
Appena un anno fa
Igor mi guarda.
Mi รจ venuta una sete infernale.
Riconosco il sapore secco del sale che tenta di mischiarsi alla saliva. I ricordi hanno dalla loro lโeffetto sorpresa, vengono a trovarti quando meno te lo aspetti. Avevo cinque anni, il canotto si era rovesciato al largo. Prima avevo vomitato, poi ero stata costretta a sentire davvero che il mare brucia e ti lascia per giorni il sale in gola, tutto quello che ti รจ passato attraverso gli occhi, i pori della pelle e le unghie. Quella volta perรฒ la mano di mio padre mi aveva agguantata per il costume, tirandomi via a forza dal fondale. Mi aveva depositata sul bagnasciuga vicino alle meduse sgonfie, sommersa dalle voci dei bagnanti che domandavano chi fosse annegato. Avevo sperimentato su di me la forza reattiva dellโonda che si allunga dopo essersi riavvolta.
Ero viva.
Ho un incendio nei polmoni, alimentato dal mio stesso respiro. Dovrei smettere di respirare per non sentirlo piรน.
Sta lรฌ, nella sua posizione ideale, gambe accavallate e braccia stese sui fianchi della poltrona.
Igor ha promesso di uccidermi, tra le dita della mano ha una lama che brilla, la muove come la carta da gioco di un prestigiatore. Il cedimento del mio corpo รจ collegato al luccichio che ha negli occhi.
Il suo cane mi viene vicino, annusandomi i piedi; la corda mi fa male, ho smesso da ore di muoverli.
Li lecca. Ha un fiato caldo. Eโ un cane infame, come il suo padrone. Lโodore che il pelo rilascia mi colpisce alle narici e mi obbliga a deglutire facendomi avvertire ancora di piรน la sete.
Cerco di immaginare come รจ potuto accadere, mentre scavo a fondo nellโossessione di sopravvivere.
Eโ stato appena un anno fa.
Unโestate che ti cala addosso solo la voglia di essere te. Cโeravamo Igor e io, liquefatti tra le onde avide nellโalta marea, capaci di prendersi tutto lo spazio, fino a non lasciarne piรน.
Da qui posso sentire il suo respiro, come allora. Lo rivedo sistemarmi i capelli dietro lโorecchio, quando la curva del mio collo si piegava di lato e i miei occhi si abbassavano sulle mie gambe per timidezza.
Quella volta lรฌ aveva detto che era amore.
-Ti amerรฒ per sempre, Genny.
Lo aveva detto mentre il mare si mostrava piatto.
Ora mi osserva, Igor. Anche io.
Non lo mollo, lo incateno nella visuale, continua a guardarmi Igor! poi muovo la testa leggermente di lato, socchiudo gli occhi e mi accarezzo le gambe col mio stesso sguardo.
Attendo.
Obbligo il diaframma a rallentare.
Metto in fila le prioritร , ben identificabili.
Diluire la resistenza attraverso i tendini.
Una questione di equilibrio.
Espandere ossigeno in ogni muscolo.
Comprimerlo nei punti che servono.
Tendersi fino a diventare la corda di un arco e sperimentare la staticitร della pietra.
Faccio in modo che mi percepisca attraverso il respiro. Si avvicina.
Sposta con un gesto gentile il ciuffo dei miei capelli, fin dietro lโorecchio.
Il suo movimento รจ lento a cercare lโincavo del mio collo, come molte altre volte, un impercettibile tremito nel dorso della mano.
Schiudo le labbra e lo sento esitare. Il tremito ora non รจ piรน impercettibile, si diffonde da lui a me in una scarica elettrica. Spinge la bocca sulla mia e io la apro, lasciando che la sua lingua entri e che la sua saliva mi invada. In ogni spazio.
Sono rapida nel srotolarmi in avanti, con la potenza della freccia scoccata che taglia lโaria. Un colpo secco, lโafferro e stringo con le mascelle. Non ci sono solo i miei denti intorno alla sua lingua, cโรจ tutto il peso del mio corpo. Mi spinge indietro per difesa, la stessa che ho usato io decine di volte per sottrarmi al delirio.
Non posso esitare oltre. Mordo decisa, i miei denti sono una ghigliottina, lui รจ per terra che sputa sangue e io sputo la sua lingua a quel misero cane che corre a mangiarsela.
Igor, tu lo chiamavi amore?
Quella volta sul canotto mi ero distratta.
Sono viva.
Avete messo Mi Piace7 apprezzamentiPubblicato in Narrativa
Di questo racconto ho amato l’aspettativa risolutiva che hai saputo creare in un lasso di tempo molto breve
Grazie! In questo racconto รจ tutto molto condensato, con una conclusione che volevo fosse rapida. Mi fa piacere che tu abbia apprezzato.
Ciao Bettina. Queso tuo racconto mi ha dato qualche brivido, soprattutto all’ inizio. Da un punto di vista femminile, nell’empatia verso la protagonista, รจ molto coinvolgente. Il finale mi รจ sembrato quello giusto, per niente eccessivo.
Mi fa piacere che tu abbia apprezzato questo racconto brevissimo. Grazie M.Luisa, per la tua lettura.
Ho letto in uno dei commenti che per un periodo ti sei dedicata al noir: spero che in futuro ci regalerai altri racconti come questo. Ho amato la “ferocia” del sopravvissuto, un’istinto di conservazione portata all’estremo sulla quale fanno forza le persone che hanno visto la morte in faccia. La resilienza non necessita di muscoli
Seguirรฒ la penna dove mi porta, magari ci sarร un’altra occasione per scrivere di nuovo questo genere. Lo farรฒ volentieri. Grazie molte per aver apprezzato. Sono d’accordo con il tuo pensiero, la forza della sopravvivenza รจ capace di qualunque confronto.
Il cannibalismo che puรฒ avere lโamore รจ solo una delle molte allegorie che ho trovato in questo brano dallo spirito dinamico, diverso dai precedenti, dove si evince bene quel punto di rottura che puรฒ avere un legame / negli anni 90 Ammaniti era uno dei cannibali, cโรจ nโerano anche altri ma sarebbe stato anche fico avere questo tuo tipo di cannibalismo emotivo sentimentaleโฆ credo che questo racconto sia un projeckt che ti puรฒ mettere su una pista diversa, giร lo eri per conto tuo ma qui la ricerca continuo e il naufragar nel tuo progressismo killer mi รจ dolce in questo mare di frasi troppo pro- San Valentino, non so se mi spiegoโฆ una scrittrice รจ anche questo, dont stop writing
Ho voluto tornare (forse ne sentivo nostalgia) a un genere con il quale per almeno un decennio mi sono confrontata con la scrittura, poi satura, ho sperimentato lo stile de I figli del salice e di Agglomerati che non mi รจ affatto dispiaciuto. Ora perรฒ sentivo la voglia di tornare al “vecchio” con una nuova consapevolezza perรฒ. Hai compreso perfettamente il viaggio che ho fatto, ti ringrazio D.
Wow che bel brano, d’irei che l’impatto รจ molto fortem grazie anche alla desrizione che prende animo e ritmo nel finale.
Brava
Grazie Alessandro, era l’ora di uscire anche con un pezzo diverso, benchรฉ forte.Mi fa molto piacere che ti sia piaciuto.
Ciao! Molto interessante e intenso, ho trovato la tua scrittura eclettica al punto giusto.
Molte grazie Kenji per la tua lettura.