La partenza di Maria
Ep. 3 della Serie: Vilhelmiina
Indossai l’abito di cotone beige, che avevo già indossato migliaia di volte e acconciai i capelli come sempre, ma quando Maria mi vide notò subito…
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Indossai l’abito di cotone beige, che avevo già indossato migliaia di volte e acconciai i capelli come sempre, ma quando Maria mi vide notò subito…
“C’è un percorso simile di durata maggiore di 7 minuti: vuoi scegliere quello?” Ho risposto sempre sì alla domanda del navigatore. Sono passato su strade…
Ci sono viaggi che non si dimenticano. Non perché siano stati belli o importanti. Ma perché ti si conficcano nelle ossa. Un freddo che non…
«Leyla, vestita di stelle, sorella della luna, palazzo dei sogni che non si scordano.» «Ma cosa stai dicendo, maestra?» Piccolina, scura di pelle, di capelli…
Poco meno di venti minuti. È il tempo che mi resta per buttar fuori ancora qualche grammo. Non ho più la forza di reagire, la…
«Ma certo, adesso ricordo. Il famoso avvocato Gustav. Ho già sentito parlare di lei. Credo che sia qui per il mio stesso motivo, allora, visto…
~Davide.~ Le due ragazze si guardavano intensamente, anche troppo per i miei gusti. Nel filo invisibile che congiungeva i loro occhi correvano ricordi, discorsi, ma…
Il giorno dopo incontrai Christine nel giardino davanti casa sua. Era una splendida mattina d’inizio estate, con il sole che scaldava la pelle senza bruciare.…
I venditori sono tutti stranieri, pakistani, indiani, tunisini e qualche senegalese. Un tempo i magliari, venditori ambulanti che si spostavano di città in città seguendo…
Fu allora che il piccolo sgusciò via dal portone di casa, rimasto misteriosamente aperto: il bimbo aveva appena cominciato a camminare ed era simile a…
NOTE DAL ROMANZO “TIMES NEW ROMAN – CONFESSIONI POSTUME DI CORRADO NERI” Editing a cura di Giulio Traüber “Capitò in un tardo pomeriggio d’agosto, nel bel mezzo di un furioso temporale estivo che sferzava la cascina e scompigliava la quiete dei pioppeti”. Rammento ancora le parole di mio padre: lo descriveva sempre in quel modo, il giorno della mia nascita. Con un “capitò“. Fu così che si rafforzò in me la convinzione di una genesi burrascosa, quasi epica.…
Cicerone, Cicero per gli amici (cioè per me), mi ha salvata anche questa volta. Cicero non usciva da vent’anni. Vent’anni. E invece eccoci qui, con…
Quella notte, Andrea era sdraiato sul letto. La luce del telefono disegnava ombre spezzate sulle pareti, come crepe invisibili. Il diario stava sulla scrivania, chiuso,…
Dopo mezzanotte il vento portò le campane di una chiesa invisibile. Dodici rintocchi, chiodi morbidi. La città non si spense: aumentò il suo splendore inutile.…
Khan Younis, striscia di Gaza, sei del pomeriggio di giovedì 7 agosto. La chiesa cattolica è una capanna, fatta di assi di legno e bande…
Mi tornò alla mente il mio grande orsacchiotto di peluche. Era gigantesco — almeno così mi sembrava allora — e i suoi occhi di plastica…
È stata provvidenziale la fame. Nonostante mi fossi riempito la mattina, raggiunti i contorni dell’ora di pranzo lo stomaco ha iniziato a borbottare. E visto…
1. Chi è l’Eroe? Quando si parla di eroi, si va a intendere i protagonisti delle vicende di cui si va a raccontare e dei…
Mi chiamo Mary Chiara Malavasi e no, Mary non è il diminutivo di un altro nome e “Chiara” fu un’idea di quel burlone di mio…
Osservai la sua macchina da scrivere Everest vintage, il posacenere di marmo con una sigaretta accesa sul bordo e un calice di Prosecco dal vetro…
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