Bentornato Jay !

Serie: Morbo: Morte


Capii che ero morto il giorno in cui mi chiesero come stavo.

Una mascherina verde e un paio di occhiali rotondi su cui si specchia il riflesso delle lampade alogene, impedendomi di vedere quali occhi mi osservino. Intorno una chiarore abbacinante, fastidioso. Dalla mascherina un singolo respiro , poi di nuovo la domanda.

“Come ti senti Jay ?”

Sbatto le palpebre: la luce mi fa bruciare le pupille. Sento l’aria che invade i miei polmoni: è come uscire da un’apnea durata un’eternità, come tornare alla superficie dopo che ti eri perso nelle profondità marine. Percepisco a malapena le mie estremità: gambe, braccia, dita. Sento che riesco a muovere una falange, ma una mano delicata, dentro un guanto di lattice bianco, mi ruota il viso a destra e sinistra riportando la mia attenzione sul volto con la mascherina. Pupille color nocciolo e un velo di trucco. E’ una donna.

Voce di uomo. Voce di donna. La donna è quella con la mascherina. L’uomo è una sagoma scura alle sue spalle che si china un istante e oscura le lampade sopra di noi. Le porge qualcosa, uno strumento, ma non lo distinguo. E’ troppo rapido, sono ancora intorpidito. La sagoma scivola di nuovo indietro e scompare e la luce torna a invadere il mio campo visivo.

“Per me è andato dottoressa Kent”

“Non ancora Trevor, non finché ci sarò io. Non ho mai mancato un appuntamento”

“Certo…chi la lascerebbe andare in bianco dottoressa…”

Risatina. La donna con la mascherina non sembra accorgersene. Sembra completamente concentrata su di me. La osservo meglio e riesco a scorgere un seno minuto ma ben formato dietro la scollatura del camice. Un movimento, un riflesso e mi accorgo che sopra il camice indossa una tuta di plastica trasparente. Un tubo la collega al soffitto. Roteo le pupille e mi trovo davanti al naso un incrocio tra un bisturi ed una motosega. Mi agito e improvvisamente scopro che non riesco a parlare e nemmeno amuovermi, ma dalla mia bocca esce un alito di fiato e la donna sembra accorgersene.

“Proverò a incidere il tessuto del lobo frontale per verificare un’eventuale edema…no ! Il soggetto ha appena reagito. E’ in Fase Limbo. Ripeto Fase Limbo attivata. Sospendere l’iniezione del siero H. Prepararsi ad un trasferimento in neo mortalità. Iniziamo con la somministrazione di cinquecento cc di adrenalina, una sacca di zuccheri, iniezione intra venosa anticoagulante. Bentornato tra noi Jay”

Penso che sia molto bella, e vorrei dirlo. Scompare dal mio campo visivo. Un rumore forte, un sibilo, uno scatto secco. Due figure robuste si avvicinano ai lati. Vengo scosso. Alzano due barriere metalliche ai miei lati (sono su una barella ?). Avverto un pizzicotto al braccio destro. Mi hanno appena iniettato qualcosa. Poi vengo spinto attraverso una porta: vedo i miei piedi avvicinarsi e poi le due ante verdi aprirsi con un sordo clangore alla spinta della barella. I due energumeni mi scortano spingendomi alla svelta in un corridoio bianco e verde.

Luce-Buio-Luce-Buio-Luce-Buio-Luce-Buio-Luce-Buio-Luce-Buio-Luce.

Le lampade alogene si susseguono sempre più alla svelta e mentre mi ficcano una ago per braccio e questa alternanza chiaro e scuro mi causa un trip e vedo un vecchio con la barba che mi sorride in mezzo al fumo di un vicolo sudicio. Non ha un dente. Sembra un cinese. Avrà un centinaio di anni.

Svengo e all’improvviso c’è di nuovo solo buio e le profondità marine da cui sono arrivato.

Serie: Morbo: Morte


Avete messo Mi Piace6 apprezzamentiPubblicato in Sci-Fi

Discussioni

  1. Ciao Daniele,
    inizio intrigante, introdotto da un incipit molto forte.
    La prima persona è molto ben gestita (bella l’idea dell’alternanza della luce e del buio) e aiuta a immedesimarsi in una situazione da incubo.
    Aspettiamo il seguito

  2. Ciao Daniele, mi ero persa questo primo episodio e sono contenta di aver scoperto la tua serie grazie al secondo che hai pubblicato. Tensivo al punto giusto, tocca molti dei tasti che riescono a inquietare l’animo d’ognuno come il limbo fra vita e morta. La curiosità è molta, soprattutto per la svolta improvvisa che avvicina il racconto al genere fantascientifico/horror.

  3. Ciao Daniele, un bel primo episodio, intenso, ritmico, in grado di trasmettere tutto il senso di disorientamento del protagonista. Grande tensione e narrazione davvero scorrevole, piacevole, e piacevole altresì il senso d’inquietudine trasmessa. E la curiosità di capire la situazione complessiva è tanta! Insomma, mi è piaciuto molto, in attesa del prossimo episodio! Un saluto?!