Gli otto sfortunati rapiti.

Serie: Terrore sotto terra


Atto primo.

Si alzò in piedi stordito. Sam si guardò attorno, era ancora dinanzi l’enorme portone metallico e necessitava della password di Jack.

Flashback.

Il giovane ragazzo prodigio avanzò lungo i corridoi della GohokceTec, il curriculum con tre lauree in mano ed un egocentrismo che avvolgeva il tutto. Sam si sedette nell’ufficio. L’uomo lo scrutava. Lo vide estrarre un fascicolo, il progetto segreto G.H.Y.R.39, ciò che avrebbe tenuto impegnato Sam per i successivi dieci anni.

Atto secondo.

Furono amanettati. Mark e Jack avanzarono lungo i corridoi spinti da due uomini. Decine di persone li fissavano. Raggiunsero una sala ovale, un uomo li stava attendendo. Alto, moro con pelle chiarissima.

Miguel: Da dove venite? Chi siete? Cosa ci facciamo intrappolati qua?

Flashback.

Mark rinfoderò la pistola. Aveva un calo di zuccheri, il cadavere ancora caldo lo disgustava. Sarebbero arrivati presto a prenderlo, avrebbe perso tutto, cacciato e rimandato in patria. Sì accese una sigaretta osservando il corpo deceduto del generale. Aveva trovato l’uomo intento ad abusare di una ragazzina, intimandolo di fermarsi aveva ricevuto come risposta semplici insulti. Così lo uccise con un unico colpo alla testa, la ragazzina era fuggita di corsa ed ora aspettava semplicemente i soldati che sarebbero venuti a prenderlo.

Atto terzo.

I tre rapitori fasciarono nuovamente la ferita ricucita di Paul.

Primo uomo: Dobbiamo portarlo a destinazione, questi sono gli ordini.

Secondo uomo: Prima dobbiamo assicurarci che non rischi la vita di nuovo.

Primo uomo: Fate in fretta.

Terzo uomo: L’altro bersaglio sarà un problema, dovevamo tenerli nelle celle invece è andato tutto a rotoli.

Primo uomo: Pensiamo prima a Paul, poi torneremo per l’altro.

Lo videro sollevare le palpebre.

Paul: Siete stati mandati da loro, vero?

Flashback.

Vide il proprio paziente uscire dalla stanza e poco dopo un uomo entrare.

Agente: Signor Paul Deleb, – fece vedere il distintivo – servizi segreti nazionali, dovrei farle alcune domande.

Atto quarto.

Sollevò le palpebre lentamente. Qualcosa gli bloccava i ricordi, sapeva di chiamarsi Desmond eppure non ricordava quasi niente. La cella gli era crollata addosso con il terremoto. Desmond strisciò fuori dai detriti, si trovava in dei cunicoli eppure non comprese come ci fosse finito, solo vaghi ricordi. Si rialzò in piedi stordito domandandosi chi fosse in realtà.

Atto quinto.

Karl osservò le telecamere. Gli otto passeggeri erano divisi. Jack e Mark nelle mani dei primi rapiti, Sam e Desmond rispettivamente isolati, Emily, Greg e Liz insieme mentre Paul nelle mani dei rapitori. Karl sorrise, poteva iniziare il gioco.

Fine episodio.

Serie: Terrore sotto terra


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