
In Fondo Al Viale
Serie: L’Algoritmo Di Falken
- Episodio 1: Desiderio Di Tranquillità
- Episodio 2: La Passeggiata
- Episodio 3: In Fondo Al Viale
- Episodio 4: La Chiamata
- Episodio 5: Il Codice
- Episodio 6: La Mappa
STAGIONE 1
Segue lo sguardo dell’aiutante di Vercauteren e decide di avviarsi verso casa. Mentre procede in senso inverso lungo il viale, Edmond fa una piccola deviazione e, svoltando a sinistra, imbocca un altro lungo viale. Con stupore Edmond nota la stessa geometria che domina nel viale di casa, ma con colori e piante diversi. Le case sono tutte di un tenue e leggero color turchino, intervallati da palme di media altezza. Stesso ordine. Stessa tranquillità…e stesso silenzio.
«Da queste parti, quando decidono per un colore vanno fino in fondo» afferma per poi aggiungere «però le palme…tutta un’altra cosa. Si respira aria di vacanza».
Prosegue la sua passeggiata ma non trova nulla di interessante. Il viale è molto lungo e sembra terminare davanti a una sorta di muro…o almeno…quello che sembra agli occhi di Edmond, dal momento che è piuttosto distante. «Non vorrai mica fare tutta questa fatica per vedere un muro come tanti altri» aggiunge ridendo. Si ferma un attimo per recuperare un po’ di energie «sei un po’ a corto di fiato, eh Edmond? Va bene il riposo, ma non confondere la tranquillità con il fondoschiena pesante» conclude proseguendo con la risata.
Si volta e torna indietro.
Giunto nuovamente all’incrocio, lancia un’occhiata davanti a sé…oltre il centro del medesimo. Il viale prosegue, sempre in linea retta. Ma non ci sono case. Solo alberi piuttosto spogli. Nessuna geometria. Solo vegetazione piuttosto disordinata…e poco altro. Sembra anche più corto del viale che ha appena percorso e di quello di casa sua. Il muro, molto più vicino rispetto a quello visto in precedenza, appare più evidente in alcuni dettagli. Nota alcuni graffiti e qualche scritta che non riesce a focalizzare anche perché, in quel momento, sente qualcuno che lo chiama «Edmond! Ma lei è dappertutto!». Edmond si volta e nota Falken che, sorridente, lo saluta agitando prima la mano sinistra e poi la mano destra, quasi a creare una sorta di coreografia.
«Anche lei sembra essere ovunque» risponde Edmond sorridendo «ci siamo visti in caffetteria. Anzi…le chiedo scusa se non ho avuto il tempo per ringraziarla di avermi offerto la colazione, ma è andato via di corsa».
«Non si preoccupi, Edmond, non è importante. Quello che conta è che la colazione sia stata di suo gusto ed abbia potuto apprezzare la qualità del servizio». Edmond fa una piccola pausa…«beh, signore, educazione, pulizia, efficienza sono stati ai massimi livelli…ma quell’odore di plastica…». Falken lo osserva senza replicare. Si allontana sorridendo e salutando con entrambe le mani alzate come se stesse sollevando uno striscione. Edmond rimane di sasso…«tutto qui?» afferma aggiungendo a bassa voce «ma qui si fa conversazione in questo modo? Una cosa è certa…da nessuna parte, nella mia vita, ho mai visto un Governatore di una cittadina essere così presente…sembra esserci solo lui! Ma, d’altronde, è probabile che non ci sia molto da fare qui…oltre ad essere presente».
Poi svolta a destra e si dirige verso casa.
Giunto all’ingresso si volta per qualche istante verso la casa dall’altro lato della strada. Una tenda si sposta leggermente, come quando era uscito qualche ora prima, per poi tornare nella posizione iniziale. «Qualcuno è curioso da queste parti eh?» mentre scrolla le spalle avvicinandosi alla porta di casa.
«Utente in verifica, prego attendere». La voce femminile metallica è ormai nota a Edmond che aspetta pazientemente l’apertura della porta. «Utente in verifica, prego attendere» ripete la voce. Passano alcuni minuti e la porta non sembra voglia aprirsi. Anche la voce rimane in silenzio. Edmond si avvicina al pomello e lo strattona. E’ un po’ spazientito. «E andiamo! Capisco la necessità di verificare ma non vorrai mica farmi stare qui fuori fino a questa sera ! Sono sempre io e che diamine!»
Nessun segno di vita. La voce metallica rimane in silenzio e la porta non si apre.
Edmond, visibilmente innervosito, inizia a strattonare con maggiore forza. Ma non accade nulla. Dopo alcuni istanti…«Utente verificato». La porta si apre e finalmente Edmond può entrare. «Livello 3» aggiunge la voce metallica. «Che significa livello 3?» domanda Edmond. Ma non riceve risposta. «Che idiota che sei, ma ti rendi conto che stai parlando con la sveglia, che ti apre la porta, che ti consiglia la passeggiata e ti regala le previsioni del tempo?» scrollando il capo «non vorrai mica pretendere che risponda anche ai tuoi stupidi e umani quesiti?»
Dopo un pranzo veloce, si rilassa sul divano e si addormenta per alcune ore. Quando si sveglia è quasi sera. Fuori è ormai praticamente buio. Edmond si alza un po’ stordito e si avvicina, istintivamente, alla finestra. Sposta leggermente la tenda per osservare quello che avviene sulla strada. Non c’è nessuno. Solo una debole luce che filtra tra le tende della finestra di fronte. Niente di più.
Si rende conto immediatamente del suo gesto…molto simile a quello al quale aveva assistito la mattina quando era uscito di casa. «Sei qui da poco e sposti già le tende per sbirciare?» Edmond sembra quasi divertito. Ma rimane perplesso quando si rende conto che le sue tende sembrano essere identiche a quelle della casa di fronte…anche se non le ha potute vedere nel dettaglio e da vicino.
Poi accende la televisione. E’ sempre sintonizzata sul canale delle notizie 24 ore su 24. «Ultima ora : gli scontri tra manifestanti e simpatizzanti proseguono senza sosta. La forza pubblica è intervenuta per riportare l’ordine. Ma potrebbe non bastare. Le autorità stanno valutando ulteriori misure». Poi la voce metallica «Edmond, una bella doccia ti farebbe bene. La temperatura fuori è di circa 10 gradi. Il consiglio è una doccia di massimo 3 minuti, con una temperatura dell’acqua di circa 27 gradi. Questo permetterà alla pelle di respirare e rimanere idratata».
«Prego???????» esclama Edmond «ma non ho capito niente! Hai fogli di carta idrorepellenti con inchiostro resistente all’acqua? Così mi segno tutto e me lo porto sotto la doccia! Ah…ti sei dimenticata il profumo del sapone e la sua acidità. Per preservare il PH della pelle! Mi raccomando!» aggiunge ironico facendo il verso alla dolce voce metallica. Nel frattempo il notiziario continua a mandare servizi e immagini sulla protesta in corso.
Un dettaglio attrae la curiosità di Edmond. Il luogo delle proteste. «Mi sembra di averlo già visto» dice fra sè «ma non ricordo» poi fa una pausa…«eppure…».
Mentre si spoglia per farsi la doccia, si ferma ed esclama «Edmond! Ma stai per fare la doccia sul serio! Ti rendi conto?» e scoppia a ridere. La risata è fragorosa e viene interrotta da un suono simile a quello del campanello di una bicicletta. Inizialmente non riesce a capire da dove provenga, poi finalmente si rende conto : è il telefono di casa. Un bel telefono in stile vintage.
Alza la cornetta per rispondere.
Serie: L’Algoritmo Di Falken
- Episodio 1: Desiderio Di Tranquillità
- Episodio 2: La Passeggiata
- Episodio 3: In Fondo Al Viale
- Episodio 4: La Chiamata
- Episodio 5: Il Codice
- Episodio 6: La Mappa
Progressivamente sta prendendo piede un’atmosfera disturbante e opprimente. Chissà cosa attende Edmond nelle prossime puntate
Ehehehe sembra me quando litigo con l’assistente vocale. Un episodio divertente, che mette curiosità
Gli assistenti vocali a volte (forse più spesso di quanto possa immaginare) sembrano “esseri” petulanti che attendono qualche tua frase, per poi consigliarti ciò che non serve. Il primo assistente vocale invasivo è stato il Furby…terrificante (chi ne ha avuto uno in casa, sa cosa intendo) 🙂
Ciao Rossano, non so perchè ma la tua serie mi ricorda le atmosfere de “La donna perfetta” (che ho adorato)
Ciao Micol.
Intanto ti ringrazio per aver regalato qualche minuto del tuo tempo a questa Serie.
Immagino che il riferimento sia alla voce femminile che “consiglia” Edmond…quasi a far sembrare che lui non sia in grado di cavarsela da solo. Dico bene ? O ci sono altre suggestioni ?
Nel film il mondo rappresentato era “di plastica”: tutto perfetto al millesimo e tutto uguale.
Decisamente interessante!!!
Comincio ad avere pensieri sui muri…😊😊