
La lampada di Jasmine
Serie: Desideri
- Episodio 1: La parola
- Episodio 2: Il salone della Signora F.
- Episodio 3: Prima che apra gli occhi
- Episodio 4: La pacca sul sedere
- Episodio 5: Gelosia
- Episodio 6: Il collare di seta
- Episodio 7: Un ultimo tango
- Episodio 8: La lampada di Jasmine
STAGIONE 1
Il sole moriva tra le dune del deserto, versando sangue dorato sull’orizzonte. Jasmine camminava a passo lento, le mani screpolate dalla sabbia, il volto velato di polvere. Era tornata al vecchio mercato, dove il vento urlava tra i resti delle bancarelle abbandonate. Fu lì che la vide.
Una lampada annerita, dimenticata tra cocci di ceramica e stoffe sbiadite. Non era lucida, né dorata, ma scura, pesante, con incisioni misteriose che la percorrevano come cicatrici. Jasmine la raccolse, scettica.
Tornata nella sua modesta stanza, la posò sul tavolo, osservandola. La leggenda diceva che strofinandola, un genio sarebbe apparso per esaudire i desideri. Ma chi poteva credere a queste favole? Eppure, la curiosità la vinse. Sfiorò la superficie ruvida con il palmo.
Il buio si fece denso, il vento fuori si placò di colpo. Un fumo denso e dorato esplose dalla lampada, riempiendo la stanza come un mare in tempesta. Da quella nebbia emerse una figura imponente, alta e fluttuante, con occhi di brace e un volto segnato da una tristezza infinita.
«Cosa desideri, mortale?» chiese il genio, la sua voce grave come il tuono.
Jasmine non indietreggiò. «Chi sei?»
Il genio la fissò, sorpreso. «Sono il servitore della lampada. Da secoli prigioniero dei desideri degli uomini. Esaudisco, obbedisco e rimango qui, aspettando il prossimo padrone.»
«E non puoi essere libero?»
Un sorriso amaro increspò le labbra del genio. «Libero? Nessuno ha mai desiderato la mia libertà. Ricchezze, potere, amore… Gli uomini chiedono sempre per sé stessi.»
Jasmine lo studiò. «E se io desiderassi che tu sia libero?»
Il genio sembrò per un istante rimpicciolirsi. Poi scosse il capo. «Perché lo faresti? Non hai nulla. Potresti avere tutto. Denaro, terre, una vita oltre queste dune.»
Ma Jasmine guardò la lampada. «So cosa significa essere prigioniera. Vivere ogni giorno senza scopo, sopravvivere senza speranza. Nessuno dovrebbe restare prigioniero per sempre.»
Il genio si avvicinò, il fumo che lo circondava tremava come onde sotto la tempesta. «Sei davvero diversa. Ma non è così semplice. Per liberarmi, qualcuno deve prendere il mio posto.»
«Io,» disse Jasmine, senza esitazione.
«Lo dici con tanta facilità.»
«Non c’è libertà senza sacrificio.»
Il genio la fissò, i suoi occhi di brace che bruciavano come fuochi lontani. «Allora sia.»
Le fiamme dorate la avvolsero. Jasmine sentì il suo corpo dissolversi, come sabbia soffiata dal vento. La sua carne si fece nebbia, la sua voce un sussurro. Vedeva il mondo attorno a sé dissolversi, la sua piccola stanza sparire come un miraggio.
Il genio la guardò e per la prima volta il suo volto si distese in un sorriso. «Grazie, Jasmine. Non ti dimenticherò.»
E svanì, una figura dorata che danzava nel vento del deserto.
Jasmine si risvegliò in un luogo oscuro e silenzioso, fatta di fumo e luce, racchiusa nelle curve della lampada. Non sentiva freddo né caldo, solo un senso di vuoto. Ma non era sola. Era la lampada. Era la prigioniera.
Passarono anni. Sabbia e tempeste coprirono il mercato, e la lampada rimase lì, dimenticata.
Fino al giorno in cui una mano ruvida la raccolse. Un giovane mercante, i capelli arruffati dal sole, la pulì dalla polvere e, incuriosito, la strofinò.
Un fumo dorato esplose, danzando nell’aria, e da quel vortice emerse una figura elegante, con occhi scuri come la notte e un volto malinconico.
«Cosa desideri, padrone?» sussurrò Jasmine, la voce dolce come un sogno, eppure segnata da una tristezza eterna.
Era il nuovo genio della lampada. Prigioniera dei desideri altrui.
Serie: Desideri
- Episodio 1: La parola
- Episodio 2: Il salone della Signora F.
- Episodio 3: Prima che apra gli occhi
- Episodio 4: La pacca sul sedere
- Episodio 5: Gelosia
- Episodio 6: Il collare di seta
- Episodio 7: Un ultimo tango
- Episodio 8: La lampada di Jasmine
Nel sacrificio di Jasmine e nel suo essere prigioniera per i desideri degli altri, vedo una parabola della condizione femminile, che forse tu hai rappresentato inconsciamente. Bravo, Rocco!
Gran bella lettura!
Una favola che stravolge un’altra favola, scritta così bene da suscitare ammirazione e un pizzico di invidia. Un incipit da fine cultore della forma. ma il finale non mi entusiasma, pensando alla scelta di Jasmine. É vero che la libertà costa: c’ é sempre un prezzo da pagare, ma cosa c’ é di più importante dell’essere liberi? Il sacrificio di Jasmine sembra una rinuncia masochista.
Ciao condivido il tuo giudizio sul finale. Dopo che ho pubblicato il racconto e l’ho riletto mi sono reso conto che qualcosa non funziona. Perché Jasmine rinuncia alla propria libertà? Non è ben specificato il conflitto interno. Sto pensando di riscriverlo.
Ciao Rocco, se neppure tu sei convinto del finale, non potresti scrivere una seconda parte di “La lampada di Jasmine”? E darle una seconda chance?
Nell’insieme questo é un buon racconto, scritto in modo eccellente.