Legami di sangue

Serie: Legami di sangue


NELLA PUNTATA PRECEDENTE: Annah ed io...

Diario. Ore 24:00 del 01/04/1978.

E fu allora che mi svegliai. Ero china sul mio libro. La confusione fu così forte che scoppiai nuovamente a piangere. Non riuscivo a distinguere il sogno dalla realtà. E la mezzanotte si avvicinava. Sarei morta?

«Annah!» urlai

Ma nessuna voce venne in mio soccorso.

La mezzanotte scoccò, ma non accadde nulla. Pensai di essere stata una sciocca, di aver sognato tutto. Aprii il libro per continuare a leggere:

“…È riuscito a trovarmi. Ha sussurrato al tuo orecchio una pagina mai scritta di questo libro, ma tu a quest’ora lo avrai già capito, vero? Ormai è tardi. Perdonami mia cara me, se puoi. Volevo salvarti, ma lui è stato più astuto. L’uomo grigio, l’uomo che attraversa i cancelli per impedire ai ricordi di epoche diverse di incontrarsi ci ha trovate, prima me e poi te. E ora siamo perse. Io ricordo la mia vita passata e tu quella futura. Fabian è disperato. Non può attraversare i cancelli, ma spera di riuscire a trovare quello giusto, il cancello che ti riporti da lui.”

Fu allora che capii e mi venne in mente di scrivere questo diario…

Perché lo sto scrivendo? Perché il prete e Annah avevano ragione. Qualcun altro questa notte era venuto a prendermi senza che io me ne fossi resa conto. Me ne accorsi quando provai ad aprire la porta di casa: una voragine profonda come l’abisso mi spinse verso il vuoto, ma fortunatamente la mia mano rimase ben stretta alla maniglia della porta e riuscii a rientrare. Adesso sono prigioniera dentro questa stanza senza tempo e fuori dalla finestra vedo solamente l’oscurità dell’abisso.

Ogni tanto ripenso alle parole di Annah che mi dice di aspettare Fabian, che lui mi sta cercando. Sta aprendo tutti i cancelli con la disperazione nel cuore. Ma non capisco se tutto questo sia il frutto della mia immaginazione o sia tutto vero. Forse sono morta e questo è il mio inferno. Un inferno fatto di pagine di una mia vita passata che non ricordo e di un’attesa infinita senza via d’uscita.

L’unica cosa di cui sono certa è che l’uomo grigio è là fuori e aspetta che io precipiti in quell’abisso. Riesco ancora a sentirlo, sento la sua voce che mi invita a seguirlo. Era stata la sua voce a convincermi ed io non lo avevo capito. Fabian non è mai riuscito a trovarmi, lui non può attraversare i cancelli. Ed io, sciocca, non ci avevo pensato quando ho deciso di seguirlo fuori da quel pub…

Spero solamente che questo diario non vada perduto, che qualcuno riesca a trovarlo. Per questa ragione ho deciso di scriverlo e di gettarlo nell’abisso. Se quell’abisso è un cancello, qualcuno lo troverà, forse Fabian, ed io lo spero davvero, spero che lui e Shaza mi salvino da quest’incubo.

Ma adesso è meglio che vada a dormire, la notte qui è senza tempo ed io ho tanto sonno…

Serie: Legami di sangue


Avete messo Mi Piace1 apprezzamentoPubblicato in Horror

Discussioni

    1. Sì, il finale rimane aperto. Ovviamente essendo ogni storia-librick potenzialmente estendibile, la potrei tranquillamente continuare, però dipende dal grado di interesse che una storia suscita. Non mi va di accanirmi se l’interesse si perde. Per adesso mi fermo qui, in modo da scrivere anche altro. Ti ringrazio per aver avuto la pazienza di leggere fino alla fine. Questo è il finale che avevo pensato per concludere la prima stagione. Le due Annah non sono altro che la stessa persona scissa su due linee temporali diverse. L’effetto di questa scissione è quella di aver ottenuto due persone con due linee temporali distinte, forse anche fisicamente distinte dato che la seconda Annah “rinasce” da capo, non prosegue da dove la vita della prima Annah si era interrotta. Chi lo sa. Proseguire la storia potrebbe essere interessante. Spiegare tutto nel dettaglio, delineare meglio i personaggi e introdurne di nuovi o riscriverlo con spunti migliori. Si vedrà. Considero questi librick più come delle bozze di idee che con il tempo potrebbero maturare e raffinarsi. Mi diverte l’idea che le persone li leggano e dicano la loro, nel bene e nel male, anche per trovare qualche stimolo o idea in più. Ti ringrazio ancora per avermi tenuto compagnia lungo tutte e dieci le pubblicazioni.

      1. Pensavo che avresti proseguito con qualche avventura, ma ci sta che tu voglia chiuderla così. Questo genere di storie mi fa impazzire! Spero che tu possa continuarla o svilupparla ulteriormente. Mi piace il tuo stile: in alcuni punti ho avuto il sospetto che i limiti che dobbiamo rispettare nella stesura dell’episodio, ti abbiano impedito di approfondire alcuni passaggi. A ogni modo, aspetto le tue prossime storie! 😉

        1. Il limite delle mille parole mi diverte molto, quindi l’ho accettato volentieri. Sì, ho il vizio di non soffermarmi molto sui personaggi e trattarli in modo sfuggente. Da questo punto di vista devo allenarmi un po’. Ma qui, fortunatamente, abbiamo tutto lo spazio che vogliamo per provare e riprovare. Adesso desidero cimentarmi con una storia più angusta e più vicina al mio genere di riferimento, ma questa storia mi ha dato delle idee che varrebbe la pena di approfondire, forse lo farò anche in una chiave diversa elaborando qualcosa di nuovo. Grazie sempre per il tempo che mi dedichi. A presto!