AAA – Cercasi Operatori di Quartiere

Serie: Squadra Operativa Eventi Insoliti


Il Terrore ha delle regole, e uccide chi le ignora.

In moltissimi possono dire con certezza di aver vissuto, in adolescenza, almeno un episodio traumatico che ha completamente cambiato, in meglio o in peggio, il loro modo di vedere il mondo.

Attenzione: con “traumatico” non intendo per forza un evento profondamente disturbante con la T maiuscola, ma anche qualcosa percepito soggettivamente come una rottura, grande o piccola che sia. Un qualcosa che si spezza dentro, a volte per colpa di uno sgarbo di un estraneo, di uno sguardo sprezzante da parte di una ragazza di cui ci si era innamorati, o del mancato invito a un ritrovo da parte di quelli che, per sbaglio, si chiamavano amici.

Io, invece, allora povero ragazzino di quindici anni, ancora abituato ai succhi alla pera (quelli coi granuli, che davano una piacevolissima sensazione tra i denti) e alle merendine industriali, potevo dire di aver vissuto almeno cinque di quei traumi con la T maiuscola il 7 luglio 1985.

La mia vita, da quel momento in poi, non sarebbe mai più potuta essere la stessa.

Non dopo aver ucciso una persona contro la mia volontà.

“Irrimediabile” è l’aggettivo che ora utilizzerei per descrivere l’errore di quella notte.

Ora sto scrivendo con tutte le luci di casa accese, comprese quelle del piano di sotto, nonostante la mia veneranda età. In questo momento però mi è venuto anche un bizzarro senso di gratitudine per aver chiamato quel numero scritto nell’annuncio:

“AAA – Cercasi Operatori di Quartiere”.

Forse se non l’avessi chiamato, in questo momento non avrei la fortuna avere un arsenale completo di traumi con la T maiuscola in edizione tascabile da dare direttamente in pasto ad Anna, la mia psicoterapeuta.

Comunque grazie Anna, che mi hai spassionatamente consigliato di scrivere tutto qui.

E grazie a te lettore, che sono certo che in te ci sia abbastanza saggezza per non azzardarti mai e per nessun cazzo di motivo a contattare un qualsiasi numero di un qualsiasi annuncio che possa essere anche solo lontanamente simile a quello che ti descriverò tra poco.

Buona lettura,

che Dio infonda saggezza in Te.

Billy Boo.

Serie: Squadra Operativa Eventi Insoliti


Avete messo Mi Piace1 apprezzamentiPubblicato in Horror

Discussioni

  1. Capitolo coinvolgente, tra ironia e dolore autentico. Billy Boo conquista subito, e l’inquietudine cresce riga dopo riga. Voglio sapere cosa c’è dietro quell’annuncio! Complimenti!

  2. Ho trovato quest’apertura un po’ strana. Per certi versi criptica (forse un po’ forzata l’intenzione di creare attesa). Chi scrive (o racconta) dice di avere una veneranda età, ma se l’ambientazione è contemporanea i conti non tornano, solo 10 anni prima dice di averne 15…; oppure quella “veneranda età” è citata ironicamente; oppure ancora, l’ambientazione è nel futuro, chissa? Mi sembra pure che metti sul tavolo già alcune carte scoperte, facendo dare al personaggio (narratore in prima persona) un giudizio sugli eventi che racconterà: traumatici e irrimediabili. Forse era più prudente rimettere il giudizio al lettore. A ogni modo, accendi una qual certo interesse a la curiosità di vedere dove tu voglia andare a parare. Grazie per la lettura

    1. Ciao Paolo, intanto grazie per il commento e per il riscontro.
      1) Perché pensi sia forzata l’intenzione di creare attesa? (voglio solo capire meglio, magari se riesci a darmi un esempio alternativo, posso confrontare le due versioni)
      2) Si tratta del primo episodio! L’ambientazione si scoprirà man mano che si andrà avanti, o almeno questa è la mia idea.
      3) Forse hai ragione riguardo al giudizio da lasciare al lettore, mi è venuto spontaneo aggiungere un commento del narratore (in questo caso Billy Boo), perché è lui che sta rivivendo un evento importante avvenuto molto tempo prima, e l’autoriflessione probabilmente sarà presente anche più avanti. Anche qui, avresti semplicemente tolto il giudizio di Billy per lasciare più “libertà” al lettore?

      Grazie ancora, aspetto un riscontro!