Cambiamenti

Serie: La luna che risplende nella notte


NELLA PUNTATA PRECEDENTE: Continuazione della stagione 1

La famiglia reale, più di chiunque altro, doveva mostrarsi perfetta; quando Selina Welmart venne scelta come Principessa Consorte tutti pensarono che non ci fosse persona più adatta e col tempo ne furono ancora più convinti.

Bellissima e aggraziata nei modi, non vi era fanciulla più nobile di lei. Una persona riservata, che non diceva mai una parola di troppo, ma che era sempre gentile…

Fu comprensibile, quindi, che quel giorno in cui tutte le sue guardie vennero convocate, ci fu uno scalpore generale.

“Inginocchiatevi” disse con tono pacato.

I soldati un po’ confusi seguirono gli ordini.

“Non così, i vostri occhi possono ancora incrociare i miei” si avvicinò a uno di loro e sorridendo continuò “voglio che il vostro naso riesca a toccare i fili d’erba.”

“Vostra Altezza, siamo dei cavalieri, abbiamo un onore, vi prego di ritirare il vostro ordine!” protestò qualcuno.

Selina fece un cenno a Chloé che le portò una spada, la prese e la poggiò sulla spalla dell’uomo, ricordando la cerimonia d’investitura dei cavalieri.

“Avete giurato di servire la famiglia reale quando avete ottenuto il vostro titolo…” spostò lentamente la lama della spada verso il suo collo “pare che abbiate dimenticato il vostro stesso giuramento e abbiate abbandonato il vostro onore.”

Tutti si prostrarono, l’iniziale confusione venne presto sostituta dalla frustrazione e dal terrore, ma nessuno ebbe il coraggio di dire nulla, la Principessa Consorte diede loro l’ordine di rimanere in quella posizione per un paio d’ore e se ne andò senza preoccuparsi di altro.

Non ci volle molto prima che le voci si diffusero e ben presto la reputazione di Selina passò dalla “perfetta nobile” alla “principessa dispotica”, ma ciò non la fermò, anzi passarono pochi giorni prima che iniziò a prendersela anche con la servitù.

L’unica persona che veniva favorita era Chloé, ma in realtà fu la sua prima vittima.

“Prendi” le aveva detto un giorno Selina lasciando cadere uno scrigno colmo di gioielli.

La serva, che non aveva mai posseduto tali ricchezze, si chinò per raccoglierlo senza chiedere nulla. Appena poggiò la mano su di esso, la Principessa le accarezzò il volto e le sussurrò: “Questo è un piccolo prezzo per ottenere un po’ di libertà in queste mura, ma ricordati che è anche il prezzo della tua stessa vita. Quindi, Chloé, non deludermi più.”

Nonostante Selina fosse determinata a lottare sia contro il padre che contro i ribelli, non aveva un piano concreto. Dopo svariate notti insonni, concluse che, indipendentemente da ciò che avrebbe fatto in futuro, la cosa di cui aveva assolutamente bisogno era di avere le “sue persone”. Le guardie e la servitù erano per lo più spie del Primo Ministro e del Principe Ereditario, nessuno le era veramente fedele. Cambiare l’intero personale del Palazzo era, tuttavia, qualcosa che andava aldilà della sua autorità e comunque avrebbe richiesto troppo tempo, proprio per questo l’unica soluzione che le venne in mente fu quella di usare un approccio diretto.

“Devi far sì che gli altri ti temano se vuoi farti rispettare” mai avrebbe pensato che avrebbe seguito le parole del padre che tanto disprezzava…

“Vostra Altezza, il Principe Ereditario ha annunciato che visiterà le vostre stanze questa notte. Inizieremo quindi i preparativi a breve.”

Le serve le fecero un bagno arricchito di petali di fiori appena raccolti e oli profumati, le pettinarono con cura i suoi lunghi capelli color ghiaccio e le misero una camicia da notte che delicatamente accarezzava il suo corpo dalla pelle di porcellana.

Calò la notte e arrivò Lantis.

La servitù chiuse le porte e si allontanò, lasciandoli da soli.

Selina era seduta sul letto, lui si avvicinò, si tolse il mantello e lo avvolse su di lei.

“La notte è fredda, meglio che vi copriate…”

I volti si avvicinarono, lei non distolse mai lo sguardo, come se venisse inevitabilmente inghiottita nell’oscurità di quegli occhi…

“Riposatevi ora” disse lui coprendole la vista con una mano, poi si sedette su una poltrona e iniziò a leggere un libro.

La Principessa Consorte, come altre volte prima di allora, si addormentò da sola, cullata dallo sfogliare delle pagine.

La lettura di Lantis venne interrotta dai gemiti di Selina che, come spesso accadeva, veniva tormentata dagli incubi.

Le accarezzò il volto, asciugandole delicatamente le lacrime, stando attento a non svegliarla.

Non era la prima volta che passava la notte nelle stanze della Principessa Consorte e in molti erano convinti che ben presto ci sarebbe stato il lieto annuncio, ma la realtà era diversa.

Lantis provava empatia nei suoi confronti, lui meglio di chiunque altro sapeva quella frustrazione di non poter fare nulla; come Selina non poté far altro che guardare la sua serva morire, allo stesso modo il Principe non riuscì a salvare né il suo mentore né i alcuni dei suoi sudditi più fedeli.

Emozioni contrastanti pervadevano la sua mente durante quelle notti quando la osservava, quel sentimento di affetto e quel desiderio di volerla proteggere iniziarono a crescere, ma mai, nemmeno per un istante, dimenticò che quella davanti a lui fosse la figlia di Johan Welmart.

Serie: La luna che risplende nella notte


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