CARA BINA

Dalle memorie di un uomo che per amore aveva tanto sofferto. Due gli amori della sua vita: Bina, la sua amata, un grande amore e niente più, e una carabina, un altro grande amore, entrambi mai corrisposti nonostante la corrispondenza epistolare.

Dalla prima lettera indirizzata alla sua amata Bina.

Cara Bina. 

Cara Bina, ti scrivo questa mia nella speranza che presto diventi tua, poste permettendo. 

Cara Bina, i giorni passano tutti uguali, ma in me non passa mai la speranza che ritornino sui loro passi per ripassare in quel giorno che ci siam lasciati. Nel Siam mi hai lasciato solo, dove sia non lo so. So solo che sono rimasto solo, solo come un cane. 

Porco cane! Non era quello il luogo adatto dove con i miei occhi eccitati poter guardare i tuoi occhi languidi, ma mi sono adattato. In fondo, che siam nel Siam o in Thailandia, la smania mia non cessa. 

Cara Bina, te ne sei andata scappando come un’indemoniata urlando: “Brutto porco cosa pensavi di fare?” Non te l’ho mai detto, ma pensavo solo di toccarti le chiappe chiare. 

Cara Bina, io ti volevo solo amare. 

Che brutto modo abbiamo noi uomini di porci davanti agli occhi di quell’universo al femminile che vede in noi non solo un uomo, ma tanti principi azzurri dalle labbra smaniose di sfiorare quelle bocche di luna spasimanti, mentre siamo solo dei porci, ma con le ali. 

Ora mi sento spaesato e senza fissa dimora. Della mia vecchia dimora si son rubati anche gli infissi. Ora sono al freddo. Il tuo Alfredo non smetterà mai di cercarti. Quanto mi sei mancata, cara Bina. 

Ora non credo più nell’amore ma solo nella mia carabina. 

P.s.: Cara Bina, l’ho saputo solo ieri che ti eri arruolata nell’Arma dei Carabinieri. 

Dalla seconda lettera indirizzata alla sua amata carabina.

Carabina.

Carabina, ti ho sempre amata. Perché così esile e slanciata, perché così silenziosa e di poche parole.

Carabina, passi dai tuoi lunghi silenzi ad improvvisi sussulti, così di colpo. 

Carabina, ti tengo per mano e ti porto con me, a volte in spalla. Con te ho percorso lunghi sentieri in mezzo a prati, campi, boschi, e mi sei sempre stata fedele amica.

Carabina, quando ti accarezzo ti sento fredda, rigida, ma basta sfiorarti il grilletto e, come una calda amante, ti riscaldi di botto.

Carabina, il tempo passa ma tu rimani sempre giovane, mentre io non ho più colpi in canna da darti.

Carabina, ti amerò anche dopo averti appesa al muro perché mi resterai per sempre cara. 

Carabina, ogni tanto ti riprendo in mano per pulirti ed accarezzarti, per ricordare i bei tempi passati assieme.

Carabina, mi hai colpito al cuore ma non è colpa tua. È partito un colpo improvviso, inaspettato, e il nostro amore terreno è finito.

Carabina, ora giaccio riverso sopra di te, così potrò stringerti a me per sempre, per l’eternità. 

Dal verbale dei Carabinieri.

Ritrovato uomo adulto, corporatura media, occhi due, altezza non reale, sangue blu assente, riverso esanime sul pavimento. Il cadavere al piede sinistro calzava una sola scarpa, si presume sinistra. Morte presunta da arma da fuoco. Il de cuius, in evidente stato di decesso, non presentava alcun segno particolare, neanche segni di effrazione. Ora presunta del decesso: non presumibile dagli orologi presenti sul luogo del delitto in quanto tutti segnavano un’ora illegale.

Ritrovata anche una carabina dopo aver rimesso/rimosso su di un fianco il sopraddetto cadavere. 

“ALFREDO, SEI TU IL MIO ALFREDO?”

Il verbale è stato redatto e sottoscritto dal Maresciallo Capo Bina Cara.

L’anno 2022 addì…….del mese…..alle ore….

Fabius P. 29/12/2022