
Conto alla rovescia
Serie: Lascia che passi la notte
- Episodio 1: La paura del ritorno
- Episodio 2: Ann
- Episodio 3: Quasi Natale
- Episodio 4: Via di fuga
- Episodio 5: Lasciare andare
- Episodio 6: Incompresa
- Episodio 7: La bussola per tornare a casa
- Episodio 8: Il tempo adatto per un addio
- Episodio 9: Milano-Bruxelles
- Episodio 10: Stereotipi
- Episodio 1: Allusioni e fastidi
- Episodio 2: Sguardi, insinuazioni e caffè
- Episodio 3: Il senso dell’amore
- Episodio 4: Al telefono
- Episodio 5: Calma apparente
- Episodio 6: Dolori e buoni amici
- Episodio 7: Stelle artificiali
- Episodio 8: L’amore da lontano
- Episodio 9: Sakura
- Episodio 10: Colpe nascoste
- Episodio 1: Osaka
- Episodio 2: Sbagliato e naturale
- Episodio 3: Conto alla rovescia
STAGIONE 1
STAGIONE 2
STAGIONE 3
Aprile 2022
“Geloso?” ripeté Annalisa sconcertata. “Di mio marito?”
Andrew alzò le spalle con noncuranza. “Sì, non ho motivo di entrarci in competizione.”
La rabbia divampò dentro di lei come erba secca a contatto con una scintilla. “Io e te non siamo niente.”
Andrew finse sorpresa e si sporse in avanti. “Neanche colleghi? Perdo punti facilmente.”
Dio,come avrebbe voluto cancellare quell’espressione con uno schiaffo! Non sarebbe diventata il suo giocattolino. “Sei così presuntuoso ed egocentrico, pensi di essere migliore di Sebastiano?”
“Non l’ho mai detto.” Il telefono smise di vibrare e lui lo indicò con il mento. “Dovresti richiamarlo, potrebbe preoccuparsi o pensare che tu sia con qualcuno.”
Annalisa avvertì il calore farsi più intenso. Le parole successive le uscirono come un ringhio. “Grazie, so da sola come comportarmi.”
Afferrò il telefono e digitò il pin. Non voleva parlare con Sebastiano in quel momento, non davanti ad Andrew, ma neppure far credere a quel narcisista di avere ragione. E poi, in Italia era molto presto, poteva essere accaduto qualcosa, magari al loro bimbo.
Il suono della linea libera si mescolò al battito accelerato del suo cuore.
La voce di Sebastiano la raggiunse come una carezza. “Ciao amore, ti ho disturbato?”
Simulò un sorriso, come se lui avesse potuto vederla. “No, stavo mangiando e non ho fatto in tempo a rispondere.” Evitò di incrociare lo sguardo di Andrew. “Va tutto bene?”
“Sì, tutto a posto, avevo solo voglia di darti il buongiorno. Non ho quasi chiuso occhio perché c’è stato un temporale molto forte, credo abbia fatto danni.”
“Vale aveva paura? ”
“Non si è accorto di niente, era già nel lettone con me.” Sebastiano esitò. “So che non dovrei dargli l’abitudine, ma―”
“Non c’è nulla di male” lo interruppe lei. Sapeva che era un modo per sentire meno la sua mancanza, ma non voleva sentirselo dire.
“Tu dove sei di bello?”
Annalisa prese a giocherellare con la punta delle bacchette e un boccone di cibo. “A godermi la fioritura dei ciliegi nei parchi di Tokyo.”
E sei da sola? Temeva così tanto quella domanda che le parve di sentirla.
La voce del marito, invece, rimase tranquilla. “Almeno tu ti godi la primavera. Mandami delle foto.”
“Come sempre.” Si mordicchiò l’interno della guancia, lo sguardo sulle ragazze al tavolo vicino. Una di loro lanciava ancora occhiate languide ad Andrew, ma lui non sembrava farci caso. Erano tutte così sfacciate le giapponesi? Come potevano escludere che loro due fossero una coppia?
“Anna, ci sei ancora?”
Doveva essersi persa qualcosa. “Sì, scusa è andato un attimo via l’audio, mi dicevi?”
“Se hai più parlato con il tuo capo.”
“Riguardo a cosa?
“Al tuo rientro a casa.”
La bacchetta le scivolò nel piatto e il boccone schizzò fuori.
“I sei mesi scadranno a metà giugno.” La voce le uscì strana, prese il bicchiere per bere un sorso d’acqua.
“Sapere il giorno preciso ti permetterebbe di prenotare il viaggio di ritorno e io avrei una data per il conto alla rovescia.” Accennò una risata. “Anche se ho già iniziato a contare.”
“Anche io.”
La reazione di lui non arrivò, forse perché aveva bisogno di crederle.
In un certo senso non gli aveva mentito, guardava il calendario e pensava che ci fosse ancora tempo, che sarebbe arrivata al rientro pronta, senza più domande scomode nella testa. Doversi preparare a rivedere la propria famiglia, non era già quella una risposta?
“…quindi mi ha organizzato una serata con lei e Max e, come sempre, non mi ha lasciato la possibilità di scegliere.”
Annalisa capì che si era di nuovo persa una parte della conversazione e cercò di capire tramite le ultime parole. “Tua sorella sa essere molto convincente. E che tipo di serata ti aspetta?”
“L’inaugurazione di una mostra fotografica di un amico di mio cognato e una cena non so dove.”
“E dei bimbi si occuperanno i tuoi?” Annalisa notò con soddisfazione che le tre ragazze si stavano alzando per andarsene.
“Sì, tre pesti al prezzo di uno. Sono un po’ preoccupato.”
“Ma no, staranno benissimo.” Mise in bocca un boccone ormai freddo. “E poi, anche a Vale farà bene staccarsi una sera da te.”
“Già.”
Annalisa fu grata del silenzio che seguì. Sapevano che certi pensieri non dovevano trasformarsi in parole o entrambi avrebbero iniziato a sanguinare. E le sue mancanze come madre e moglie erano uno di quegli argomenti tabù.
Sebastiano sbadigliò oppure comprese che era il momento di chiudere. “Credo che tornerò a letto da Vale. Due orette di sonno non mi farebbero male.”
Lei tirò un immaginario sospiro di sollievo, gli mandò un bacio e fece l’errore di incrociare lo sguardo di Andrew.
“Salutamelo” le bisbigliò lui.
Ad Annalisa rischiò di andare di traverso il cibo. Chiuse la chiamata e lo aggredì. “Perché devi sempre provocarmi quando c’è di mezzo mio marito?”
Lui si appoggiò allo schienale della sedia. “E tu perché sembravi così poco naturale a parlare con lui? Avevi fretta di chiudere e non gli hai detto di me.”
Annalisa si irrigidí. “Cosa te lo fa pensare? Tu non parli italiano.”
“Hai nominato Tokyo e non Osaka. E se hai mentito sul luogo, immagino che l’abbia fatto anche sul resto.”
Lei aprì la bocca per negare, ma le parole sembrarono incastrarsi in gola. Prese il bicchiere e lo svuotò. “Non potevo raccontare a mio marito di essere con un altro uomo.”
Andrew sollevò un sopracciglio. “Perché? Non siamo niente io e te.”
Annalisa avvertì di nuovo l’impulso di alzarsi e andare via. “Che cosa ne sai di relazioni, di come è meglio comportarsi per non ferire una persona a cui tieni? Conti solo tu e il tuo divertimento.”
Qualcuno dai tavoli vicino si era voltato a guardarla con disapprovazione.
“Il tuo modo per proteggere gli altri, invece, è scappare dall’altra parte del mondo?” Il tono di Andrew rimase basso. “Se vuoi prendertela con me, continua, tira anche in ballo Mineko. Altrimenti, chiediti perché preferisci discutere con un uomo che non è niente per te, invece che stare con la tua famiglia.”
Serie: Lascia che passi la notte
- Episodio 1: Osaka
- Episodio 2: Sbagliato e naturale
- Episodio 3: Conto alla rovescia
Quando ci si mette Andrew è un po’ un rotto in c**o, se mi concedi il francesismo. Però come fai a dargli torto? E lo hai fatto pure col senso dell’umorismo. Non gliela rendi niente facile ad Annalisa. A te invece sembra riuscire facilissimo far percepire cosa provano i tuoi personaggi. Complimenti come sempre.
Ciao Melania, un episodio scritto, come sempre, benissimo. I dialoghi sono una forza e mi ha colpito molto la caratterizzazione dei personaggi. Potevo percepire e vedere, l’ansia di Annalisa. Passiamo a Andrew 😍… Provocatore nato, ma non si può negare che nelle sue parole ci sia molta verità. Ha colto il suo interesse prima che lei abbia il coraggio di ammetterlo. Non vedo l’ora di leggere il resto. Alla prossima!
Molto ben calibrato questo colloquio telefonico a due, quasi a tre, sai cosa penso? Che Andrew sia la parte sana della coscienza di Annalisa, quella che fa le domande giuste, che insinua dubbi da chiarire. Brava Melania.
I dialoghi di questo racconto mi piacciono moltissimo perché sembrano veri e stuzzicanti. Andrew continua a comportarsi in modo detestabile, ma certamente anche una figura maschile così presuntuosa, egocentrica e a tratti, un po’ arrogante, ha un senso in questa storia e potrebbe svolgere una “funzione socialmente utile”. Spero tanto che nel confronto di questo Narciso con il buon Sebastiano, Annalisa diventi piú consapevole di quanto valga per lei l’uomo da cui si é allontanata, che aspetta a braccia aperte il suo ritorno.