È solo un canto di sirena

Elyz. Questo il nome che le volli affidare non sapendo quello vero. Se mai ne avesse avuto uno. E mi riecheggia nella mente dopo trentacinque anni.  Forse son stato troppo stolto ma è accaduto l’impensabile quel Giugno del 1930.

I pescatori a volte si fissano nel non credere ad Ulisse e a certe cosiddette ‘Leggende’ ma la verità sta sul fondo del mare, ve lo dico io. 

Io e Richard Bloom rimanemmo lontano dalle nostre mogli per circa tre mesi. All’inizio non ci successe nulla di strano ma il pesce non arrivava! Stanchi e depressi ci adagiavamo sulla barca e Morfeo prendeva le redini della situazione. 

Le ore successive, persa la rotta ci trovammo in una sorta di vortice che chiamerei Maëlstrom per la sua intensità.

Cercammo in tutti i modi di allontanarci ma qualcosa cadde su di noi pesantemente. Si adagio’ sulla Imperiale seconda e non volle fare più ritorno alle sue origini.

Era una creatura bellissima. Il suo corpo nudo ricoperto dalle alghe era perfetto… ma era una sirena e io non avevo mai creduto nella loro esistenza.

Era spaventata,  infatti tremava vistosamente e quando mi avvicinai per accarezzarle il volto limpido e pulito da ragazzina si discosto’ velocemente cantando sonoramente.

Era solo una melodia si certo ma ti perforava l’anima e io non riuscivo proprio a staccarmi da lei. Era come un quadro, un regalo inaspettato. 

Il Maëlstrom si dissipo’ ma guardai la linea dell’orizzonte e pensai che molto probabilmente c’erano mille altre creature come lei nel mare, magari nascoste.

Richard non era affatto compiaciuto della bellezza della sirena che non ci disse mai il suo nome, anzi ne pareva turbato e ora capisco il perché. 

All’improvviso lei si tuffò e mi guardò come volesse dirmi  “Ciao amore mio.”

Ma mia moglie? Non potevo di certo innamorarmi di una sirena… avrei distrutto la mia vita per vivere su una barca con una mezza-donna! 

Sono passato da poco sull’Isola di Ozęf per vedere i pescherecci. Ormai mi reggo sul mio bastone ma quando guardo aldilà del mare, oltre l’orizzonte sento il suo canto e chiudendo gli occhi io la vedo. 

Elyz dei miei sogni. 

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