Il bambino dalle storie già scritte
Serie: Il bambino dalle storie già scritte
- Episodio 1: Hole
- Episodio 2: Guarda! Guardami!
- Episodio 3: Infinito dimenticare
- Episodio 4: Il bambino dalle storie già scritte
- Episodio 5: Il Deserto
STAGIONE 1
«Lui venne da me quel giorno, ma io non vidi nulla. Era come se una stella fosse caduta sul mondo, ma allo stesso tempo si fosse dimenticata di esserlo. Scappava dal suo universo per restare nel deserto dell’infinito.
Forse è per questo che ci siamo incontrati.
Io cercavo un modo per tornare a casa, lui cercava uno spazio dove potesse continuare a correre senza fermarsi.
Lui era già stato scritto.
Tutto ciò che c’era nel deserto era già stato raccontato.
Bastava soltanto vederlo, per poter tornare a casa.
Lui era la chiave, ed io l’unica storia che non era stata ancora narrata.»
– Ava
L’autrice:
Quando ho scritto di Hole, pensavo a come molte persone vivono in una sorta di fuga da sé stesse, incapaci di guardarsi dentro per davvero. Hole è il simbolo di chi corre senza fermarsi, cercando disperatamente di evitare il confronto con ciò che lo abita. Il deserto che attraversa non è solo un paesaggio fisico, ma un riflesso della sua condizione interiore: un luogo vuoto, vasto e solitario, che rappresenta l’incapacità di fare i conti con il proprio io.
Hole è intrappolato in una corsa infinita, forse alla ricerca di un qualcosa che non saprà mai raggiungere, perché ciò che sta cercando è dentro di lui, ma lui non riesce a vederlo. In molti casi, è più facile sfuggire alle proprie paure e insicurezze, correndo lontano, piuttosto che fermarsi e affrontarle.
Il deserto simboleggia il vuoto che nasce dal rifiuto di guardarsi dentro. È un paesaggio che non cambia, che rimane immutato, fino a quando non si è pronti ad accettare la propria vulnerabilità.
Ava, in questa visione, rappresenta qualcuno che è in grado di vedere ciò che Hole non può: la necessità di confrontarsi con sé stessi, di fermarsi, di osservare. È solo attraverso l’incontro con lei che Hole inizia a prendere coscienza della sua esistenza. Ava, pur nel suo smarrimento e nella sua ricerca, ha la consapevolezza che il ritorno a casa non è un viaggio esterno, ma un processo di auto-esplorazione.
Il “ritorno a casa” di Ava non è solo fisico, è il ritorno alla consapevolezza di sé, un passo che Hole deve ancora compiere. Lui è la chiave, ma non nel senso tradizionale: è la chiave che apre la porta del nostro inconscio, quella porta che spesso preferiamo tenere chiusa per paura di ciò che potrebbe esserci dietro.
Questo racconto, quindi, diventa un invito a guardarsi dentro, a smettere di correre lontano da sé, e ad affrontare quella solitudine interiore che spesso ci spaventa.
Solo fermandosi, solo accettando la propria vulnerabilità, si può davvero tornare a casa.
Serie: Il bambino dalle storie già scritte
- Episodio 1: Hole
- Episodio 2: Guarda! Guardami!
- Episodio 3: Infinito dimenticare
- Episodio 4: Il bambino dalle storie già scritte
- Episodio 5: Il Deserto
Complimenti, davvero molto bello. Un’ottima fiaba per adulti.
Cara Dorian, la bellezza del deserto è, per molti versi, irraggiungibile. Bizzarro pensare come un luogo tanto ostico per il corpo possa essere così benefico per lo spirito.
E’ nel deserto che Gesù cerca sé stesso: .
Hai ragione, certo. Scopriremo delle vulnerabilità, ma il deserto ci dirà anche qual è il nostro talento. E sarà altrettanto difficile accettarlo… soprattutto, sapere verso chi, verso cosa indirizzarlo.
A presto
Complimenti a Dorian per questo bellissimo episodio e anche a te, Robért, per la tua riflessione sul deserto. In effetti, non è un caso che nella Bibbia sia tanto presente questo luogo, non solo in senso fisico, ma proprio come simbolo della ricerca di sé stessi.
Grazie @ariannapaju di aver accolto il mio invito alla lettura su queste considerazioni di @Dorianthoughts , credo sia anche l’occasione. opportuna per invitare, allo stesso modo, Dorian a leggere il tuo testo
“Passeggiata al lago”, dove potrà trovare la citazione biblica sul Tempo che
poi ha un scatenato questo loop.
Bellissimo!