Dramma in poesia. Atto sesto.

Serie: Dramma in poesia


Dramma in poesia

Atto sesto:

“Sussuri di dolore”.

Oggi.

La ragazza continuava a rammentare di quando era stata segregata per mano di Limone. Una mattina d’inverno la porta si aprì e non fu Limone a varcare la soglia. Era un giovane boscaiolo dai capelli mori. Aveva duri addominali scolpiti sul corpo, tanto dirompenti da farlo sembrare una statua di marmo bianco. Si chiamava Jack. Il ragazzo provò a liberarla ma senza successo. I giorni passavano. Limone giungeva da lei e quando se ne andava, Jack entrava nella casetta per portarle conforto. Il giungere del ragazzo le dava speranza. Poi il quinto giorno Jack decise di aspettare Limone per affrontarlo.

Qualche anno prima.

Agata fissò terrorizzata Thomas afferrare Greg e trascinarlo nella cantina. Quella notte Agata era intenta a cullare la bambina per farla addormentare mentre Thomas faceva entrare delle losche figure nella cantina.

Agata canticchiava mentre le lacrime per Greg le sgorgavano con la stessa intensità di un ruscello.

“Anima pura del cuore

intensa, elegante,

d’ardente furore

pien nell’amante.”

Thomas disse agli uomini di accerchiare Greg. Erano coperti da lunghe tuniche bianche. Sulle pareti erano dipinte figure sataniche.

“Piccola radice

emersa dal rosso,

che palpitar fece

il cuor d’amor mosso.”

Le figure denudarono Greg. Thomas aveva un sorriso malvagio stampato in viso. Dipinto con il più follemente orripilante colore.

Agata sentì una morsa al cuore e strinse la bambina abbracciandola.

“Cresci dal terreno

piccola radice, verso il cielo.

E quando giungerai a sfiorar

le morbide nuvole della pace eterna,

rammentami ed io un giorno

ti raggiungerò.”

Una mano strinse la spalla di Agata. Enrico Pali, il maestro della bambina, gli era dinanzi.

Oggi.

La ragazza fissò un attimo le cicatrici che aveva sul braccio destro ed una lacrima le rigò la guancia destra.

Rammentava fin troppo bene quella scena. Limone che entrava nella casetta e Jack che si lanciava sul ragazzo. Poi Limone cadde a terra ed uno schizzo di sangue la colpì al grembo. Forse c’era ancora la speranza per lei di uscire da quel luogo e rinascere dalla propria sofferenza…

Qualche anno prima.

Greg si liberò. Prese una tavola da terra e fracassò la testa di Thomas uccidendolo. Fuggito dalla cantina, baciò Agata ed i due fuggirono liberando gli orfani dall’orrore di quel luogo.

L’alba sorse ed Agata sperò che fosse vero tuttavia aveva imparato che la realtà non era mai dolce e bella come nei sogni. Quando il sole giunse esattamente sopra l’orfanotrofio, udì delle sirene giungere all’orfanotrofio. I servizi segreti stavano cercando Thomas. In realtà era un ex generale nazista fuggito al termine della seconda guerra mondiale. L’uomo era svanito. Trovarono Greg nella cantina, in una pozza di sangue. Il ragazzo era finito in coma.

Dopo una settimana Agata strinse la mano dell’amato ed una lacrime le uscì dall’occhio destro cadendo sulle labbra di lui.

Greg sollevò le palpebre.

Agata rimase paralizzata dalla gioia.

Greg le sorrise.

Agata scoppiò in lacrime.

Un uomo con addosso un lungo camice da dottore entrò nella stanza. Thomas sgozzò Greg dicendo di voler vendicare Gustavo.

Greg morì.

Oggi.

La ragazza vide la porta aprirsi. Probabilmente J.M.D. era tornato per porre fine alla sua vita.

Limone si rialzò in piedi con la pistola in mano. Jack cadde a terra e la ragazza iniziò a singhiozzare. Limone denudò Jack ed abusò del ragazzo per poi lasciarlo incatenato e sanguinante accanto a lei. Jack riuscì ad accarezzarle il viso e le chiese scusa per non essere riuscito a salvarla.

La ragazza vide J.M.D. entrare nella stanza rivelandole di essere Enrico Pali, lei non si ricordava bene di lui, ai tempi di Agata era abbastanza piccola.

Fine del sesto atto.

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