
La chiamata
Serie: Storia di un personaggio secondario
- Episodio 1: La chiamata
- Episodio 2: Il risveglio
- Episodio 3: La Vallata della Fine
- Episodio 4: La Pianura del Pianto
STAGIONE 1
Alfred si svegliò di buon’ora. Il sole era appena sorto su Chimeria e la maggior parte dei suoi concittadini dormiva ancora. Anche lui avrebbe dovuto farlo. Era rientrato a notte fonda, dopo il lavoro il Socialbus si era rotto a metà tragitto. Così aveva dovuto farsi il resto della strada a piedi come una Comparsa qualunque.
Ma era troppo emozionato per dormire, aspettava una chiamata importante. L’occasione di una vita.
Accese la luce del bagno fischiettando.
“Sei il migliore” disse al suo riflesso sopra al mobiletto. “Ti meriti di diventare un Co-Prot.”
Si lavò il viso e scelse con cura i vestiti per affrontare la giornata. Non era troppo difficile, i Personaggi Secondari come lui avevano una scelta limitata in quanto a vestiario e colori. Nero, grigio e bianco.
“Appena salirò di rango, andrò tutto il giorno a fare shopping. Voglio un completo blu.”
Poteva quasi vedersi entrare nei negozi riservati ai Co-Protagonisti, perso nell’indecisione tra modelli e colori che fino a poco tempo prima gli erano negati.
Alfred impazziva per il rosso, ma quello era un colore riservato ai Protagonisti e si trovava solo nei negozi super lussuosi di Daydreamin’ Boulevard.
Magari un giorno ci sarebbe arrivato, perché mettere limiti ai sogni? Nel Mondo dello Straordinario i salti multipli di rango erano rari, ma non impossibili.
“Tu ce l’hai fatta” disse Alfred al poster appuntato sull’armadio. “Perché non dovrei farcela io?”
Wiston Godfellow rispose col sorriso smagliante con cui lo accoglieva ogni mattina. Anche se molti del Mondo dello Straordinario lo criticavano, era il suo Protagonista preferito. Chi non si sarebbe lasciato conquistare dalla Comparsa del profondo Sud che, contro tutto e tutti, partiva per la città coperto di stracci e sogni di gloria e dopo anni di fatica riusciva a diventare un Protagonista?
Scelse una maglietta nera attillata e un cardigan grigio e uscì in strada, anche se aveva speso più crediti del dovuto quel mese, decise di regalarsi una colazione al bar. Se doveva essere una giornata positiva, tanto valeva metterla subito sui binari giusti.
Chimeria era una città gremita e caotica, ma a quell’ora della mattina le strade erano quasi sgombre. I Socialbus in giro erano pochi e semivuoti. Le auto private dei Co-Prot non sarebbero scese in strada prima delle dieci di mattina.
Incrociò una Comparsa intenta e spazzare il marciapiede. Magra e sporca nella sua tuta nera di prescrizione, teneva la testa china, come se trovasse i rifiuti accumulati di enorme interesse. Forse era proprio così, forse sperava di trovare uno di quei morbidi fazzoletti di carta dei Co-Protagonisti, magari usato solo un po’. O una gomma masticata da un Protagonista, se fosse stato il suo giorno fortunato. Purtroppo per quel misero essere, quello era il giorno fortunato di Alfred.
“Buongiorno” disse.
Il poveruomo sussultò come se gli avesse dato un pizzicotto, non osò alzare la testa, di sicuro era arrossito. Difficilmente qualcuno salutava per primo un appartenente ai ranghi minori, ma Alfred si sentiva generoso. Era segno di bonta d’animo salutare gli inferiori. Proprio come faceva Wiston.
Decise di camminare, per confermare la sua modestia non comune . Passò davanti alla famosa pasticceria “La Nonna Ingoiata”, dove si potevano acquistare i migliori tortini alla crema di tutta Chimeria. La nonna doveva già essere a lavoro perché l’odore che usciva dalle grandi vetrate era paradisiaco. Alfred immaginava spesso di potersi accomodare con gli altri Co-Prot., gustare uno di quei dolcetti, per cui, dicevano certe voci, anche qualche Protagonista veniva in incognito, preferendoli a quelli delle Pasticcerie Fiabesche di Hansel e Gretel.
Attraversò la strada deserta, all’angolo tra FairyTales Avenue e HorrorStory Street. Li si trovava il suo locale preferito lì: Gothic Novel Bar.
De Lacey, il proprietario, stava sistemando le sedie per accogliere i primi avventori.
“Buongiorno Alfred” lo salutò l’ometto, alzandosi con una smorfia.
“Buongiorno Lacey, buone notizie oggi?”
“La schiena mi fa sempre male e mia moglie è ancora viva. Quindi nessuna buona notizia.”
Alfred si accomodò in uno dei tavoli all’interno, desiderava godersi la colazione in santa pace, senza che una Comparsa accattona lo disturbasse con la sua miseria. De Lacey non era più veloce come un tempo a scacciarli con la scopa.
L’offerta dei locali dedicati ai Personaggi Secondari non era molto ampia. Alfred optò per un caffè nero e un croissant vuoto, il meglio che offriva il Gothic Novel.
Mentre aspettava sfogliò il giornale, il simbolo del Narratore capeggiava in prima pagina: una mano aperta con un occhio spalancato su ogni polpastrello.
La notizia principale descriveva di come il buon governo del Narratore garantiva ordine e prosperità a tutti loro. C’era un’intervista a un Comparsa che smentiva le voci secondo le quali molti di loro morivano di fame e freddo per le strade e che non era vero che i cadaveri venivano fatti sparire a decine dagli Agenti della Editon.
L’attenzione di Alfred venne attirata da un trafiletto in fondo alla pagina.
Nuovo attentato sventato, recitava il titolo.
…Ieri notte, durante un ricevimento a casa del noto Protagonista Wiston Godfellow, il gruppo sovversivo conosciuto come“gli Antagonisti” ha tentato di forzare le ingenti misure di sicurezza, per mettere in atto un’inutile azione dimostrativa. Sul posto sono intervenute tre pattuglie della Editon, che hanno messo in fuga i criminali e riportato la normalità. Durante gli scontri un Agente è rimasto ferito, mentre cinque criminali sono stati cancellati. Il Narratore ha commentato i fatti, ricordando quanto codarde e spregevoli siano queste azioni che minano la nostra tranquillità e ha invitato chiunque sia in possesso di qualsiasi tipo di informazioni su “gli Antagonisti” a mettersi in contatto col più vicino centro Editon. Chi non lo farà sarà considerato un nemico pubblico, aggiungiamo noi. Il Narratore ha voluto mandare i suoi saluti alla famiglia dell’eroico Agente rimasto ferito negli scontri…
“Sono sempre più audaci quei manigoldi” disse De Lacey mentre appoggiava sul tavolo il suo caffè.
“Per fortuna il Narratore veglia su di noi.”
“Per fortuna” disse il vecchio, ad Alfred sembrò di vedere una strana luce nei suoi occhi.
Che fosse preoccupato per gli attentati? Colpire un personaggio così in vista era stata una mossa azzardata.
Il trillo del cellulare lo fece sobbalzare. La suoneria dei messaggi istituzionali rimbombò nel locale vuoto, De Lacey gli rivolse uno sguardo, poi tornò ai suoi affari.
Per fortuna non c’era nessun’altro. Quel suono svegliava sempre la curiosità delle persone intorno, invidiosi e curiosi perlopiù. Purtroppo, silenziare i messaggi istituzionali era reato.
Quando Alfred cominciò a leggere le parole sul display per un attimo la vista gli tremò. Si portò una mano al viso, incredulo.
Il Signor Montgomery Alfred è invitato a presentarsi domattina presso il Ministero della Trama alle ore 08:30.
Alla fine, ce l’aveva fatta. La sua domanda per l’esame da Co-Protagonista era stata accettata. Che altro poteva essere?
Appoggiò il cellulare sul tavolo. Il caffè era freddo, ma gli parve il più buono che avesse mai bevuto. Scaricò i crediti dal bracciale d’identità, lasciando una generosa mancia. Il suo conto sarebbe stato in rosso ancora per poco.
“Buona giornata” gli urlò De Lacey mentre usciva. “A presto.”
Si, come no? Pensò Alfred. Una volta superato l’esame quel bar pulcioso non avrebbe più avuto l’onore della sua presenza. Lo aspettavano le torte alla crema de “La Nonna Ingoiata”.
Decise di prendersi il resto della giornata libero, presto avrebbe mandato al diavolo anche il suo lavoro.
Una bella passeggiata era quello che ci voleva per smaltire l’adrenalina.
Imboccò HorrorStory Street, la città cominciava a svegliarsi e gli abitanti di Chimeria si erano riversati in strada per andare al lavoro. Almeno quelli dei ranghi più bassi. All’improvviso quella marmaglia grigia e squallida, di cui anche lui faceva parte, gli parve insopportabile da vedere. Così tagliò per un vicoletto deserto.
Non era proprio deserto, in lontananza una sagoma veniva nel senso contrario.
Mentre la distanza tra i due si riduceva, Alfred notò che il viso del tipo era coperto da una sciarpa. No, era una specie di bavaglio con sopra un’immagine. Non dovette aspettare di avvicinarsi oltre per sapere di che immagine si trattasse. Era un sorriso sghembo e sanguinante. Lo aveva visto poco prima sul giornale. Il simbolo degli Antagonisti.
Alfred si costrinse a stare calmo, forse se non avesse dato segno di averlo notato lo avrebbe lasciato in pace. Senza fretta si voltò per tornare su HorrorStory. Ma riuscì solo a sbattere contro un possente torace. Due occhi malevoli lo fissavano sopra un finto sorriso da folle.
“Che volete da me?” disse Alfred tremante.
Il bruto non rispose e lo afferrò per le spalle.
“State sbagliando persona” piagnucolò Alfred. “Io sono un Personaggio Secondario, vedete i colori? Non sono nessuno.”
“Nessuno sbaglio” disse la voce alle sue spalle, sentì la terrificante sensazione di una lama bucargli la schiena. Stiamo cercando proprio te, Alfred Montgomery.”
Serie: Storia di un personaggio secondario
- Episodio 1: La chiamata
- Episodio 2: Il risveglio
- Episodio 3: La Vallata della Fine
- Episodio 4: La Pianura del Pianto
Sto riscoprendo il tuo modo di scrivere, meriti
Grazie Kenji, mi onori
Ho letto. Ho fatto bene a leggere. Una idea di ambientazione favolistica, fino a un certo punto però. Ci ho trovato un equilibrio tra favola/surreale e veridicità, i personaggi hanno connotati che appartengono al terreno. Trovo anche un registro di scrittura differente, meno affrettato, che hai messo al servizio di questa trama iniziale. È un pregio. Leggo gli altri.
Grazie infinite per questo bel commento, mi ha fatto un piacere enorme.
Grazie
Si sente la leggerezza con cui ti sei fatto trasportare dalla fantasia mentre scrivevi, ci hai trascinato tutti dentro talmente tanto che a me è capitato di arrivare alla fine e dire… mo’ come finisce? Ho letto poi che era l’inizio di una serie! 😀 Bravo, non solo nel presentarci questo protagonista-nonprotagonista, ma anche e forse soprattutto mi è piaciuto in questo primo episodio tutto l’ambiente in cui si è mosso. Un atmosfera da circo, dove tutto è surreale e bizzarro! Inutile dire che Nonna Ingoiata batte tutti :D!
Caspita questo racconto più che da librick è da libro…Ti invidio tantissimo l’idea! Super…
Con un’idea così puoi davvero divertirti alla grande, non ci sono limiti! Notevole anche la scelta dei nomi che fa davvero ridere. La nonna ingoiata vince su tutti. Devi proseguire, ci piace un sacco!
Grazie Maria, sei molto gentile, mi fa piacere che la mia idea ti sia piaciuta.
Proseguirò senz’altro 🙂
Che bella sorpresa, non mi aspettavo che con questo lab sarebbe nata una nuova serie!
I presupposti sono davvero interessanti, c’è una spruzzata di orwellianità in salsa moderna che mi intriga parecchio: leggendo i primi paragrafi mi sembrava di assistere ad una storia alla “black mirror”: distopica e spiazzante. Il tutto, chiaramente, “cucinato” col tuo stile, con ironia, riferimenti fiabeschi, umorismo. Mi metto in coda per il secondo!
Ciao Sergio, qui c’è un po’ di tutto quello che è la mia cultura distopica, che poi si riduca a 1984 e al Nuovo Mondo, infatti ci sno ispirazioni da entrambe, mescolate in salsa fiabesca surreale.
GRazie per essere sempre presente, lo apprezzo molto :-*
“La Nonna Ingoiata”
Ah, non deludi mai! queste citazioni, o easter eggs, o chiamale come vuoi, mi fanno morire, le adoro! 🙂
scommetto che in questa pasticceria hanno dei vassoi grandi…per farci star meglio i pasticcini!
Lo faccio pensando a te :-*
Ne sono lusingato 🙂
Devo dire che il primo episodio inizia bene; nel senso che ha catturato tutta la mia attenzione. Sono curioso di vedere come se la caverà Alfred Montgomery.
Ottimo inizio di serie. mi è piaciuto.
Ciao Raffaele, grazie mille per aver letto il brano, sono contento che ti sia piaciuto. Vedremo se riuscirò a portarlo avanti degnamente
“C’era un’intervista a un Comparsa che smentiva le voci secondo le quali molti di loro morivano di fame e freddo per le strade e che non era vero che i cadaveri venivano fatti sparire a decine dagli Agenti della Editon.”
😂
😂😂😂😂
“La schiena mi fa sempre male e mia moglie è ancora viva. Quindi nessuna buona notizia.””
😂
😂😂😂
Ciao Alessandro 😀 Ogni volta riesci a stupirmi! Non c’è davvero limite alla tua fantasia, questa serie si annuncia bella intensa. Noi poveri narratori/déi onniscienti capaci di far nascere mondi di carta, ne vedremo delle belle! Sono davvero curiosa di scoprire come si evolverà questa “rivoluzione”
Ciao Micol, grazie per questo bel commento. Sono contento che ti sia piaciuto. E’ stata un’illuminazione mprovvisa, non so se sarò in grafdo di portarla avanti.
No, vabbè! “La Nonna Ingoiata”, ancora rido. Complimenti per la fantasia, Ale. Fantastico!
Ehehehehhe pensa che l’ho cambiato tre vte quel nome, Grazie Cri. Un abbraccio
Originale. Chissà come evolverà la vicenda. Per adesso, mi sta piacendo.
GRazie Dario 🙂
grande Ale! Complimenti! Intelligente l’idea e bello il personaggio di Alfred, viene subito voglia di andare avanti! Un pò alla black mirror… mi piace!
🙂
Si esatto mi sono ispirato proprio a quello, brava.
Grazie per aver letto e aver commentato. Un abbraccio
GENIALE !!! 👏👏👏
Ahahha esagerata, Grazie Gio ♥️♥️♥️
Ma che figata! Lo so non si inizia un commento così, ma questo lab mi è davvero piaciuto in tutto: trama, originalità e mondo narrativo. Una trovata davvero singolare, una sorta di distopico che gira intorno alla letteratura i cui personaggi fanno parte di ‘caste’. Bravo Ale, sono contenta che oltretutto sia una serie 👏👏
Ciao Virginia, grazie per questo bel commento, sono contento che ti sia piaciuto. Si l’idea che continui mi stuzzica ma ho talmente tante cose in corso😂😂😂
Grazie ancora