I dubbi di Teo il teo-logico

«Prete, come lo chiami chi, pur potendo, non aiuta mai nessuno?» Rinchiuso nel confessionale l’anziano sacerdote sobbalzò a quelle parole rimanendo muto per qualche interminabile istante. Un silenzio ricco di interrogativi si impadronì di lui, facendo traballare le sue granitiche certezze. 

«Prete, hai sentito? Devo ripetere la domanda? Come lo chiami chi, pur potendo, non aiuta mai nessuno?»

«Ho sentito, ho sentito, grazie a Dio non sono ancora sordo.»

«E allora dammi una risposta.»

«Fratello—»

«Mi chiamo Teo.»

«Teo, sei venuto per confessare i tuoi peccati davanti a Dio o cos’altro?» 

«Vedo che a una domanda rispondi con un’altra domanda. Di solito voi preti avete sempre la risposta a tutto.»

«Nelle sacre scritture ci sono le risposte a tutto, basta aprire il cuore a Dio.»

«Bene, allora dammi questa benedetta risposta.»

Il prete aveva ben compreso dove quell’uomo sconosciuto voleva andare a parare. Ripresosi dallo stordimento rispose: «Chi non aiuta, pur potendo, pecca di omissione. Ti cito testualmente le parole tratte dalla lettera di San Giacomo: “Chi dunque sa fare il bene e non lo fa, commette peccato”».

«E questo vale per tutti?»

«Vale per tutti, donne e uomini, indistintamente.» 

«Tutti, proprio tutti? Vale anche per Dio?»

«Dio è al di sopra di tutto e di tutti, non va giudicato.»

«Allora è protetto da una immunità ad personam, immunità divina, ecco come la chiamerei.»

«Attento a come parli! Ti stai incamminando su una strada pericolosa, stretta come la lama di un rasoio.»

«Stammi ad ascoltare, allora. Dov’è Dio quando un popolo viene massacrato? Dov’è Dio quando dei bambini innocenti vengono lasciati a morire di fame? Dov’è Dio quando uomini e donne vengono trattenuti in ostaggio per mesi, anni, in condizioni disumane? Si volta dall’altra parte?»

«Ma cosa dici! Dio ha creato l’uomo libero, nel bene e nel male.»

«Male! Se un pazzo, un dittatore squilibrato scatena l’olocausto nucleare, Dio lo lascia fare? La libertà di uno vale la vita di miliardi di persone?»

«Questo è il libero arbitrio, Dio è onnipotente ma ci lascia liberi di agire in piena autonomia.»

«E se gli uomini si dovessero estinguere, Dio come si comporterebbe? Salverebbe almeno una coppia fertile per garantire la continuazione della specie o rimarrebbe irremovibile nel suo principio?»

«Noi uomini non possiamo comprendere il disegno divino.»

«Voi preti vi salvate sempre in corner con queste risposte evasive. Quindi Dio non è mai responsabile di nulla, la colpa ricade sempre sull’uomo. Gli è riuscito male, l’uomo, un po’ meglio la donna, ma nonostante ciò non fa nulla per porvi rimedio; per Dio l’uomo è perfetto nella sua imperfezione, così continueranno a nascere sempre i malvagi, gli psicopatici, i tiranni, i pazzi furiosi, le persone handicappate e quelle con gravi malattie genetiche, tutto nella sua totale indifferenza. Ammettilo, qualche colpa ce l’ha, ma la fede è cieca e non ti fa vedere, nasconde tutto.»

«Le tue parole sono dettate dal diavolo, torna nella grazia di Dio.» 

«Quando siete a corto di argomenti salta fuori il diavolo, a qualcuno bisogna pur dare la colpa, mi sembra di sentire il solito disco rotto. Incutere paura nelle persone semplici sbandierando il diavolo in faccia come uno spauracchio non ti fa onore.» 

«Ma se tu credi in Dio e segui i suoi comandamenti non cadrai nelle mani del diavolo, ti salverai.»

«Così, dopo che Dio ha creato un mondo che assomiglia più a un inferno che a un paradiso, dovrei sperare nell’esistenza di un nuovo mondo dove tutto è perfetto?»

«Come fai a dire che questo non è perfetto, l’universo rispecchia la grandezza di Dio.»

«Grandezza! Inutile e insensata megalomania la chiamerei io. L’universo è uno spreco infinito di materia, e poi per cosa? Per delle immense palle di fuoco che vagano senza meta nello spazio con un codazzo di piccolo corpi celesti al seguito?» 

«La nostra stella ci dona il calore che permette la vita.»

«Ma lo sai che la terra riceve soltanto un miliardesimo del calore prodotto dal sole? È come se mettessimo il riscaldamento al massimo in uno scantinato di un grattacielo per riscaldare di un centesimo di grado il centesimo piano, una pura idiozia.»

«L’uomo è una creatura limitata, non può comprendere tutto.»

«Però la dottrina cristiana mi vuole far credere che Dio creò il mondo in sei giorni e che il settimo si riposò. Io, invece, ho una teoria tutta mia.» 

«Sono curioso di sentirla, continua.»

«Dunque…una entità sconosciuta, che tu chiami Dio, ha creato la materia visibile e invisibile e  tutte le sue leggi fisiche e chimiche che la regolano, poi ha dato il La e tutto ha avuto inizio col Big Bang. Da quello scoppio primordiale non ha fatto più nulla. Capito prete, nulla. Gli elementi hanno iniziato ad amalgamarsi, a espandersi, a modificarsi nel tempo fino a oggi, e continueranno a farlo all’infinito. Considerato un numero illimitato di stelle la probabilità che almeno un loro pianeta con caratteristiche idonee ad accogliere una qualche forma di vita possa esistere, esiste, anche se remota. Quindi, tutto quello che può sembrare impossibile non lo è se materia e tempo sono infinite. Ti faccio un esempio banale: se cercassi di fare canestro bendato, non sapendo neanche dove si trovi e lanciando a casaccio e in tutte le direzioni delle palle, prima o poi lo centrerei, magari non basterebbe il mio tempo terreno – tutta la mia breve vita – ma se fossi immortale, se avessi tempo e palle infinite a disposizione ci riuscirei di sicuro. Tutto quello che a noi appare improbabile, assurdo o inimmaginabile col tempo si verificherà, non sappiamo quando ma succederà. Noi uomini siamo il risultato di questa continua evoluzione iniziata per caso milioni di anni fa con le prime forme di vita unicellulari, parimenti nulla esclude che, sempre per caso, questa evoluzione termini e la specie umana si estingua. L’universo continuerà ad espandersi e a modificarsi anche senza di noi, magari dando l’opportunità a nuove forme di vita diverse dalla nostra di stabilirsi chissà dove è chissà quando. Se per ipotesi la terra venisse centrata da un asteroide gigante – possibilità remota ma pur sempre esistente – l’umanità come la conosciamo noi finirebbe, ma non l’universo, che non verserebbe una lacrima per la nostra scomparsa. Siamo del tutto irrilevanti, altro che al centro del mondo.»

«Senti fratello, ho ascoltato le tue farneticazioni in silenzio. Adesso non voglio sentire altro. Io mi tengo il mio Dio che mi dà la speranza nella salvezza spingendomi a vivere con coraggio. Diversanente da te non sono pessimista, vedo una luce in fondo al buio, altrimenti questa vita non avrebbe senso.»

«Su questo non avevo dubbi, però, prete, un po’ ti invidio, nascondere la testa sotto la sabbia come fanno gli struzzi non è un’idea del tutto sbagliata. Chi non si pone tante domande e prende per buono tutto il pacchetto che gli è stato confezionato dalla Chiesa vive felice nella speranza di quella illusoria salvezza, ma non sarà più un uomo libero, sarà solamente uno schiavo di Dio.»

«Hai detto bene, questo è quello che voglio, essere suo schiavo.»

«Libero di farlo. Io non voglio essere schiavo di nessuno. Sai qual è la differenza tra me e te? Che la tua fede ti dà certezze, mentre io, purtroppo, coltivo solo ipotesi.»

«Che Dio possa aprirti la mente, fugare ogni dubbio e farti ritrovare la serenità.»

«Ti ringrazio prete. Con te sono stato franco—»

 «Ma non ti chiami Teo?»

«Spiritoso! Senti Prete, se non ti disturba verrò a trovarti nuovamente per continuare il discorso.»

«Io sono sempre qua, fratello, che Dio ti benedica.»

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Discussioni

  1. Davvero molto interessante questa tua riflessione e bello anche che tu abbia ‘resuscitato’ il nostro amico Teo che ama fare tante domande e seminare dubbi anche nelle teste dei positivity-addicted come me.
    Non sto a esprimerti il mio pensiero, giusto per non divagare e dare lo spazio suo al testo, però sarebbe bello mettere tante cose dette/scritte in un pentolone e mescolare. Perché alla fine, non c’è nulla di sbagliato e nemmeno niente di giusto, né da una parte e nemmeno dall’altra e l’intelligenza dei due interlocutori (o dell’autore? ) sta nella loro grande capacità di ascolto.
    Complimenti per questo testo originale.

  2. Ciao Fabius, ha scritto un testo potente. Un confronto che ha un suo perché in questo particolare momento storico. Mi piace molto il tuo stile: affronti tempi complessi e difficili con maestria, ironia e con un linguaggio scorrevole. Bravissimo 👏👏👏

  3. Ciao Fabio, a un certo punto ho pensato che ti saresti addentrato nel Vecchio Testamento, dove Dio era tutt’altro che caritatevole, che poi altro non è che ciò su cui si basa l’attuale conflitto che è sotto gli occhi di tutti… invece, il buon Teo propone una sua teoria, quantomeno razionale, se non scientifica, sulla nascita dell’universo e la sua (nostra) evoluzione, facendo chiudere a riccio il pretino, forse alle prime armi. Ho letto proprio con piacere. A presto

    1. “Teo, hai sentito, Paolo ha trovato qualcosa di logico nella tua teoria.” Teo ti ringrazia. Rileggendo il commento di Concetta Paternuosto forse Dio non si è accorto di noi, altrimenti qualcosina per rimetterci in riga l’avrebbe fatta. Con la teoria darwiniana dell’evoluzione la figura di Dio difficilmente si concilia con la dottrina millenaria della Chiesa. Forse, nelle fantasticherie di Teo potrebbe esserci qualcosa di vero.

  4. Affascinante l’ipotesi di Teo su un universo creato da un Dio pigro e annoiato. Quindi, l’umanità, essendo la conseguenza della materia che muta all’infinito, deve solo sperare che il Creatore non si accorga della sua esistenza: potrebbe vederla come la muffa sul formaggio. Pensavo poi: e se Teo fosse un dubbio del prete? Aspetto la seconda confessione🙂

    1. Tu, Concetta, che porti un cognome impegnativo, Paternuosto, forse hai una via di contatto diretta o almeno privilegiata con Dio. Spero tu possa replicare con cognizione di causa alle fantasie di Teo sull’esistenza di Dio, di quel Dio pigro e annoiato che non si fa mai vedere. Non so se ci sarà un seguito, lascio però la porta aperta, non si sa mai. Grazie della lettura.