La Danza Di Finn

Serie: Favole Oniriche


Finn ha un sogno. Da quando era molto piccola. Quello di danzare.

Nel suo colorato e morbido giaciglio a forma di fiore, che tutte le notti la culla e l’accarezza, viaggia con la fantasia e pensa a quando giungerà il momento in cui il suo desiderio diventerà finalmente realtà.

Legge racconti di danzatrici e ballerine di tutto il mondo in un libro bizzarro, a forma di farfalla, che le è stato regalato per il suo quindicesimo compleanno. Nell’aprire il pacco aveva trovato un biglietto con una dedica – “per Finn, che presto volerà, insieme a questo libro”.

Una pagina per una storia di una ballerina. Ogni piccolo capitolo una danza diversa. E la fantasia di Finn vola. Sembra quasi che il libro, di giorno in giorno, rinnovi le sue storie e non abbia mai fine. E ogni sera, prima che la fanciulla si addormenti, in un battito d’ali le regala emozioni sempre diverse, rinnovando il ricordo e il desiderio di quel “volo” che il biglietto di auguri le aveva preannunciato.

Dorme sempre con il libro appoggiato sul petto, non se ne separa mai. Desidera, appena sveglia, leggere sempre una pagina e scoprire una nuova storia. “Un giorno qualcuno scriverà anche la mia piccola storia” – pensa. E ci crede davvero. 

Una mattina, mentre è appoggiata al morbido cuscino verde smeraldo e sta leggendo, come di consueto, un’altra meravigliosa storia di danza, scorge vicino al suo letto uno strano personaggio. Indossa una tunica bianca e uno strano copricapo giallo canarino. Si muove silenziosamente da una parte all’altra roteando e volteggiando. Finn lo segue incuriosita con lo sguardo, evitando di rompere il silenzio che domina nella sua piccola stanzetta. Lo strano personaggio, continua a spostarsi senza un attimo di sosta. Sembra quasi non accorgersi della presenza della fanciulla, che rimane immobile. 

Stringe a sé il libro. Teme che l’uomo sia lì per portarselo via…e con il libro anche i suoi sogni.

Improvvisamente lo strano e curioso personaggio smette di volteggiare e si avvicina a Finn, che gli domanda : “chi sei?”.

“Mi chiamo Aristeo, piccola fanciulla, e sono qui per mostrarti come il tuo sogno potrà diventare realtà”.

Finn stringe sempre più forte il libro. Ma Aristeo non sembra interessato. E aggiunge : “non ti preoccupare fanciulla non sono qui per il tuo libro. Sono qui per le sue storie…e per la tua”.

La fanciulla osserva l’uomo incuriosita e domanda : “la mia storia? Cosa intendi?”

“Seguimi e lo capirai”, risponde Aristeo. Poi inizia a volteggiare e, avvicinandosi alla finestra, la invita a seguirlo. Finn scende dal letto, si veste, scende le scale ed esce. Alza lo sguardo e vede Aristeo che volteggia mentre entrambi si dirigono verso una grande torre illuminata.

L’ingresso della misteriosa torre è aperto. Finn è indecisa se entrare o meno. Ma l’uomo volteggiante la convince sorridendo. “Dai, entra, non temere…non c’è nessun pericolo”. La fanciulla supera il portone e si trova di fronte una scalinata in pietra molto ripida e dalla particolare forma a spirale. Inizia a salire mentre dalle piccole finestre illuminate da lanterne, Aristeo fa capolino : “non fermarti” – esclama per poi tornare a volteggiare e ad avvitarsi su sè stesso.

Finn è affaticata ma non si ferma e, una volta giunta in cima alla torre, vede davanti a sè uno spettacolo tanto bizzarro quanto affascinante. Sul pavimento perfetti quadrati bianchi e neri, che riflettono la luce del sole come specchi mentre su di esso, come in una vorticosa danza, Aristeo si muove rapidamente. Si avvicina alla fanciulla e la prende per mano. Entrambi iniziano a ballare mentre una musica lontana ne accompagna i movimenti. La danza, all’improvviso, viene interrotta da un suono sinistro che proviene dall’interno della torre. Aristeo sospira mentre Finn non comprende cosa stia accadendo e domanda : “che succede? Perchè ci siamo fermati? E da dove proviene questo strano rumore?”.

“Dalla stanza qui sotto”, risponde l’uomo indicando il pavimento. 

“E cosa c’è lì sotto?”, domanda la fanciulla. “Non cosa, ma chi c’è”, replica Aristeo. “Ora dobbiamo andare”, aggiunge.

“Voglio sapere chi è!”, esclama Finn.

“Ne sei proprio sicura?”, domanda Aristeo. La fanciulla annuisce.

“E’ un tuo legittimo desiderio”, afferma l’uomo mentre si avvicina alla rampa di scale. Nel frattempo i quadrati bianchi e neri hanno smesso di luccicare e la musica è stata sostituita da rumori sgradevoli.

Scendono pochi gradini a Aristeo indica a Finn una porta. “Vai, ma io non ti posso accompagnare”.

La fanciulla lo osserva interdetta…”perché? Cosa te lo impedisce?”

“Non è luogo che mi compete”, risponde l’uomo, “dunque vai e soddisfa la tua legittima curiosità”.

Finn si avvicina alla porta. La apre con una leggera spinta. La stanza è molto piccola e illuminata da quindici torce. Circondano un quadro che raffigura una piccola pantera nera. La fanciulla si avvicina per osservare meglio. Poi torna sui suoi passi. Una voce sembra provenire proprio dal quadro sulla parete. 

“Fanciulla, tu conosci la leggerezza, la rapidità e l’eleganza che mi contraddistingue?”

“Di chi stai parlando?”, domanda Finn.

“Ma di me! Ovviamente!”, replica la voce misteriosa. “Io vedo soltanto un dipinto”, replica la fanciulla.

Da dietro il quadro spunta la creatura raffigurata. Si avvicina a Finn che fa altri passi indietro…”non farmi del male!”, esclama impaurita. La pantera si ferma e risponde alla fanciulla…”non sono qui per far del male, son la regina della danza, se il tuo sogno il rischio vale, dimostra la tua eleganza”. La pantera inizia a girare intorno a Finn che, impaurita, scende di corsa lungo la rampa di scale, esce dalla torre e corre a casa.

Sono passati molti anni e Finn è diventata una raffinata e elegante donna.

Tutte le settimane passa da lei Aristeo e la accompagna alla torre. 

E tutte le settimane, salendo le scale e passando davanti alla porta che aveva osato aprire quando era fanciulla e non ha più riaperto, ripete sempre le stesse parole : “prima o poi aprirò quella porta e dimostrerò la mia grazia”.

Poi prosegue fino alla cima della torre e inizia la sua breve e intensa danza con Aristeo.

Serie: Favole Oniriche


Avete messo Mi Piace2 apprezzamentiPubblicato in Fiabe e Favole

Discussioni

    1. Grazie Alessandro della tua lettura e del tuo apprezzamento. Avevo qualche dubbio, all’inizio, su questo progetto di “favole” (seppur legato a una mia idea strettamente personale del concetto di favola, quindi non “tecnica”). Ma mi sono dovuto ricredere. A prescindere dagli apprezzamenti e/o critiche (che sono comunque importanti e parte integrante di una pubblicazione). E’ gratificante provare a raccontare una certa realtà (interiore o più materiale) con sfumature non comuni. Spero di esserci riuscito.

  1. Ciao Rossano, mi ero persa questa favola. Concretizzare un sogno, lasciare tutto per esso, è molto difficile: meglio lasciare le cose come stanno e limitarsi a sognare? Mi chiedo se Finn prima o poi farà ritorno dalla pantera

    1. Ciao Micol. Può essere importante sognare e crederci. Finn, forse, affronterà la pantera se (e solo se) il sogno si avvicinerà al confine che lo divide pericolosamente dalla frustrazione.