
Intrattenimento ai tavoli
Quando Luca finì di mangiare si accorse di aver dimenticato il portafogli a casa.
Arrivò il proprietario del locale avvisato dalla cassiera e gli chiese come avesse intenzione di pagare. Aveva mangiato degli spaghetti al cocco, delle linguine fagiolini e tonno, e un brasato di paguro accompagnando tutto con del vino di San Pedron, prodotto per la prima volta da Marco Polo durante il suo soggiorno in Cina nel 1283. Luca rispose che quello che poteva fare era lavare i piatti, o, in alternativa, intrattenere gli ospiti con del cabaret.
Il proprietario, visto che non aveva bisogno di lavapiatti, accettò la seconda ipotesi, e Luca iniziò a deliziare i presenti con battute sagaci.
«Qual è il colmo per un barbiere?» disse ad una donna che si trovava al tavolino vicino l’uscita.
Lei rispose che non lo sapeva e lui disse: «Non essere tagliato per il lavoro».
E tutta la sala rise. Luca aveva bevuto quasi un litro di quel vino ed era piuttosto alticcio.
Poi si avvicinò ad un uomo che si trovava insieme alla sua famiglia a degustare dei cannelloni alla zucca e gli disse: «Cosa dice un’anatra quando le chiedono dove preferisce passare la serata?»
«Non saprei…»
«Qua».
E tutti risero a crepapelle.
Ancora si avvicinò ad un tavolo dove vi erano due gemelle diverse e chiese: «Sapete di che razza sono due gatti gemelli?»
Le ragazze non capivano e lui rispose: «Siamesi».
«Ahahah!» risero le due, «Non ridevo così da quando nostro padre comprò due margherite dal fioraio al posto delle pizze che aveva chiesto nostra madre. Ahahah!» fece la più snella.
Dopo la battuta: «Chi è più anziano tra Pupo, Jovanotti, e Vecchioni» la sala rideva ormai alla grande, tanto che ad un giapponese che si trovava ad un tavolo vicino il fondo sala andò di traverso l’insalata e dovettero portarlo via per soccorrerlo nel vicino ambulatorio.
La serata stava andando bene, quando il cameriere uscendo con una portata lo interruppe: «Era per lei la bistecca di Pernice Nordica?»
Luca, preso dalla piacevolezza del momento disse: «Quella se la mangia tua sorella, se è come il brasato che ho avuto stasera». Ancora tutti a ridere, mentre il cameriere si recava al tavolo 3 e serviva il piatto ad una signora che si trovava insieme al marito.
«Grazie» fece la donna. «Era proprio quello che volevo, fratellino».
Euforico per la riuscita della serata Luca continuò: «Che si può dire di questo locale? Non certo che mancasse la fantasia ai proprietari…guardate queste tende» e indicò la finestra che si trovava alla sinistra della cassiera «devono essere state disegnate durante un party in spiaggia…all’autore non hanno fatto l’alcool test». «E che dire di queste piante che si trovano all’ingresso: da dove provengono dall’Indocina? Hanno un colore tra l’ambra sporco e il giallo frittata di patate».
Tutti ridevano a più non posso mentre molti avevano il cellulare in mano e riprendevano la scena.
«Sarebbe un posto da non visitare più» disse un uomo ad un tavolo laterale che stava mangiando una pizza tartufo e fave.
«Già…» continuò Luca «Il proprietario ha una statura che è media tra un puffo e un barboncino e porta una parrucca».
In quel momento accorse il titolare richiamato dai camerieri.
«Come si permette! Adesso mi paga il conto o chiamo i carabinieri…»
«Perché avete anche un telefono qui? Siete all’avanguardia!»
Dopo qualche minuto, intervennero i carabinieri che arrestarono Luca, mentre ormai la scena era ripresa da ogni angolazione dai telefonini dei presenti.
Il titolare del locale nel tumulto perse la parrucca e rimase a testa scoperta.
«Adesso lei si farà come minimo tre mesi di carcere e dovrà pagare una bella multa…» disse uno degli ufficiali.
Per finire in bellezza la serata, mentre veniva ammanettato Luca si rivolse nuovamente alla sala e disse: «Sapete qual è il colmo per un carabiniere? Arrestare il cemento prima che sia armato».
Ci fu un’esplosione di risa, dopodiché Luca fu portato tra gli applausi della folla al comando.
Mentre andava via continuava a sbeffeggiare i carabinieri e fare smorfie per far divertire la folla.
Dopo quella serata, però, di Luca non si seppe più nulla. Qualcuno dice di averlo visto in Indonesia a dar da mangiare ai cavalli, altri in Norvegia a spalar la neve, anche se la leggenda narra che fosse stato più volte visto a Timbuctù a vendere giornali vicino i bar, e a caricare ferraglia sulla sua moto a traino.
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Molto divertente, soprattutto le battute!
Grazie, contento sia piaciuto.