Dream Society

Arizona. In una vecchia e desolata fattoria vive Susan. Le ore della giornata sono accompagnate dalla fatica. Quella di raccogliere i pochi frutti della terra necessari a sopravvivere. Una terra arida che regala poche soddisfazioni, che non guarda in faccia a nessuno e non accetta compromessi. La regola è una sola : impegnati senza garanzia di un risultato.

Svezia. Un villaggio immerso nel candore della neve è la dimora di Gunnar. Per sbarcare il lunario passa la sua giornata a spostare cumuli di neve, per consentire agli abitanti di muoversi e uscire dalle proprie case dopo le intense nevicate che si susseguono, con piccole pause. Quelle che servono a Gunnar per attivarsi nella sua azione di sopravvivenza.

Francia. In quello che si può definire l’ultimo avamposto della terraferma, prima che l’oceano diventi l’assoluto dominatore, vive Francois. Si occupa della manutenzione del faro, il cui funzionamento impedisce alle navi di passaggio di diventare vittime del cumulo di rocce frastagliate che caratterizzano il promontorio.

Anno 2025.

Susan e Gunnar non si conoscono ma qualcosa li accomuna. La fatica e il grigiore delle loro giornate si accompagna a una varietà di desideri, di pensieri e di sogni. Susan, mentre si dedica a curare la sua terra sotto il sole implacabile, vola con la fantasia. E immagina una verde e lussureggiante distesa di campi dove poter raccogliere i frutti più disparati. Dai pomodori alle banane, dalle patate alle noci di cocco. E sembra gustarsi quei momenti nei quali si distacca dalla realtà, per immergersi in qualcosa di improbabile, dove un pomodoro cresce vicino a una noce di cocco. Dove la natura è al servizio dell’uomo e del suo deliziarsi.

Gunnar, mentre sposta decine e decine di metri cubi di neve, immagina sé stesso, in giacca e cravatta alle prese con le problematiche del suo villaggio, prima, e dell’intero suo paese, poi. Decisioni su decisioni da prendere che lo rendono orgoglioso del suo ruolo di risolutore di problemi. Come scalare la vetta del potere partendo da ciò che più facilmente si può incontrare lungo il percorso : la neve.

Francois si gode quello che ogni giorno gli viene regalato. Questo è quello che ripete di continuo ad amici e conoscenti. E lo fa mentre si occupa del faro come se fosse suo…anzi…come se fosse un legame vitale fra il suo corpo, la mente e il mondo circostante.

Semersooq. Groenlandia. Un sfera di cristallo domina la fredda e ghiacciata vallata. All’ingresso, una serie di tubi color acciaio illuminano un’insegna : Dream Society Inc. 

All’interno un labirinto interminabile di corridoi intrecciati conduce a una porta chiusa ermeticamente. Jack Harper, presidente del Consorzio Globale Agricolo Americano è davanti a diversi monitor. Di fianco, il presidente Svedese, Gardar Forsberg. Osservano attentamente quello che accade, come se stessero seguendo la fase finale di una delicata e complessa operazione.

In disparte rispetto agli altri il Primo Ministro Francese, Lambert Beaufils, non proferisce parola. Si limita a guardare…senza avvicinarsi.

Intorno a loro un nutrito gruppo di tecnici in camice color oro. Sembrano tutti impegnati in un’unica operazione : l’inserimento continuo di dati e la registrazione di immagini prodotte da monitor simili a quelli oggetto di attenzione meticolosa da parte di Harper e Forsberg.

Uno dei tecnici si avvicina ai due «come potete constatare tutto funziona regolarmente». Poi si rivolge ad Harper. «Signore, abbiamo i dati dei raccolti nel mondo dell’ultima settimana : sono in miglioramento. La fornitura di prodotti ortofrutticoli nelle zone da lei servite è in aumento. E’ ormai certa la sua conferma a capo del Consorzio. I risultati ottenuti sono decisamente oltre le migliori aspettative».

Mentre prende alcuni fogli da un tavolo, il tecnico si rivolge al presidente Svedese «i risultati dei sondaggi relativi agli ultimi sette giorni mostrano una crescita della popolarità. Le elezioni dovrebbero iniziare garantendole un discreto vantaggio rispetto al suo avversario politico». Forsberg annuisce mentre continua la sua osservazione di ciò che accade nei monitor.

Beaufils richiama l’attenzione. «Lui» indicando il monitor «non si comporta come previsto dal contratto». 

Il tecnico si avvicina al Primo Ministro. 

«Signore, lo vedo. Francois non sogna. E se non sogna non desidera. E questo, lo comprendo, non porta benefici alla sua causa. Ma è un progetto nato da poco e c’è ancora un certo margine di errore. Occorre fornire al sistema le giuste informazioni al fine di evitare il più possibile la presenza di variabili. O, al limite,  trasformarle in costanti. In poche parole, Signore, Francois è semplicemente l’uomo sbagliato nel posto sbagliato…ma si ricordi…siamo la Dream Society Inc….e impariamo rapidamente da quelli che possono essere i nostri errori. Per il bene dei nostri importanti e prestigiosi clienti».

«Lo spero bene» replica Beaufils.

«La speranza non ha niente a che fare con il nostro sistema assolutamente matematico. Raccogliere, immagazzinare e veicolare le energie di chi sogna l’impossibile non ha nulla in comune con la speranza. E’ esclusivamente un fattore di programmazione. E lo capirà presto».

Arizona. Anno 2027. Una donna, Susan, sta raccogliendo con fatica i pochi frutti della sua arida terra. E continua a sognare. Jack Harper ha appena concluso una conferenza stampa grandiosa. Il raccolto dell’anno è stato il migliore in assoluto, come qualità e quantità. E’ acclamato dalla stampa e dai maggiori distributori di prodotti agricoli. La rivista “Glamour” gli dedica la copertina come uomo dell’anno.

Svezia. Anno 2028. Un uomo, Gunnar, è intento come sempre a spalare l’abbondante neve caduta nelle settimane precedenti. «Verrà il tuo momento, Gunnar» dice tra sé «e finalmente questo paese si ricorderà di te. Hai grandi progetti. Devi solo riuscire a farti notare». Gardar Forsberg è stato appena rieletto con larga maggioranza. In un comunicato della Presidenza si rivolge con tono deciso «voglio far sapere a tutti coloro che stanno vivendo nel disagio causato dall’inverno freddo e dalle sue abbondanti nevicate, che il vostro Presidente è con voi…e non vi lascerà soli».

Francia. Anno 2029. Georges sbuffa, passa il suo tempo al faro di Frezon a pulire, sistemare e…brontolare. Si concede una pausa solo quando pensa a come cambiare le cose. Ma non sa esattamente dove e quando cominciare. Sa solo che accadrà…prima o poi. Mentre sistema alcune assi puntellate da chiodi arrugginiti, si avvicina un uomo. 

«Lei non è Francois».

«Chi è Francois?» risponde Georges.

«Il vecchio custode del faro. Non l’ha mai conosciuto? Un giorno, improvvisamente, è sparito e non abbiamo più avuto sue notizie».

«Buon uomo, io non so chi sia questo Francois. So soltanto che ha fatto bene ad andare via. Questo è un posto dimenticato…e basta» replica Georges.

«Forse ha ragione» aggiunge l’uomo «ma le rimane pur sempre la possibilità di sognare. Mi scuso del disturbo, volevo solo avere notizie» e si allontana.

Georges lo osserva allontanarsi mentre riprende a pulire e sbuffare. Lambert Beaufils, dopo un testa a testa con il suo avversario, viene confermato Primo Ministro per una manciata di voti.

Avete messo Mi Piace2 apprezzamentiPubblicato in Narrativa

Discussioni

  1. Ciao Rossano, questo racconto dà molto su cui riflettere. Sognare, in effetti, rende la vita migliore e ci aiuta a superare le difficoltà. Trovo estremamente originale che tu ne abbia fatto un'”energia” in grado di essere convogliata ed utilizzata. Bellissima storia, di quelle che rimangono impresse 🙂

    1. Ciao Micol,
      grazie dell’apprezzamento.
      Hai colto un aspetto “luminoso” (che non avevo preso in considerazione mentre scrivevo il racconto).
      Perché è ormai prassi consolidata quella dei “potenti” di metabolizzare i desideri più profondi…per costringere il genere umano a soddisfare la loro sete di potere. E, forse, in un futuro lontano qualcuno davvero trasformerà le energie che l’uomo libera, spesso inconsapevolmente, volando con la fantasia…chissà…

  2. “Susan, mentre si dedica a curare la sua terra sotto il sole implacabile, vola con la fantasia. E immagina una verde e lussureggiante distesa di campi dove poter raccogliere i frutti più disparati.”
    La fantasia può colorare la vita❤️