
Karmakoma
Serie: Profanarium Giubilaris
- Episodio 1: Profanarium Giubilaris
- Episodio 2: La verità è sempre in esilio
- Episodio 3: Karmakoma
- Episodio 4: Le Statuette di Terracotta
- Episodio 5: L’ombra dei Marsigliesi
STAGIONE 1
Bruno si impone di sopravvivere, sopraffatto dall’istinto, compiendo una manovra disperata. Una sterzata a destra lo fa sbandare, abbattendo il guardrail e trascinandolo nei campi adiacenti alla statale. Il furgone sbanda, ruotando su se stesso finché un cipresso lo ferma bruscamente. L’impatto è violento e Bruno perde i sensi.
Il silenzio cala, rotto solo dal sibilo del vento e dal gocciolio della pioggia. Il vento sferza quel sipario calato su un dramma rosso sangue, nasconde la scena dell’incidente.
“Oh cazzo, questo si è fatto proprio male!”- il camionista impreca cercando di afferrare il telefono sul lato destro del sedile. Non riesce neanche a ricordarsi il numero dei soccorsi, alza gli occhi e li vede attaccati sul vetro del cruscotto. Finalmente una voce femminile risponde alla chiamata. “ Dovete correre, c’è appena stato un incidente sulla statale Cassino-Atina.
” Ma lei chi è, a che altezza è successo…”- Chiude la comunicazione. Non ha il coraggio di dire altro. Tiene gli occhi sbarrati tutto il tempo in attesa di vedere le luci blu lampeggianti arrivare.
Bruno viene trasportato d’urgenza al pronto soccorso per le cure del caso. La polizia stradale inizia i rilievi per ricostruire l’accaduto. Il furgoncino incidentato rimane incustodito sotto l’albero di noce in attesa del carro attrezzi.
Ormai è notte inoltrata. La maggior parte delle persone presenti sul luogo dell’incidente si allontana, incluso il camionista che viene portato in commissariato per la deposizione. Un’auto, però, si è attardata ad osservare la scena. Due uomini con fare sospetto si avvicinano al furgone incidentato. Sembrano interessati a qualcosa all’interno del mezzo, forse dei pacchi che pendono dal vano di carico. Dopo aver frugato brevemente, i due uomini si allontanano di tutta fretta.
Dal rapporto della Stradale mancheranno due Statue al conteggio. Non ci sono resti di ceramica bianca sul manto stradale. Quindi qualcuno le ha sottratte dal furgone. Qualche sciacallo occasionale o qualcuno che in maniera premeditata era appostato in attesa del sinistro poco accidentale.
Bruno è ancora semi incosciente quando il Maresciallo dei Carabinieri Vitaliano Paposcia seguito dall’appuntato Carmine Lo Musto bussa alla sua stanza no.127 terzo piano di traumatologia al Santa Scolastica di Cassino.
L’infermiere suggerisce ai due in divisa di tornare il giorno seguente quando le condizioni di Bruno saranno stabilizzate ed il paziente avrà ripreso coscienza.
Maresciallo Paposcia: “Buongiorno, signor Bruno. Mi dispiace molto per l’incidente. Sarà ancora sotto shock per l’accaduto ma se può raccontarci qualcosa, anche un dettaglio, non esiti. Siamo qui a posta per lei ed abbiamo tutto il tempo a disposizione per ascoltarla.
Bruno, tirandosi su a fatica con l’aiuto dell’infermiere, gemendo con piu sussurri che grida a causa della dispnea per le otto costole rotte ed un probabile pneumotoracico come da Rx a fatica: “Buongiorno Maresciallo. Grazie per essere qui:
“Stavo tornando a casa dalla statale Atina-Cassino quando, all’improvviso, mi hanno abbagliato con dei fari. Ero già infastidito dalla pioggia e non riuscivo a vedere bene la strada. Quando mi hanno accecato, ho perso il controllo dell’auto, ho sterzato di botto ed il Transit è sbandato”.
Bruno cade in un improvviso stato letargico dovuto dalle elevate dosi di contramal per endovena. L’interrogatorio informale si interrompe a data da destinarsi.
Serie: Profanarium Giubilaris
- Episodio 1: Profanarium Giubilaris
- Episodio 2: La verità è sempre in esilio
- Episodio 3: Karmakoma
- Episodio 4: Le Statuette di Terracotta
- Episodio 5: L’ombra dei Marsigliesi
Mi piace l’appunto fatto da Giancarlo dove sottolinea la tua capacità di restare in bilico fra thriller e ironia, come un funambolo. Bella la storia e intrigante il modo in cui la scrivi. Ogni frase breve e quasi tronca è la spinta per leggere la successiva.
Sono tornato indietro a leggere la parte precedente per ricollegare tutti, e ne è valsa la pena. Intrigante nella sua ironia. Difficile restare in equilibrio fra thriller e ironia, tu ci riesci.
Giancarlo, sempre un recondito piacere tenere un “Palato fine” come il tuo, sulle spine. Grazie davvero.
Incidente per niente accidentale, insomma…sono proprio curiosa di vedere gli sviluppi. Sempre che Bruno si risvegli per raccontarlo…ormai sospetto di tutti🤣
Grazie di cuore Dea, se solo le statue di creta potessero parlare…
La chicca è data dai due segugi alla posta e dai sussurri e grida della dispnea di Bruno.
Francesca, mi fa piacere tu colga sempre dettagli da “settimana enigmistica”. Grazie