Voglio essere libera

Serie: Giuditta


Dopo qualche minuto cercando di stare al suo passo, giungemmo di fronte ad un’enorme casa con tanto di giardino ed orto privato. Le finestre erano spalancate e davano una visione, seppur parziale, molo chiara dell’interno: la musica era alta, si sentiva bene. Era un’atmosfera sicuramente allettante per la mandria di giovani che la riempivano.

L’esterno non tradiva l’interno, altrettanto spazioso ma esageratamente decorato con festoni colorati e luci a intermittenza blu e rosse da far venire il capogiro. Il tutto andava a rovinare lo stile primordiale dell’abitazione: l’ambiente avrebbe dovuto essere caloroso, accogliente, come tipico di una casa di campagna, ma in quel momento sembrava essere tutt’altro.

“E’ solo un pub improvvisato” rispondeva umilmente il proprietario alle continue adulazioni degli ospiti.

Un pub improvvisato benissimo, era quello che pensavo io.

Mi colpii la sostanziosa presenza di persone al suo interno: non avrei mai pensato che il proprietario, Jeremy Dodson, potesse avere così tanti amici.

-É stato organizzato tutto appositamente per attirare gente- intervenne Giuditta- Jeremy si illude che una semplice serata in un pub di campagna possa aiutarlo a reinserirsi nella società scolastica- mi spiegò, avvicinandosi al mio orecchio e sforzandosi di sovrastare la potenza delle casse dello stereo. – E poi, ora fa parte del gruppo più popolare della scuola, in qualche modo deve farsi valere- disse, ridendo istericamente.

Fui invasa da una selva di emozioni e fui tentata di stringerle la mano per starle ancora più vicina. -Non allontaniamoci troppo l’una dall’altra, Giu. Rischiamo di perderci- le dissi.

Lei non era d’accordo e si slegò dalla mia presa: – Neanche morta! Stasera voglio essere libera, leggera come quei coriandoli!- esclamò già su di giri dopo un solo primo drink. Si avvicinò ancora una volta: -Non prenderla a male, é ovvio che staremo insieme, ma stasera voglio che anche tu ti privi di qualsiasi peso, compreso quello dei complessi mentali- mi rimproverò, mantenendo, però, un tono scherzoso.

Limitò il nostro contatto e si allontanò in mezza alla folla ballante.

Serie: Giuditta


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