Domande, risposte e richieste

Serie: L'eredità di Giacomo


NELLA PUNTATA PRECEDENTE: Ceres, nel corpo di una giovane insegnante, fa visita a Thomas. Dopo un attimo di stizza e accettate le sue giustificazioni l'anima, risponde alle domande

«Bene! Ora che ci siamo chiariti potremmo suggellare la pace con un brindisi. Ieri sera al ristorante ho sperato, ma questa ragazza è astemia e non hai idea di quanto io desideri assaporare del buon vino, sono letteralmente secoli che non ne bevo.»

Sorrisi, e buona parte della mia tensione svanì.

«Bianco o rosso?» gli chiesi.

«Rosso, nessun dubbio!»

Scelsi per il mio ospite una bottiglia di Foianeghe, prezioso uvaggio di Merlot e Cabernet proveniente dalle stesse generose colline di Isera dove si coltiva il miglior Marzemino. Gli proposi di accompagnarlo con salumi e formaggi, ma non volle nulla: «La ragazza non beve vino, ma in compenso mangia come un lupetto.»

Assaporò il primo sorso sciacquandosi la bocca, lo apprezzò, poi mi guardò e, nonostante usasse gli occhi dolcissimi dell’insegnante, percepii tutta la sua potenza, la sua conoscenza e la sua presenza.

«Cosa vuoi sentirti dire, Thomas?»

Indugiai, domande ne avevo molte.

«Vorrei capire qual è la tua realtà, ma, a questo punto, anche la mia.»

«Risposta semplice: io sono solo un’anima e tu un umano, quindi l’armoniosa unione tra un’anima e un corpo.»

«Quindi anima e corpo, pur uniti, sono realtà distinte?»

«Si»

«E quando il corpo muore l’anima sopravvive?»

«Si»

«È così da sempre?»

«No, prima eravate scimmie.»

«E cos’è l’anima?»

«Non mi è facile spiegartelo.» si fermò un attimo, pensoso, poi riprese: «È paragonabile a un sistema operativo che, sommato alle capacità di un corpo e di un cervello, dovrebbe dar vita a un essere meraviglioso, governato dalla ragione e ricco di sentimento. La riuscita, però, non è garantita e i libri di storia sono pieni di fallimenti. Comunque sia il processo di amalgama e miglioramento è ancora in corso.»

«Se le scimmie nostre antenate ne erano prive, da dove viene l’anima?»

«Per questa domanda non ho risposta. Se per l’umano il capire come sia stato creato, e da chi, è un continuo assillo, per le anime non è un problema: esistono e tanto basta. Posso dirti che siamo un flusso che si dilata assieme all’universo e, dove troviamo vita, andiamo alla ricerca di un corpo idoneo in cui fermarci ed evolvere. Un corpo fisico ci completa, assomma i sensi al pensiero e, te lo garantisco, è estremamente piacevole.

«Mi sembra di aver compreso che senza corpo la potenza dell’anima è minore. Ho capito male?»

«No, sia un’anima che un corpo toccano il loro massimo livello quando si uniscono in armonia. Senza la capacità di elaborazione e memoria di un cervello l’anima perde forza e un corpo, senza il supporto dell’anima torna a essere un animale governato dal solo istinto. È così ovunque, in tutto l’universo intendo. Tieni presente, comunque, che il cervello che avete ora è il risultato di centinaia di migliaia di anni di convivenza e crescita assieme all’anima.»

«Bene, non ho le idee molto più chiare di prima, ma ho capito il concetto.»

In effetti avevo compreso abbastanza bene le risposte di Ceres, dovevo solo ragionarci con calma, nel tentativo di assimilarle senza impazzire.

«Puoi dirmi quanti sulla terra sono a conoscenza di questo?»

«Con Jurgen e la sua squadra, dopo averli screditati allontanando l’interesse dai loro studi, entro certi limiti collaboriamo, sono affidabili e non hanno collegamenti con apparati militari. Altri scienziati, negli Usa e in Cina, stanno sperimentando con discreti risultati e questo è un pericolo che tentiamo di arginare.»

«Informare l’umanità non è il caso, vero?»

«Sarebbe disastroso. La certezza di una nuova possibilità provocherebbe un’ondata di suicidi. La vita perderebbe il valore che ha ora e assisteremmo al declino dell’umanità, probabilmente alla sua scomparsa. Sono cose già successe in altri mondi.»

«E io che ne sono a conoscenza potrò mai avere una vita normale? Ho il timore che questa esperienza possa minare il mio già scarso equilibrio.»

«Tranquillo, ho avuto dimostrazione della tua potenza e della tua resistenza e sono sicuro che non avrai problemi a gestire la tua vita.»

«Continui a parlare delle mie doti, ma fino al mese scorso non ne avevo il minimo sentore e anche ora, prendo per buono ciò che dici, ma non mi ci ritrovo.»

«Giacomo ti aveva “sentito” quando ancora eri un bimbetto che giocava con la sabbia. Quando sono sorti i problemi di giudizio per la ricollocazione ha pensato a te per poterli risolvere e direi che ha valutato bene. Anche tu, d’ora in avanti avrai la percezione delle tue facoltà e, se saprai amministrarle al meglio, potranno donarti una vita serena.»

Ceres smise di parlare e tolse i suoi occhi dai miei rivolgendoli al liquido che faceva roteare nel bicchiere che teneva in mano, riprese con una voce più morbida, quasi malinconica: «Quelle rare volte che mi ritrovo in un corpo mi torna il vago ricordo dei piaceri della carne e questo vino che appaga il mio gusto mi risveglia altri sensi, quindi, caro Thomas, è meglio me ne vada, prima che questa vecchia anima perda il suo buonsenso e indugi troppo su desideri che non possono essere suoi.»

Lo guardai tra il divertito e l’imbarazzato: « Mi stupisci Ceres! Credevo che voi anime foste solo puro pensiero privo di emozioni umane.»

«Finché non siamo in un corpo è così. Ma questa ragazza è nel meglio della giovinezza e io percepisco tutti i suoi sensi e se da una parte è piacevole dall’altra è un tormento.» Si alzò per andarsene, poi aggiunse: «Far bere vino a una donna astemia non è stata una scelta saggia, mi scuso con te e farò in modo che per lei non ci siano conseguenze disdicevoli. Ora la riporto a dormire.»

«Solo un momento Ceres, ho un’altra cosa importante da chiederti: Piero e Marisa non riescono ad avere figli e ciò li rende infelici, c’è una possibilità di aiutarli?»

Rifletté qualche secondo, la mano già sulla maniglia.

«Forse si, non sarebbe lecito, ma domani ti farò sapere. Ti parlerò anche di quel progetto che riguarda me e te, devo sapere cosa ne pensi. Buona notte Thomas.»

Serie: L'eredità di Giacomo


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Discussioni

  1. Io penso che nel tema anima/corpo un ruolo importante ce l’abbia la coscienza, caratteristica che ci.differenzia profondamente dagli animali. Cosa rimarrà di noi
    dopo la dipartita é un argomento su cui l’intera umanitá ha provato ad interrogarci….certo sarebbe un gran peccato che in nostro bagaglio etico, morale, intellettuale si disperdesse in un baleno.