. O ironicamente disperati. Dipende dal traffico ovviamente .