
La pergamena
Serie: IL TRENO DELLE ANIME
- Episodio 1: Il piano – 1
- Episodio 2: Il piano – 2
- Episodio 3: Sabato 29 marzo
- Episodio 4: L’incontro con la madre
- Episodio 5: Il processo e il carcere
- Episodio 6: Mario
- Episodio 7: Lo scarafaggio
- Episodio 8: La proposta
- Episodio 9: La prova
- Episodio 10: Il concerto
- Episodio 1: Il sogno
- Episodio 2: Sara
- Episodio 3: Il Santo Graal
- Episodio 4: Michele
- Episodio 5: Il professore
- Episodio 6: L’incontro con Gigi
- Episodio 7: L’inquisitore
- Episodio 8: La rabbia di Nico
- Episodio 9: La lupa
- Episodio 10: Gorka
- Episodio 1: Marie
- Episodio 2: La chiromante
- Episodio 3: La pergamena
- Episodio 4: L’ultima notte
STAGIONE 1
STAGIONE 2
STAGIONE 3
Gorka era deluso e si sentiva stupido. Ansimava, non riuscendo più a contenere la sua rabbia, e tentò di scaraventare il calice contro il muro, ma l’abate gli afferrò le mani.
«Fermati… Mettilo insieme agli altri e ascoltami: dietro a ognuno di questi calici c’è una persona che porta luce a un suo simile senza timore degli ostacoli. Quando diventeranno tanti quante le gocce d’acqua del mare, il vero Santo Graal sarà completato. Ogni persona è come un tassello che si incastra a un altro per formare un grande mosaico, il disegno di Dio… Tu e Leon siete due di questi preziosi pezzi. Non rammaricarti; adesso non puoi più fare niente per lui… ma forse un giorno vi rincontrerete e camminerete uno accanto all’altro… Vieni, fatti abbracciare.»
Gorka si abbandonò a quell’abbraccio che lo proteggeva dalle sue paure.
«Padre, cosa bisogna dire per pregare?»
«Anche nulla: Dio sa già di cosa abbiamo bisogno… Se poi vuoi offrire qualcosa a Dio, la migliore preghiera è amare. Tempo fa, una ragazza molto giovane veniva a portarci le erbe medicinali per il nostro lazzaretto.
Raccoglieva le erbe lei stessa nei boschi e nei campi. Un giorno le chiesi: “Non hai paura, così giovane, ad avventurarti da sola e disarmata in posti sperduti? Potrebbero esserci dei pericoli”. Lei rispose: “Sì, ho paura, ma poi penso ai volti tristi e bui di chi ha bisogno d’aiuto e immagino come sarebbero se sorridessero… illuminati dal sole… e allora non ho più timori”. Un nostro fratello che ascoltava scrisse un piccolo salmo su quelle parole… eccolo.»

L’abate porse una pergamena a Gorka.
«Io non so leggere, padre.»
«E allora ripeti insieme a me queste parole: “Solo amando, non trovai più ostacoli. Gesù risorto accolsi per dare ad altri luce.” Impara queste parole a memoria e, quando senti il bisogno di rinnovare questa promessa, recitale.»
Gorka pregò, poi chiese: «Posso vedere Leon?»
«È meglio se lo lasci riposare, sono stato da lui poco fa… magari più tardi, Gorka.»
«Allora vado nella stalla, ho spronato troppo il mio cavallo e l’ho ferito… vorrei curare le sue piaghe.»
«Prendi del miele dalla cucina, mettiglielo sulle ferite, lo aiuterà a guarire.»
«Grazie, padre.»
Gorka fece come gli aveva detto l’abate e scese nella stalla.
«Stai fermo, non ti faccio male… non te ne farò mai più… vedi, questa è acqua per pulirti. Ecco, adesso mettiamo un po’ di miele… ma che fai, non devi leccarti, questo serve a guarirti, capito?»
Gorka annusò il miele, poi affondò un dito nel barattolo e lo mise in bocca.
«Hai ragione, è buono, ma non possiamo mangiarlo tutto; è per gli ammalati del lazzaretto… Sai cosa pensavo oggi? Che potrei prendere un pezzo di terra e coltivarlo… magari con qualche albero di mele, per fare la sagardoa, e metterci anche un alveare, così all’abate non mancherebbe mai il miele… Tu non dovresti più correre, mi aiuteresti con l’aratro… poi, se a noi si unisse Marie… allora sarebbe tutto perfetto. Che ne di… adesso che ci penso, non ti ho mai dato un nome. Vediamo… potrei chiamarti Sagardoa; si addice al tuo carattere. Ti piace?»
Il cavallo gli leccò il viso.
«Bene! E dell’altra proposta che ne dici? Vuoi fare il contadino o vuoi essere un cavallo glorioso che muore in battaglia e poi finisce nelle pance dei soldati?»
Sagardoa lo leccò di nuovo.
«Allora, affare fatto, niente più speroni e altro.»
Gorka sorrise, ma il suo sorriso durò poco: sentì Leon urlare.
Corse e spalancò la porta della stanza dove dormiva il suo amico. Leon gridava: «Vai via, vai via!» e agitava le braccia come se volesse allontanare qualcuno.
Gorka afferrò i polsi di Leon.
«Stai fermo, sei fradicio di sudore.»
Gli asciugò il sudore con un lembo del lenzuolo, ma Leon continuava a dimenarsi e a dire: «Vai via, mi fai schifo, Sara è morta per colpa tua».
Gorka sentì una stretta alla gola e fece per allontanarsi.
«Va bene, Leon… hai ragione, vado via… chiamo l’abate.»
«Sei tu, Gorka?»
«Sì, sono io.»
«Avvicinati, non ti vedo bene… resta qui, non lasciarmi solo.»
Gorka sospirò e accese una candela.
«Non ti voglio lasciare, tu mi hai detto di andare via.»
«Lo dicevo all’inquisitore, non a te.»
«Io non vedo nessuno.»
«Sì, invece!»
Gorka, per tranquillizzare Leon, guardò dappertutto, si chinò e guardò anche sotto il letto.
«Stai tranquillo, non c’è nessuno… a meno che non sia trasparente… hai avuto un incubo.»
«Non era un incubo, mi ha minacciato.»
«Cosa ha detto?»
«Che perseguiterà me e Sara e tutte le volte che ci ritroveremo farà in modo di dividerci anche…»
«Anche?»
«… istigando me a fare del male a lei; per poi soffrirne… come è successo a Montsegur. Agisce nei nostri momenti di debolezza e solitudine.»
«Ma perché proprio te e Sara?»
«Non solo noi, ma tutti quelli che, uniti in modo indissolubile dall’amore, diventano forti e voltano le spalle al male… quindi a lui. Capisci? Non la rivedrò mai più. Ci ha maledetti.»
«E allora, se quello che hai detto non è stato un sogno, di’ all’inquisitore di mettere anche me nella lista della maledizione. Perché io farò di tutto per farti rincontrare con Sara.»
«No, non è possibile. Il mio tempo, e quello di Sara, è finito… forse pensi ci sia un’altra vita? Ma anche se fosse, come faremo a riconoscerci? Credi nel destino?»
«No, non credo al destino, ma a qualcosa che ci accomuna. Una volta hai detto che tu e Sara vi eravate scelti; perché non dovrebbe essere la stessa cosa per l’amicizia?»
«Lo credi davvero? E veramente mi aiuteresti?»
«Sì, te lo prometto… forse all’inizio ci faremo ancora del male, però poi saremo di nuovo amici.»
Gorka prese la pergamena del salmo, la mise tra le mani di Leon e gliele strinse.
«Tieni. Questo è un salmo che mi ha dato l’abate. Le parole sono un impegno di aiuto verso gli altri. Portalo con te: è la mia promessa scritta. Finché avrò vita, chiederò a Dio di aiutarmi a ritrovarti… altrimenti farò da solo: percorrerò tutte le vie francigene, ripeterò ai pellegrini queste parole e dirò loro di diffonderle nel mondo, imparerò a scrivere e le inciderò ovunque andrò… con la speranza che nel futuro ci aiutino a ricordare. Tutto quello che è successo non deve cadere nel nulla.»
Serie: IL TRENO DELLE ANIME
- Episodio 1: Marie
- Episodio 2: La chiromante
- Episodio 3: La pergamena
- Episodio 4: L’ultima notte
Si respira una bellissima atmosfera in qiesto episodio. Pace tranquillità e fede. La nuova amicizia tra Leon e Gorka riesce davvero a trasmettere la sensazione che ogni cosa, alla fine, andrà al suo posto. Proprio come i tasselli di un mosaico.
Grazie, Irene! Sono contenta per questo tuo commento. Leon e Gorga si sono scelti per essere amici e aiutarsi attraverso i secoli, e forse riusciranno a vincere la maledizione dell’inquisitore.
Mi piace l’accopiatta Leon & Gorka. Sono sicura che insieme ci faranno vivere una bella avventura. Hai creato un’atmosfera magica, quasi mistica. Brava👏👏
Leon e Gorka sono il motore dell’intera storia, ma non posso svelare altro. 🙃 Grazie ancora, Tiziana.🙂
“Ogni persona è come un tassello che si incastra a un altro per formare un grande mosaico, il disegno di Dio… Tu e Leon siete due di questi preziosi pezzi. “
Mi piace molto
Grazie, Tiziana. Mi fa piacere che apprezzi questa frase.❤️
Mi piace questo nuovo Gorka: il desiderio di condurre una vita tranquilla, la compassione per il cavallo e la decisione di aiutare l’amico a ritrovare Sara ❤️ Episodio davvero bello, brava!
Sono felicissima che tu trovi bello questo brano. Grazie, Arianna.❤️
Mi ha interessato molto, questo librick
Mi fa molto piacere che ti sia piaciuto il nuovo capitolo. Grazie, Kenji. 🙂