
Insetticida
«Sarebbe ora che la sussistenza ci dia un po’ di insetticida».
«Slim, siamo nel delta del Mekong e se la sussistenza invia uno Huey i charlie lo abbattono» disse Joe. «Per quel che mi riguarda è meglio che ti dai una calmata e pensi a combattere, e soprattutto a sopravvivere». Strinse l’M16A1.
Anche Slim tenne stretto l’M16A1.
La pattuglia dello USMC avanzò nella giungla. Era uno schifo di buco umido, verde e pieno di animaletti pronti a mangiare un uomo, che fosse caucasico, afroamericano od orientale. I charlie erano il problema minore.
Continuarono a muoversi in colonna, poi Slim riprese a lamentarsi. «Dannate zanzare!».
Joe lo volle ignorare.
Ma Slim era così esasperato che agitò l’M16A1 ed esplose una corta sventagliata.
La foresta si zittì, poi Joe perse le staffe. «Ma sei scemo? Se spari così a caso, arrivano i charlie!».
«E che arrivino, perlomeno sarebbe meglio combattere degli uomini piuttosto che questi insetti microscopici».
Joe aveva tutta l’intenzione di fargliela pagare, ma decise di fare finta di nulla. Ormai il danno era fatto.
Proseguirono la ricognizione, poi l’aria si riempì di un ronzio.
«Devono essere i nostri. Quelli a elica. Dei Mustang?» ipotizzò un buon diavolo di Sacramento.
Prima che Joe potesse rispondergli rimase inorridito al vedere delle strutture di carne e zampe che volavano verso di lui.
Dopo un attimo di paura, capì che erano zanzare, zanzare grosse quanto un uomo!
Slim perse la testa e sparò delle sventagliate. Aveva gli occhi allucinati.
Le pallottole tranciarono zampe, corpi e ali, ma poi quelle altre arrivarono all’attacco e trafissero i marine.
«Aiuto, aiuto, aiuto!».
Joe vide Slim essere trafitto da una puntura che proprio l’aveva trapassato dall’addome alla schiena; anche il buon diavolo di Sacramento fece la stessa fine pochi istanti dopo.
Il sangue stillò e Joe, spaventato, fuggì. Il resto della pattuglia era stato sterminato da quelle zanzare gigantesche.
Raggiunse le rive del Mekong e vide uno Huey. Tremando, mise mano a un fumogeno e lo lanciò in terra, poco distante da lui.
Si alzò una voluta di fumo arancione e lo Huey gli si avvicinò fino a quasi atterrare.
Joe salì a bordo.
Uno dei mitraglieri disse: «Siamo della sussistenza, stiamo portando dell’insetticida!».
«E ce ne vorrebbe di tanto».
Un altro mitragliere chiese: «Dov’è la tua pattuglia?».
«Tutti morti…». Non volle dire come.
Lo Huey riprese quota, ma dalla foresta partì un razzo che tranciò la coda al mezzo ad ala rotante.
Precipitarono a terra con uno schianto di lamiere che strillavano, poi tutto si acquietò.
Joe uscì dal relitto, aveva una ferita alla testa, e vide arrivare qualcuno.
I charlie!
Erano stati i charlie, e questi portavano al guinzaglio le zanzare grosse come un uomo.
Joe aveva scoperto l’arma segreta del nemico.
Avete messo Mi Piace1 apprezzamentoPubblicato in Sci-Fi
Stavo pensando “meglio i Vietcong delle zanzare”, ma poi è arrivata la bordata finale 😀
Vedo che stai rispolverando i miei racconti. Bene. Grazie mille!
“Dopo un attimo di paura, capì che erano zanzare, zanzare grosse quanto un uomo!”
😂 😂 😂
Ah ah ah 🙂
Qua metti assieme storia e fantasia in un modo che sorprende il lettore.
Ho letto poi nella tua risposta ad Ale che hai preso spunto dalle Sturmtruppen: solo per questo, mille punti in più! 😁
Ciao Sergio! Grazie!!!
Come arma segreta le zanzare giganti sono piuttosto creative. Bel connubio tra storia moderna e fatascienza
L’idea mi è venuta leggendo delle strisce comiche delle Sturmtruppen di Bonvi!
Grazie!