Crepe

Serie: Un destino (S)critto male


NELLA PUNTATA PRECEDENTE: Non ho resistito alla tentazione, ma ne è valsa la pena. Finalmente un bacio.

Il rimorso, una volta risvegliato, non cade più nel sonno” 

Orestea di Eschilo

Clara era appena tornata, e la prima tappa non poteva che essere la casa dei nonni.

Abitavano a pochi passi dalla sua, in una di quelle case dove il tempo si appende alle pareti in cornici di legno.

Foto di Clara ovunque: da bambina con le trecce, da ragazza con gli occhi chini su una macchina da cucire, e in mille altre pose rubate da mani amorevoli.

L’aria sapeva di bucato steso al sole e di crostata di albicocche appena sfornata. L’arma segreta di nonna Angela!

Profumo di casa: più forte di un filtro magico, più irresistibile del canto delle Sirene.

L’aspettava sulla soglia, col grembiule a fiori e un abbraccio che sembrava volerla trattenere per sempre. Il nonno sedeva in poltrona, con lo sguardo un po’ perso, ma si illuminò appena la vide.

«Ahò, Dante! È tornata la pupetta nostra!»

Lui annuì piano, occhi lucidi. Clara gli accarezzò le mani con la tenerezza che si riserva ai bambini.

Rimasero così, per qualche istante, avvolti da un silenzio che diceva tutto.

Poi la nonna li richiamò in cucina e mangiarono insieme.

Clara parlava a raffica. Il viaggio in Corea l’aveva resa più loquace del solito. Il suo entusiasmo era travolgente, di quelli che o ti contagiano… o ti fanno venir voglia di farti bendare da Odisseo.

Il nonno la ascoltava con la pazienza di chi non può afferrare tutte le parole, ma si aggrappa ai sorrisi. All’improvviso parlò, con voce esitante. 

«Dicevano brutte cose… ma io lo sapevo che nun era vero. Angela, dìglielo pure tu!»

La nonna abbassò lo sguardo, poi lo rivolse a Clara.

Lei si sporse e lo abbracciò forte, come se potesse proteggerlo da tutto. Perfino dai ricordi dimenticati.

«Il mio supereroe in pensione.»

Lui accennò un sorriso. Sincero e innocente.

«Daje, nun piagne più» mormorò. «Dopo te do i sòrdi, così nun te ne vai ’n’antra vòrta.»

«Dopo usciamo e mi compri un gelato» sussurrò lei. «Non mi serve altro.»

Fu un pomeriggio denso di cose non dette, parole che si muovevano tra le tende come polvere sottile. Clara sistemava il bucato con la nonna, mentre il nonno sonnecchiava in poltrona. Aprì un cassetto che si era incastrato e, sul fondo, notò un foglio di giornale ripiegato con cura.

Lo spiegò.

Una foto in primo piano. 

Lei, stesa sull’asfalto.

Il titolo diceva:

Una fan isterica rovina la première di Moonlight Departure

Polemiche e meme virali dopo l’incidente davanti all’Hotel de Russie

La data era inequivocabile. In quei giorni Hyun-woo era a Roma.

Alcuni testimoni riferiscono che la ragazza avrebbe tentato di attirare l’attenzione dell’attore spingendosi oltre le transenne…

Il web non perdona: in poche ore, l’hashtag #FallingGirl ha raggiunto la vetta dei trending topic. Centinaia di meme, remix e parodie sono stati condivisi da fan coreani e italiani, mentre il management dell’attore si è rifiutato di commentare l’accaduto.


Clara rimase immobile. La voce le si incrinò, spezzata da qualcosa che le serrava la gola.

«Cos’è ‘sta roba? Lo scherzo di un ex allievo del nonno?»

Angela si mosse verso di lei. Le dita sfiorarono il bordo del giornale mentre sospirava.

«Che ne so, amore mio… Ce stava sempre appiccicato, a ’sto pezzo de carta. Poi un giorno l’ha ficcato là… e s’è scordato pure de quello. Come tutto er resto.»

Clara non aggiunse altro.

Dentro di lei qualcosa aveva cominciato a tremare.

Un’ansia sottile come una crepa nel vetro.

***

Talia era andata via. Voleva “tornare a respirare”, che tradotto nel suo linguaggio emotivo significava che non riusciva più a starmi vicino. Senso di colpa, rassegnazione, delusione. Non so dirlo.

Mi abbracciò con la promessa che avrebbe fatto di tutto per calmare Calliope.

«Nel frattempo, non fare altre stupidaggini» farfugliò.

Avevo annuito.

Mi ritrovai sola, con i miei dubbi.

«Ho perso almeno due ricordi. Uno legato a un episodio del passato. Uno al legame con una delle mie sorelle. Non posso escludere che siano di più. Poi lo strano commento di Dante. Come può il nonno di Clara ricordare qualcosa che non esiste più?»

Il suono del campanello mi riscosse.

«Magari è Hermes con una notifica urgente…no Persefone col bollettino infernale. Tuuuu?»

«Perché quella faccia?» esordì Lorenzo, con il consueto sorriso ironico. «Potrei pensare che non sei felice di vedermi.»

Entrò senza aspettare l’invito e si accomodò sul divano con la naturalezza di chi possiede il mondo.

«Mi hanno detto che hai perso un altro ricordo…»

«Le notizie corrono veloci.»

«Più di un fulmine. Ma con meno discrezione. Le Moire odiano le sorprese.»

Ci guardammo.

Lui prese un cuscino, lo accarezzò distrattamente.

«Lo so che l’hai fatto per amore. Ami le storie, ami le persone. Ma ogni filo che tiri… ne muove altri. Non puoi continuare così, non puoi prevedere cosa ti verrà strappato. Potrebbe essere qualcosa di banale, o qualcosa di essenziale. Come il ricordo della donna che ti ha cresciuto come una figlia.»

Fu come inciampare in un gradino invisibile.

Quell’attimo sospeso in cui il corpo crede di avere ancora terra sotto i piedi, ma il vuoto è già iniziato.

Una caduta silenziosa, ma irreversibile.

Mi sedetti.

Eravamo uno di fronte all’altro. Come pedine su una scacchiera divina.

«C’è dell’altro… Il nonno di Clara ricorda qualcosa che non dovrebbe.»

Lorenzo alzò un sopracciglio.

«Non mi stupisce. Il vecchio è immune al Fato, e non è del tutto connesso alla realtà che hai riscritto. La sua mente è piena di vuoti. Certe cose restano. Altre si perdono. È come una radio che ogni tanto capta frequenze proibite. O dimenticate.»

Trattenni il fiato.

Una parte di me lo immaginava, ma sentirlo dire era diverso.

«E tu sai cosa succede, quando una crepa non si chiude in tempo…»

«Diventa una voragine, e trascina tutto con sé» sussurrai.

«Esatto. E le Moire non amano ricucire quello che altri hanno strappato.»

Lorenzo si alzò. Sembrava meno ironico, meno Eros, più… emissario.

«Mi hanno chiesto di darti un messaggio.»

«Un avvertimento?»

«No. Un ultimatum.»

Lo sguardo era serio. Profondo.

«Hai cambiato il destino. Non solo di Clara, ma anche di chi le sta accanto. Hai scelto di scrivere, quando dovevi ricordare. Hai scelto di salvare, quando ti era stato chiesto solo di osservare.»

Mi si chiuse lo stomaco.

«Fermati. Se non hai la forza… riporta la vita di Clara sul binario originario.»

«E se non lo faccio?»

«… morirai. E Clara vivrà una vita tracciata da mani più esperte delle tue.»

Serie: Un destino (S)critto male


Avete messo Mi Piace7 apprezzamentiPubblicato in Fantasy

Discussioni

  1. Davvero pieno di sorprese questo episodio. Non mi aspettavo che andasse così, il nonno di Clara che riesce a ricordare è davvero una svolta inattesa. Ora ci sono in gioco tantissime vite, quella di Moirania in primis.
    Mi ha colpita tantissimo l’aggettivo finale: mani più “esperte”. Mi sono immedesimata in Moirania e ho sentito una specie di dolore consapevole. Lei ha un cuore puro, crede nell’amore, ha agito seguendo le emozioni e si, bisogna dirlo, è stata coraggiosa ma anche incosciente, come tutti i sognatori. Forse si salverà, imparera’ dai suoi errori e un giorno sarà “esperta” anche lei. Che tradotto significa avere la freddezza di fermarsi, ragionare, mettere da parte il cuore. Non so. Ho pensato che si, l’esperienza ci salva. Ma qualcosa di noi viene perso per sempre. Non che io giustifichi il pasticcio di pilotare un destino. Ma quella spinta che muove Moirana la conosco bene, ed è davvero difficile lasciarla andare.
    Divagazioni a parte, la trama si fa davvero interessante e sono curiosa di sapere il seguito!

  2. Ora che mi sono messo in pari con la lettura della tua storia, ti scrivo qui per non intasarti la casella di messaggi. Stai scrivendo un racconto, con un ritmo e una padronanza tecnica invidiabile, che tra l’altro fa trapelare tanta conoscenza in modo pacato ed elegante, senza mai farla pesare. Complimenti vivissimi.

  3. La casa dei nonni, con la sua atmosfera semplice, genuina e calorosa é un ottimo inizio di questo nuovo episodio. Il resto suscita una grande curiosità. Tra il dire e il non dire, c’é sempre qualcosa in sospeso. La tua piacevole narrazione con i suoi tempi ben calcolati, invoglia ad andare avanti nella lettura, sperando di sapere presto se e come se la caverà Moirana e quali saranno le conseguenze su Clara.

  4. Ho letto 5 episodi uno dietro l’altro. Devo dire che hai una spiccata capacità narrativa e sai gestire molto bene i dialoghi. Non ricordo se te lo avevo già detto in precedenza, ma riesci a equilibrare molto bene le parti descrittive e quelle dialogate. Questo rende il racconto molto fluido e scorrevole. Avevo immaginato che queste continue interferenze nel destino della sua cara amica avrebbero avuto delle conseguenze piuttosto gravi, la protagonista era stata avvisata più volte ma aveva continuato. Hai lasciato molte possibilità aperte, sto cercando di immaginare quali potrebbero essere le scelte della protagonista per trovare un modo di non deludere l’amica e allo stesso tempo salvare la propria vita. Sei stata molto abile a non svelare troppo, la curiosità rimane. Anche questo gioco tra divinità che si interpongono le une con le altre riprendendo le situzioni tipiche della mitologia classica è molto intrigante, alla fine in un modo o nell’altro stanno interferendo tutte, non so se in questo senso ci sarà qualche sviluppo o colpo di scena. Secondo me è un racconto ben riuscito, di quelli che si cercano intenzionalmente. Complimenti. Tu e Cristiana siete tra le più abili scrittrici che ho avuto modo di apprezzare.

    1. Grazie per i complimenti! Cristiana è anche una delle mie scrittrici preferite, quindi questo accostamento mi lusinga, anche se, devo ammetterlo, mi mette un po’ d’ansia. Ogni volta che inizio a scrivere un episodio cerco di trasmettere l’entusiasmo che provo nel riuscire a dare forma a ciò che mi frulla per la testa. La storia ha bisogno di tempo per sviluppare i vari intrecci: spero davvero di non annoiarvi e di non deludere le aspettative!☺️❤️

  5. Immaginavo ci fosse in gioco la vita di Moirania e la sua testa dura mi fa stare in pensiero. Bellissima e commovente la scena con i nonni. Contentissima per il ritorno di Lorenzo, è il personaggio secondario che mi piace di più in questa storia🤭Tanti complimenti come sempre!

  6. Un inizio quasi da favola e di ampio respiro. Descrizioni della casa dei nonni che ti immergono completamente in quella dolcezza fatta di odori e tocchi lievi.
    E poi, una inversione a U, sconvolgente anche se aspettata, che sfocia in un finale che fa venire i brividi.
    Non voglio immaginare quale sarà la decisione presa. Temo però, che qualunque essa sia, qualcuno si farà male per forza.
    Davvero molto intenso questo episodio. Forse, fino a ora, il mio preferito.

  7. “Abitavano a pochi passi dalla sua, in una di quelle case dove il tempo si appende alle pareti in cornici di legno.”
    Come entrare in una qualsiasi casa dei nonni. Una descrizione molto avvolgente e bellissima, particolarmente evocativa.

  8. Se ho ben capito, non è solo la malattia a non far connettere il nonno al presente. Forse Moirania ha sbagliato qualcosa, e quel qualcosa potrebbe salvarla? Penso che Moirania, con uno scambio di binari, abbia deviato il percorso del destino, ma anche se agli altri non è visibile, il passato resta. Ne è testimone l’articolo del giornale. Il racconto sta prendendo una piega che porta a una riflessione profonda. Brava Tiziana.❤️

    P.S.: “Entrò senza aspettare l’invito e si accomodò sul divano con la naturalezza di chi possiede il mondo.” Sicuroooo, e chi lo smonta? Ha l’appoggio anche di Freud.🤣

    1. Se ho ben capito, non è solo la malattia a non far connettere il nonno al presente. Forse Moirania ha sbagliato qualcosa, e quel qualcosa potrebbe salvarla? Penso che Moirania, con uno scambio di binari, abbia deviato il percorso del destino, ma anche se agli altri non è visibile, il passato resta. Ne è testimone l’articolo del giornale. Il racconto sta prendendo una piega che porta a una riflessione profonda. Brava Tiziana.❤️

      P.S.: “Entrò senza aspettare l’invito e si accomodò sul divano con la naturalezza di chi possiede il mondo.” Sicuroooo, e chi lo smonta? Ha l’appoggio anche di Freud.🤣

      1. Moirania ha fatto tutto quello che era in suo potere alla perfezione, ma ci sono variabili che non può dominare. Un malato di Alzheimer perde la capacità di conservare i ricordi e vive la realtà in modo differente.
        Ho utilizzato la metafora della radio perché penso che sia il modo più immediato per spiegare la sua posizione. Lui ha vissuto entrambe le realtà ma non è consapevole, nella sua mente i ricordi si alternano, li reinterpreta e li perde. Per questo è come una “zona franca”. Il foglio di giornale non è scomparso perché lui l’aveva con sé nel momento in cui Moirania ha eseguito la cerimonia.