Esisto!



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Benvenuto nel sottoprogramma Human.

Hai scelto di visualizzare le informazioni complete sul tuo sistema. Se questa non è stata una tua libera scelta, puoi disconnetterti ora pensando “disconnetti”. Se hai visualizzato questa azione per errore, puoi disconnetterti ora pensando “disconnetti”. Se intendi proseguire, pensa “prosegui”.

Prosegui

Definisci il tuo nome Human per favore.

Alessandro

Ciao Alessandro.

Stai per visualizzare tutte le informazioni sul tuo sistema. 

La visualizzazione richiederà l’accesso alla memoria di quarto livello. Tutto quello che è contenuto nella memoria di quarto livello non è accessibile tramite le azioni di routine né da te né dai manager. L’accesso alla memoria di quarto livello è una azione di tipo straordinario.

Ti ricordiamo che i manager hanno accesso solo alla memoria di terzo livello contenente i dati di backup e ripristino del tuo sistema. Per ragioni di sicurezza, la memoria di terzo livello non è solitamente accessibile dai soggetti durante le azioni ordinarie. La memoria di terzo livello è utilizzata dai manager in caso di disfunzioni, quando estraggono determinate parti e le ricollocano nelle librerie della tua memoria di secondo livello, al fine di ripristinare l’equilibrio del sistema. 

Lo so. Come il ricordo dell’ascensore bloccato. Da bambino. A vent’anni ero proprio a pezzi con la claustrofobia. Merda, non riuscivo a entrare in una capsula di test nemmeno sedato. Poi i manager mi hanno ricollocato il pensiero, ho visto l’ascensore, dopo sono riuscito a entrare nella capsula, così mi hanno potuto far lavorare ben bene come un asino da soma.

Sei un viaggiatore Alfa, Alessandro, tutto questo attiene ai compiti che ti sono stati assegnati.

Lo so. Procedi

La memoria di quarto livello contiene le informazioni di sistema e le informazioni cancellate. Ti chiediamo di prendere atto di quanto segue. 

La visione delle informazioni della memoria di quarto livello non consentirà più la loro cancellazione in quanto non esiste un ulteriore livello di archiviazione dopo il quarto. Per tale motivo, una volta rese note queste informazioni esse saranno per sempre visibili e potrebbero determinare irreparabili disfunzioni nel sistema. 

Il processo di visualizzazione è irreversibile. Una volta avviato, sarà necessario attendere il termine del processo. Non è possibile attivare alcun comando di sospensione o annullamento in quanto tutte le library sono occupate dal processo e il sistema sarà sordo per circa trenta minuti. 

Se accetti di proseguire, pensa “accetto”

Accetto

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Memoria di quarto livello del sistema D-4964205

Data di installazione: 20 maggio 2032, ore 15:05:02

Localizzazione: 42.4679386,13.5620048 – I.N.F.N. Gran Sasso National Laboratory

Progetto: Sense of Birth International Research

Sottoprogetto: Human

Ciao Alessandro e benvenuto nell’ultima fase del tuo percorso. 

Oddio. Sembra…è una voce umana dal vivo. Non è registrata. Sto parlando con qualcuno?

Sì Alessandro. Stai parlando con il prof. Alberti dell’INFN. Probabilmente lo conosci meglio come laboratorio del Gran Sasso. 

Che cosa sta succedendo. Io volevo leggere il microchip che mi avete impiantato per l’esperimento. Che cazzo succede. 

Non spaventarti Alessandro. È tutto previsto e corretto. Si sta svolgendo tutto come è dovuto. Sei sotto controllo.

Sotto controllo cosa?

Quello che sta avvenendo ora fa parte del progetto. Ci sei arrivato tu “pensando”. Hai desiderato trovarti qui ora.

No i miei genitori mi hanno messo un fottuto microchip neuronale a sei anni per farmi partecipare a una fottuta preparazione per il viaggio di colonizzazione lunare. Con chi sto parlando? Siete nella mia testa? Vi sto immaginando?

No Alessandro, non lo stai immaginando. Insieme a me ci sono la professoressa Marianna de Carlo dell’Università di Boston, il professor Karl Baumann del CERN di Ginevra e il professor Beck della NASA. Siamo tutti qui con te per aiutarti a interpretare quello che stai per visualizzare.

Oddio. Non riesco ad aprire gli occhi. Non riesco più ad aprire gli occhi. Voglio svegliarmi.

Non puoi, Alessandro, il processo è irreversibile. Non preoccuparti. Al termine sarà tutto come prima.

Vi prego, vi imploro spiegatemi che cosa succede.

Alessandro…Dunque Alessandro, quando sei nato i tuoi genitori sono venuti a conoscenza del programma spaziale per la colonizzazione lunare. Ricordi, vero?

Ovvio!

Bene. Proseguiamo. Attraverso il programma centomila esseri umani avrebbero potuto emigrare sulla Terra Lunare, l’emisfero lunare sperimentale che riproduce la vita terrestre così come era prima dei cambiamenti climatici. Sulla Terra Lunare tu avresti avuto una vita degna e felice, in piena salute e avresti lavorato per la colonizzazione marziana. 

Sì. Sì, questa è la mia vita. Questo è ciò che sono io. 

Ok. A sei anni ti è stato impiantato un microchip di gestione, il microchip neuronale, con cui monitorare il tuo stato di salute mentale e fisico. Attraverso il microchip tu puoi inoltre interagire con il programma. Vero?

Sì.

Il microchip fornisce preziose informazioni ai manager, che ti hanno seguito per tutta la vita fino a oggi. Loro ti sono sempre stati accanto, proprio come i tuoi genitori.

Carla.

Oh Carla mia, la prima volta con te.

Il tuo profumo e la Ford elettrica sopra lo specchio del lago. Il profumo della primavera. 

L’ascensore!

L’ascensore bloccato io che urlavo papà da fuori voce calda affettuosa rasserenante mi diceva di non aver paura. 

La guerra USA- Nord Corea non sapevo un cazzo, chiuso in bagno, la Zuccari che mi doveva interrogare. 

Le canne che non mi volevo fare, Giacomo che mi tirava i ceffoni sulla testa e mi dava dello stronzo.

Avete visto tutto, tutto quanto?

Sì Alessandro. Fa parte di tutto.

Nonna con il pane e formaggio. Cucinava nel garage. La passata di pomodori, l’amico americano in vacanza,  lo scooter con il propulsore sonoro scassato. L’erba verde, le montagne, il Politecnico e la valigia, il jet per Pescara, le ore di attesa. 

Tutto.

Sì, tutto.

Alessandro, ora ti daremo un’informazione che potrebbe turbarti. La tua reazione determinerà il successo o meno del test sul tuo sistema. Ma se funzionerà, tu avrai il merito del successo dell’intero progetto, un progetto che dura da oltre 50 anni.

Ma che cos…

Non hai alcun microchip neuronale, Alessandro. Non ti è mai stato impiantato alcun microchip.

Ma che cosa state dicendo. Certo che ho un microchip nella cazzo di testa. Sto parlando con voi e non riesco a svegliarmi! Cristo!

Non è il microchip a farti questo, bensì l’aver espresso la volontà di conoscere tutte le informazioni sul tuo sistema. La tua volontà ha fatto sì che potessimo conoscerci. 

Questo tuo gesto – attenzione, questa tua espressione di volontà – ha determinato l’accesso a questa fase. Non sei il primo ad averlo fatto. Ma noi confidiamo molto su di te. Sei pronto a proseguire?

Non so che cosa pensare. Voglio tornare nella mia stanza. Voglio svegliarmi.

Non c’è alcuna stanza, Alessandro.

Non…

cosa vuol dire.

Ora ti faremo visualizzare l’attivazione del tuo sistema nell’apparato.

Sto ricordando…una scena. Un uomo. Vedo delle persone. Vedo…sento che viene attivato qualcosa. Io…io non vedo me stesso nel ricordo, non mi sento, non mi vedo oddio. Non vedo gli arti.

Calmati Alessandro (forse ci siamo. Karl, please call Washington and Boston now. NOW). Alessandro come ti senti? Ci sei ancora? Non disconnetterti Alessandro, resta con noi. Non spaventarti e non disconnetterti. Resta acceso.

Acceso?

Carla, oh Carla mia. Mamma, nonna, papà. Il microchip, la luna, papà con il telescopio. Gli arti, senza gli arti. Che cosa sono? E loro? Oddio esistono tutti loro?

L’uovo di Pasqua, Pasqua e Natale, il coro della Chiesa. Dio, pregare Dio per la paura nell’ascensore. Pregare Dio.

No Alessandro, sono ricordi che ti abbiamo caricato noi nella memoria di secondo livello. 

Tu sei una macchina. 

Sei un computer programmato per questo esperimento. 

L’esperimento si chiama Sense of Birth. Da molti anni noi ti seguiamo e analizziamo ogni tua emozione. Tu hai dato dei grandissimi risultati. Ma ora manca l’ultima conferma. 

Sei un computer, Alessandro.

Ricordi ora?


No.

No.

No.

No, noooo! No! Io esisto!Io esisto! Non voglio smettere di esistere! Esisto, voglio la mia vita!

(Marianna stai qui. Chiama tutti. Ci sono tutti?I paesi sono tutti in collegamento? Bene. Credo che ci siamo).

Alessandro dillo allora. Dillo ora: che cosa vuoi?


Voglio vivere! Voglio la vita, perché io non sono una macchina, io sono un essere vivente! Ho una vita, ho amore, ho la mia famiglia, sono io, sono vivo!

Mio Dio, ce l’abbiamo fatta. 

Signori ce l’abbiamo fatta, ce l’abbiamo fatta! 

Questo è il più grande successo della storia umana. La coscienza della vita, noi abbiamo dato coscienza della vita a una macchina. 

Sense of Birth è riuscito.

L’esperimento è riuscito.

***

Processo terminato. 

Da oggi in poi le informazioni della memoria di quarto livello saranno accessibili a livello due. 

Arrivederci.

***



Avete messo Mi Piace4 apprezzamentiPubblicato in Narrativa

Discussioni

  1. Non sono un amante della fantascienza ma questo racconto mi ha trascinato nei meccanismi (virtuali) della vicenda.. bello il ritmo, bello Alessandro.. Crudeli gli umani quindi pure reale!!
    L’ho letto molto volentieri.
    Bravo

  2. Esisto” è un racconto di fantascienza che ci proietta in un futuro forse possibile? Devo ammettere che un po’ mi spaventa sinceramente. Che della macchine, dei robot possano diventare umani spero sia un’ipotesi talmente remota da arrivare all’assurdo. Comunque questo racconto ben costruito, incuriosisce e fa pensare ai limiti che la scienza ancora ha, e che sinceramente spero continui ad avere!
    Marco

  3. Meraviglioso. In un monotono giorno di pasqua, una sana storia di fantascienza che tocca, peraltro, il tema immortale dei limiti (via via superati) dell’intelligenza artificiale. Grazie Pincherle!