
LETTURA SPAZZATURA
I giorni passano tutti uguali da quando non lavoro più; sento molto la solitudine dei giorni primi del mese, ma anche quella dei secondi per la verità .
Non dedico molto tempo alla lettura anche se di tempo ne ho: chissà , forse col tempo⦠diventerà il mio passatempo.
Mi considero un analfabeta di ritorno. Di ritorno dallāedicola col quotidiano in mano verso casa. Camminando lungo il marciapiede ogni tanto do unāocchiata ai titoli in prima pagina, quelli cubitali per intenderci, facendo attenzione a non inciampare perché anni fa ho avuto una brutta esperienza: ĆØ stato un incontro ravvicinato del terzo dito del piede con una buca, terminato con quaranta giorni di gesso. Ć una storia vera e non un film di fantascienza. Sono passati diversi anni da quellāincidente e, visto che evidentemente ho la memoria corta, continuo con questo difficile esercizio di concentrazione mentale visivo-deambulatoria.
La lettura del giornale si complica quando devo voltar pagina visto le dimensioni dei quotidiani non proprio contenute; dovrebbero essere almeno proporzionali ai contenuti che spesso sono contenuti, e quindi contenute. Anche la scarsa qualitĆ della carta non facilita lāoperazioneĀ ed ĆØ sconsigliato lāutilizzo dei guanti (raccomandati invece per la lettura del romanzo āIn nome della rosa ~ osa ~Ā osa ~ sa ~ a ā di Umberto Eco ~ eco ~ eco ~ co ~ o, non per proteggersi da un virus ma dal veleno; come non ricordare la magistrale interpretazione di Sean Connery nel personaggio del frate francescano Guglielmo da Buskerville ā presumo la famosa cittĆ degli artisti di strada ā o era Baskerville? Fa lo stesso, si legge uguale).
Dopo svariati e goffi tentativi, finalmente riesco a girare pagina, ma non ĆØ detto che sia quella giusta. Me ne accorgo dopo un poā visto che qualcosa non mi torna:Ā āLa corsa al Quirinale continuerĆ ā giro pagina ā con la campagna acquisti dellāex presidente del Milanā¦ā¦āĀ Che poi, ripensandoci, ci potrebbe anche stare.Ā
La bora poi complica tutto, cosƬ da dover abbandonare ogni tentativo di lettura, ma tanto sono presto arrivato a casa.Ā
Il quotidiano lo compro dāabitudine solo in un giorno preciso della settimana: il sabato. I giorni dalla domenica in poi scorrono veloci finchĆ© il venerdƬ,Ā verso le 23:50 circa, dopo un poā di trepidante attesa, ĆØ subito sabato: il giorno dellāappuntamento col quotidiano. Gli altri giorni il quotidiano lo leggo dal tablet gratis; perlomeno le prime righe degli articoli, prima che le schermate si concludano con lāinvito a sottoscrivere lāabbonamento online superconveniente. Non ci penso proprio, ma rispondo per educazione: āForse più tardi..āĀ Ma tanto anche col giornale cartaceo non leggo molto di più!
A volte uso la testa anche per pensare, ed ho pensato a quante parole vengono scritte ogni giorno sui giornali e che solo pochi leggono: quante parole al vento, quanto inutile spreco di carta e dāinchiostro. Per gli analfabeti di ritorno basterebbe una sola pagina, magari condensata in un condensato di titoli; potrei finalmente dire: āHo letto tutto il giornaleā, da non confondere con un altro giornale chiamato Il Giornale che ĆØ Libero di scrivere la sua VeritĆ non solo Oggi, anche Domani; per fortuna siamo ancora in una Repubblica dove La Stampa non ĆØ imbavagliata.
CāĆØ un momento della giornata in cui la lettura del quotidiano diventa indifferibile: ĆØ quando provvedo a svuotare lāumido e a posizionare qualche pagina di giornale sotto il sacchetto compostabile che molto spesso si composta con mio grande disappunto, lasciando in fondo alla pattumiera una piccola pozzanghera maleodorante. In quel momento ĆØ probabile che mi capiti tra le mani un articolo che probabilmente non avevo letto, e che ora desta in me grande interesse.
Mi immagino al Colosseo, nelle vesti dellāImperatore Romano nel momento del suo insindacabile giudizio: lāarticolo ĆØ degno di essere letto o lo aspetta una caduta agli inferi? Vedo la recensione del libro di un famoso calciatore che compare in copertina come in una foto segnaletica. Non mi ha mai interessato il calcio (tranneĀ quello percentualmente contenuto nelle acque minerali), però quel volto lo avevo giĆ visto al Festival di Sanremo. Da quella apparizione me lo ritrovo ogni sera in uno spot pubblicitario āĀ non so di cosa ā per me molto sfibrante (nel senso che mi provoca un logorio più o meno intenso delle mie energie psichiche); mi ĆØ rimasta bene impressa una sua frase: āIo (cioĆØ lui) ci metto un secondo a fare goalā, a cui rispondo ogni volta: āEd io ci metto mezzo secondo a cambiare canaleā. Senza alcuna esitazione il mio polso ruota istintivamente, trascinando il pollice verso il basso nellāimpietoso e inequivocabile giudizio.Ā Ā Con grande soddisfazione la sentenza viene immediatamente eseguita senza possibilitĆ di rinvio o di appello: la pagina del giornale trova cosƬ la sua giustaĀ collocazione.
Per fortuna mia moglie māinvita ā si fa per dire ā a svuotare la pattumiera più spesso, operazione che faccio volentieri, non perchĆ© fissato con lāigiene, ma per avere maggiori occasioni di lettura. Ć un invito che accolgo sempre con gioia perchĆ© quello che era un momento sgradevole della giornata ĆØ diventato, al contrario, un momento di piacere inatteso. Ho ritrovato quel profumo della vita che mi mancava e che mancava in cucina.
Penso di aver scoperto un nuovo genere letterario minore che, forse un giorno, andrĆ per la maggiore *: la lettura spazzatura. Tāimpegna poco, non sai mai cosa ti capiterĆ sotto gli occhi, ma ĆØ sempre meglio delle fake news sui social.
* nota per musicisti.
La maggiore ĆØ una tonalitĆ non vincolante. Per principianti ĆØ consigliabile quella di Do maggiore.
Avete messo Mi Piace2 apprezzamentiPubblicato in Umoristico / Grottesco
Alla lettura spazzatura non mi sottraggo mai, dedico sempre qualche minuto al giorno e scopro sempre qualcosa di interessante.
Bello, ma proprio bello! Graffiante e incisivo, quasi canino direi. Bravo Fabius!
Personale, originale mai banale.
Meno male, meno male, meno male ti sia piaciuto. In questa settimana bestiale mi vie da dire “meno male e più bene” per questa Europa impazzita.
Molto divertente. C’ĆØ una tale verve in questa scrittura…
Grazie Kenji: l’importante ĆØ che non si sia sentita la puzza!
Ho letto col solito interesse il testo Lettura spazzatura. La scrittura sempre scorrevole non mi affatica. (Siamo tutti un po’ pigri, quando e’ possibile). Il tuo senso dell’umorismo mi procura sempre qualche sorriso. Nei contenuti trovo ogni volta qualcosa, non solo da condividere, ma che mi appartiene anche.
Es. : “Non mi ha mai interessato il calcio ( tranne quello percentualmente contenuto nelle acque minerali)…”